SINTESI E FUNZIONE DELLE IGA SECRETORIE IGA-s

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SINTESI E FUNZIONE DELLE IGA SECRETORIE IGA-s

Mediante tecniche di Isto-Immuno-Fluorescenza è stato possibile dimostrare che le plasmacellule presenti nella Lamina Propria della mucosa intestinale producono IG di tutte le classi con netta prevalenza delle IGA(90%) anche se gli organi Immunopoietici deputati alla sua sintesi sono il midollo osseo,la milza e i linfonodi.

Negli altri organi Immunopoietici prevalgono nettamente le plasmacellule IGG e quelle IGA costituiscono solo il 21%. A livello della Lamina Propria della mucosa mucosa intestinale esiste un rapporto fra le plasmacellule produttrici di IGA,IGM,IGG pari a 20:3:1.

Studi sperimentali hanno dimostrato che l’elevata concentrazione di IGA-s nella bile non è riferibile ad una sintesi locale,ma ad una provenienza vascolare attraverso il sistema portale.

La secrezione nella bile di anticorpi IGA-s verso antigeni somministrati nella cavità peritoneale,nello stomaco e a livello delle placche di PEYER suggeriscono che le IGA-s della bile possono contribuire alla difesa immunitaria dell’intestino e del tratto biliare.

Mentre la concentrazione delle IGG nel siero è, normalmente,4-6 volte superiore a quella delle IGA-s. Nel lume intestinale,invece,la concentrazione di IGA-s è circa 1000 volte superiore a quella delle IGG.

FUNZIONI DELLE IGA-s: In conseguenza di queste osservazioni si è fatto strada il concetto dell’esistenza di un peculiare sistema difensivo specifico delle superfici mucose in genere e di quella Gastro-Enterologica in particolare ”VERNICE PROTETIVA” denominato anche “Sistema Immunitario Secretorio” per certi versi indipendente dal Sistema della Immunità Generale.

Si configura come un sistema di protezione locale altamente specializzato indispensabile per l’omeostasi immunologica dell’ospite.

Meccanismo d’azione delle IGA-s: 1)ATTIVITA’ antivirale anche in assenza di complemento. 2)ATTIVITA’ antibatterica sia attraverso l’attivazione della via alternativa del complemento,sia mediante un meccanismo di neutralizzazione ed un effetto antiadesivo.

E’ stato dimostrato che preparazioni di IGA-s, ottenute dalla saliva umana,inibiscono, in maniera specifica,l’aderenza di ceppi di Streptococco alle cellule epiteliali. 3)AZIONE nella costituzione fibrillare del muco specialmente a livello delle secrezioni bronchiali.

4)FUNZIONE di ImmunoExclusion selettiva verso determinati antigeni che introdotti nelle prime età della vita potrebbero essere responsabili di fenomeni di sensibilizzazione allergica. Poiché l’IGA-s può attivare il complemento solo attraverso la via alternativa,essa svolge un’azione difensiva verso gli allergeni senza peraltro causare danno alle mucose da attivazione del complemento.

5)ATTIVAZIONE degli enzimi intestinali che sarebbero in grado di demolire le molecole solo nel caso che queste siano veicolate dalle IGA-s presenti sul bordo intestinale.

PATOLOGIE ASSOCIATE AL DEFICIT DI IGA-s: A)Affezioni gastroenterologiche da deficit di IGA-s. Il 20% dei soggetti soffre di diarrea cronica o intermittente e il 10% ha una sindrome da maleassorbimento con steatorrea che per alcuni autori avrebbe notevole somiglianza con il Morbo Celiaco.

Il Morbo Celiaco si verificherebbe solo quando si ha un deficit associato di IGA e di IGM in pazienti HLA predisposti.

La ridotta protezione immunitaria a livello intestinale provoca uno sviluppo abnorme di batteri in prevalenza anaerobi(Bacteroides) che inducono deconiugazione dei Sali Biliari causa diretta della diarrea e dell’alterata funzione assorbente della mucosa.

B) MALATTIE AUTOIMMUNI: Come è noto un deficit di IGA-s è stato correlato a varie malattie di natura auto-immune quali l’Artrite Reumatoide,il LES, l’Anemia Emolitica Autoimmune, la Dermatomiosite,l’Anemia Perniciosa, la Tiroidite,l’Epatite Cronica Attiva.

