“L’ESPERIENZA DELL’UNITÀ NELLA CHIESA PRIMITIVA”

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Transcript della presentazione:

“L’ESPERIENZA DELL’UNITÀ NELLA CHIESA PRIMITIVA” LEZIONE 5 DELLA SCUOLA DEL SABATO “L’ESPERIENZA DELL’UNITÀ NELLA CHIESA PRIMITIVA” SABATO 3 NOVEMBRE 2018 4° TRIMESTRE 2018 1 1 1 1 1 1 1 1

La preparazione. L’opera dello Spirito Santo. Dedicare tempo. Essere generosi. Pensare agli altri. Agli inizi della chiesa possiamo vedere chiaramente un chiaro esempio di unità. Come è stata ottenuta questa unità? È possibile raggiungere quella stessa unità nella Chiesa oggi?

LA PREPARAZIONE “Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui” (Atti 1:14) Prima di lasciarli, Gesù promise ai suoi seguaci che sarebbe venuto un Consolatore. Egli avrebbe fatto un’opera speciale in loro: Gli avrebbe ricordato quello che Gesù disse (Giovanni 14:26). Avrebbe rivelato nuove verità (Giovanni 16:13). Li avrebbe aiutati a testimoniare in tutto il mondo (Atti 1:8). Per 10 giorni, si prepararono per ricevere questo Dono: Pregavano. Ricordavano il tempo passato con Gesù. Si pentivano e confessavano i loro peccati. Pregavano per avere lo Spirito Santo. Mettevano da parte le loro diversità. Quanto più erano vicini a Gesù, più si univano gli uni con gli altri.

L’OPERA DELLO SPIRITO SANTO “Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo” (Atti 2:1) La festa del Shavuot (settimane) o Pentecoste (50 giorni) era una doppia celebrazione. Da un lato, si commemorava la consegna della Legge al Sinai. La nascita della nazione di Israele coincideva con la nascita della Chiesa. La Legge e l’Evangelo si incontravano. D’altra parte, era una festa di ringraziamento per i beni ricevuti e per quelli futuri. In quel giorno si offrivano le primizie del raccolto che iniziava. Lo Spirito Santo si incaricò di raccogliere queste primizie (3.000 anime) dando ai discepoli la capacità di parlare nelle diverse lingue dei loro ascoltatori. La confusione delle lingue in Babele creò divisioni. La rottura di questa barriera generò unione, permettendo che tutti potessero unirsi in Cristo.

DEDICARE TEMPO “Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere” (Atti 2:42) Dopo aver ascoltato la testimonianza della risurrezione e dell'esaltazione di Gesù, il popolo fu mosso al pentimento e ricevette il perdono dei suoi peccati nel nome di Gesù. Da quel momento, decisero di dedicare del tempo al loro Salvatore.: Tempo per l’istruzione biblica. Tempo per parlare gli uni con gli altri e conoscere Gesù. Tempo per mangiare insieme. Tempo per pregare in comunità. Questa dedizione generò unità tra loro. Fu anche una grande testimonianza per coloro che li osservavano. (Atti 2:43)

ESSERE GENEROSI “Infatti non c'era nessun bisognoso tra di loro; perché tutti quelli che possedevano poderi o case li vendevano, portavano l'importo delle cose vendute” (Atti 4:34) Un’espressione concreta della loro unità e dell’amore vicendevole che professavano era la generosità. Nessuno affermava di possedere qualcosa che aveva, ma erano disposti a condividerlo con gli altri, secondo le loro necessità. Barnaba è indicato come esempio di questa generosità disinteressata. (Atti 4:36-37) Anania e Saffira, tuttavia, nutrirono uno spirito avido che li portò a mentire allo Spirito Santo. (Atti 5:1-11) L'avidità è un peccato pericoloso che mina l'unità, perché dimora nel cuore e non è visibile all'occhio umano.

PENSARE AGLI ALTRI “Perché la Macedonia e l'Acaia si sono compiaciute di fare una colletta per i poveri che sono tra i santi di Gerusalemme.” (Romani 15:26) L’antidoto contro l’avidità è smettere di pensare a sè stessi e iniziare a pensare agli altri. Questa è un’opera che dobbiamo permettere allo Spirito Santo di realizzare nel nostro cuore. Nella chiesa primitiva questo atteggiamento fu promosso come ulteriore prova di unità tra i credenti. Per questa ragione, Paolo incoraggiò le chiese dei gentili ad aiutare la chiesa madre di Gerusalemme nelle sue necessità, “Così, arricchiti in ogni cosa, potrete esercitare una larga generosità, la quale produrrà rendimento di grazie a Dio per mezzo di noi” (2ª Corinzi 9:11).

L’UNITA’ NELLA CHIESA PRIMITIVA Quali elementi favorirono l’unità nella chiesa primitiva? La preghiera. L’adorazione. La comunione. Lo studio della Bibbia. La predicazione dell’Evangelo. L’amore e la cura reciproci. 1 2 3 4 5 6 La loro unità si manifestò nella loro generosità e sostegno reciproco, sia all’interno delle chiese locali che tra le chiese più lontane.

accendere questo stesso amore in altre persone.” “Dopo la discesa dello Spirito Santo, i discepoli se ne andarono a predicare il Salvatore risuscitato, unica speranza di salvezza delle loro anime. Essi si rallegravano nella dolcezza della comunione dei santi ed erano teneri, solleciti, altruisti, disposti a fare qualsiasi sacrificio per amore della verità. Nei loro quotidiani contatti manifestavano l'amore che Cristo aveva loro ordinato di rivelare. Con parole e con azioni altruistiche si sforzavano di accendere questo stesso amore in altre persone.” E.G.W. (I Tesori delle Testimonianze – volume 3 pag. 156)

E.G.W. (La storia della Redenzione - pag. 257) “Questa testimonianza sulla fondazione della chiesa cristiana ci è stata data non solo come una parte importante della storia sacra, ma anche come una lezione. Tutti quelli che professano il nome di Cristo devono restare in attesa, aspettando e pregando in unità di cuore. Tutte le differenze dovrebbero essere abbandonate e l'unità e il tenero amore dovrebbero riempire tutto. Allora le nostre preghiere, basate sull’amorevole e forte fede, ascenderebbero insieme al nostro Padre celeste. Allora potremo aspettare con pazienza e speranza il compimento della promessa.”