LA RIVOLUZIONE DEI SOFISTI. Una rivoluzione umanistica.
La sofistica apre la filosofia all’indagine sull’uomo. A partire da Talete la ricerca filosofica aveva seguito una direzione di indagine prettamente naturalistica, dall’origine dell’universo agli elementi di cui è costituito. L’arrivo della sofistica rivoluziona la filosofia, ponendo al centro dei propri interessi l’uomo. Il contesto storico-politico in cui si sviluppa questa nuova corrente filosofica è la Grecia, in particolare Atene.
Il termine sofista indicava qualsiasi “esperto del sapere” cioè abile tecnico della propria arte. Inizialmente essere considerato un sofista era un riconoscimento prestigioso; tanto che anche i primi filosofi erano chiamati sofisti perché erano esperti nell’indagine della realtà. Nel corso del V secolo a.C il significato del termine sofista passò ad indicare soltanto un gruppo di filosofi greci (una ventina circa), che si presentavano come professionisti e a pagamento insegnavano l’arte della persuasione ai giovani benestanti. La scelta di insegnare dietro compenso appariva scandalosa a molti contemporanei e per questo furono definiti opportunisti, manipolatori e prostituti della cultura.
La filosofia dei sofisti è caratterizzata da: Relativismo conoscitivo. A loro avviso, infatti, una verità unica ed eterna non esiste: al contrario, ritengono che la verità sia un’acquisizione certa solo per il soggetto che la possiede e dipenda dall’esperienza del singolo individuo. Importanza attribuita all’educazione. La retorica è l’arte di persuadere un uditorio La dialettica consiste in un insieme di tecniche argomentative che consentono di prevalere su di un avversario in un dibattito.
GORGIA DI LEONTINI.
Fare il “ Gorgia ” Ebbe grande successo come oratore Nacque in Sicilia, a Leontini Fu discepolo di Empedocle Dei suoi scritti, l’Encomio di Elena e l’Apologia di Palamede ci sono giunti quasi interi
Se l’essere esistesse sarebbe: Eterno: il che è assurdo perché sarebbe infinito cioè in nessun luogo Eterno e generato: il che è assurdo in quanto le due affermazioni si escludono a vicenda Generato: il che è assurdo in quanto sarebbe generato dal nulla
Non esistendo l’essere nulla esiste Se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile Se anche si potesse conoscere, la nostra conoscenza non sarebbe comunicabile
Il logos: sensazione di sensazione Il logos, che è sensazione è di sensazione, varia in continuazione e non afferma niente di universale. Con il linguaggio dunque non dimostriamo l’esistenza di una verità assoluta ed eterna, ma le cose così come ci appaiono attraverso i nostri sensi. IL LOGOS: MEZZO DI PERSUASIONE La parola è sensazione, colpisce l’anima. È in grado di ingannare e persuadere. IL NON ENTE Per Gorgia esiste il non ente, ovvero ciò che non è mai identico a sé. La realtà è in continuo divenire.
ENCOMIO DI ELENA Elena rappresentava nella tradizione omerica l’eroe negativo per eccellenza. Gorgia per liberarla da tale accusa afferma che: Elena non ha voluto abbandonare Troia, ma l’ha fatto o perché costretta dal caso, dagli dei o dalla necessità, oppure perché mossa da parole o passioni.