Si può ipotizzare che un deficit di IGA-s determina una maggiore suscettibilità ad infezioni virali sistemiche che scatenerebbero i processi auto-agressivi. Inoltre questi soggetti presentano un’alta incidenza di anticorpi diretti contro le proteine del latte e,quindi, un assorbimento prolungato di antigeni alimentari porta a Malattie da Immuno-complessi.

C) NEOPLASIE MALIGNE: nei soggetti con deficit di IGA-s è stata notata una maggiore incidenza di carcinoma dell’esofago dello stomaco,del colon,del polmone e di Astrocitoma del cervello.

Probabilmente l’assenza di IGA-s favorisce l’attecchimento di virus oncogeni così come,il deficit di Linfociti “T”,che si accompagna all’ipo-IGA-secretoria, determinerebbe una difettosa sorveglianza immunitaria. Come si può notare molte di queste neoplasie sono localizzate in quei distretti dove le IGA-s sono più rappresentate.

D) INFEZIONI BRONCOPOLMONARI: è stato dimostrato che soggetti con deficit primitivo di IGA-s, soprattutto in età infantile, sono più esposti all’insorgenza di infezioni delle vie respiratorie e di asma bronchiale specialmente se questo deficit è associato a deficit di IGG.

È dimostrato che una broncopneumopatia cronica, associata ad una grave compromissione anatomica delle strutture bronchiali, conduce ad un deficit secondario delle IGA-s e,quindi,possibile sovrapposizione di processi infettivi che rappresentano una frequente complicazione dell’asma bronchiale.

E) IGA-s ed ALLEGOPATIE: una vasta e qualificata serie di indagini ha documentato l’importanza del deficit transitorio di IGA-s,nei primi mesi di vita,nel determinare la sensibilizzazione allergica. Le IG autoctone sono quasi assenti nel sangue del cordone. In esso si riscontrano soltanto IGG di provenienza materna.

La sintesi delle IGM inizia dal 3°mese di vita La sintesi delle IGM inizia dal 3°mese di vita. La sintesi delle IGA si ha al 50% verso i 6-8 anni di vita; al 100% verso i 12-16 anni. In tal modo la temporanea mancanza di protezione delle superfici mucose è verosimilmente responsabile della sensibilizzazione allergica e dell’intolleranza a determinati allergeni.

Il deficit fisiologico di IGA-s,nei primi mesi di vita,sembra essere più marcato nei figli dei genitori allergici che svilupperanno,in seguito,manifestazioni allergiche. Pertanto un efficace mezzo di prevenzione è costituito dall’allattamento materno in quanto,oltre a fornire le IGA-s,carenti nel neonato,contiene i fattori umorali che accelerano la maturazione funzionale favorendo la”gut clousure”.

In età successive la carenza di IGA-s, anche in soggetti non allergici, per la ridotta protezione delle superfici mucose, può aversi lo sviluppo di flora batterica o virale in loco con danneggiamento delle mucose e assorbimento di sostanze estraneeformazione di anticorpi diretti verso sostanze normalmente non assorbite e quindi ipersensibilità.

Il ruolo delle IGA-s nelle allergie è,probabilmente, legato alla capacità di agire come anticorpi bloccanti. Infatti quando le IG,anticorpi bloccanti,si legano all’antigene,questi perdono la capacità di suscitare,anche nel soggetto sensibilizzato, reazioni di tipo allergico specialmente nelle allergie alimentari.

In condizioni normali,a livello della mucosa intestinale,si instaura un equilibrio dinamico tra plasmacellule formanti IGA-s e IGA-s libere nel lume da un lato e tra plasmacellule formanti IGE e IGE adese ai mastociti locali dall’altro. Pertanto esiste una competizione nei confronti della disponibilità di antigeni tra la capacità delle IGA-s di bloccarli e quella degli anticorpi di captarli.

L’instaurarsi di condizioni patologiche che portano ad un deficit di IGA-s o ad una perdita di efficienza causa un’alterazione dell’equilibrio prima descritto che si traduce in una maggiore disponibilità dell’allergene per i Mastociti saturi di IGE specifiche con conseguente degranulazione dei Basofili che determinano il passaggio,oltre la barriera, di elevate quantità di antigene.

Pertanto il sistema immunitario intestinale viene notevolmente influenzato da una flora intestinale fisiologica per quanto concerne il mantenimento dell’equilibrio tra i lumi intestinali(all’esterno) e la parte intestinale(all’interno).

IMMUNOTERAPIA ANTIGENE SPECIFICA : PREVENZIONE MEDIANTE ALLATTAMENTO MATERNO

Sembra che il precoce uso di potenziali allergeni,in età particolarmente vulnerabile,abbia favorito l’instaurarsi di una così vasta patologia allergica. È stato calcolato che un bambino su cento presenta disturbi da allergia alle proteine del latte vaccino caratterizzati da coliche addominali,diarrea,vomito,asma, rinite,eczema.

L’opportunità di eliminare il latte vaccino nel prevenire l’insorgenza delle malattie allergiche è stato dimostrato con l’allattamento materno unito ad una dieta priva di allergeni. Pertanto l’allattamento è in grado di prevenire l’eczema e la patologia allergica in generale in bambini figli di allergici.

Pertanto la predisposizione ereditaria alla allergia può essere,in buona parte,annullata da almeno 6 mesi di allattamento materno. È stato ampiamente dimostrato che l’immaturo ed il neonato assorbono antigeni alimentari in quantità maggiori rispetto all’adulto.

Nel periodo neo-natale esiste un difetto fisiologico dei meccanismi deputati alla esclusione ed alla eliminazione degli antigeni che rende la mucosa intestinale facilmente permeabile alle macromolecole. Nel colostro,oltre ai fattori nutritivi,sono contenuti fattori in grado di stimolare la crescita dell’intestino e la maturazione dei fattori capaci di stimolare la risposta immune ed in particolare la produzione di IGA-s.

Il ruolo del latte materno nella stimolazione di risposte immuni a livello della mucosa è dovuto a fattori capaci di promuovere la sintesi e la produzione di IGA-s e di inibire la capacità a mantenere una risposta di tipo IGE.

Dati recenti hanno evidenziato la presenza nel latte materno di anticorpi che, essendo in grado di bloccare la moltiplicazione dei coli,hanno un effetto sinergico con la lattoferrina,una delle numerose sostanze ad azione anti infettiva del latte materno,capace di captare il ferro necessario alla crescita dei coli.

Inoltre il latte materno contiene anticorpi contro i pili dei coli,appendici che consentono ai coli di aderire alle superfici intestinali per esercitare il loro effetto patogeno, ed anticorpi anti Rotavirus che,assieme ai Coli, sono causa delle forme diarroiche del neonato e del lattante

Dati recenti hanno evidenziato l’importanza essenziale che riveste la presenza di zinco nel latte materno. La scarsa presenza di zinco nella dieta determina deficit dei T e dei B linfociti,accresciuta suscettibilità alle infezioni,disturbi gastrointestinali o del S.N.C.,negatività dei tests cutanei ritardati,assenza di IGA-s, assenza di IGM,deficit della chemiotassi dei Neutrofili e dei Monocitie Acrodermatite Enteropatica spesso mortale.

Infatti nei bambini carenti la somministrazione di zinco determina aumenti del volume del timo ed un netto miglioramento delle funzioni immunitarie. Le manifestazioni cliniche dell’Acrodermatite compaiono subito dopo lo svezzamento e scompaiono con la reintroduzione dell’allattamento materno anche se il contenuto di zinco nel latte vaccino sia quasi simile.

JOHSON ed Altri hanno dimostrato che questa differenza è dovuta alla maggiore bio-disponibilità dello zinco del latte materno rispetto a quella del latte vaccino dato che nel latte umano è presente una componente(Ac.Picolinico o Ac.Citrico), a basso peso molecolare,capace di legare lo zinco.

PREVENZIONE DELLA CELIACHIA e ALLATTAMENTO MATERNO: i soggetti alimentati al seno,per un periodo superiore a un mese,hanno un rischio di ammalarsi di CELIACHIA quattro volte inferiore rispetto ai soggetti nutriti artificialmente dalla nascita;e quanto più è protratto l’allattamento al seno tanto è maggiore l’effetto protettivo nei confronti della CELIACHIA.

PROFIASSI DELL’ANEMIA FERRO-PRIVA: Indiscusso è il valore dell’allattamento materno. L’anemia ferro-priva ,tra le più frequenti nel primo anno di vita,si verifica raramente nei bimbi allattati al seno dato che l’assorbimento e l’utilizzazione del ferro del latte umano è straordinariamente elevato.