Il nome
Che cos’è Il nome (o sostantivo) è una parte variabile del discorso che si usa per indicare (nominare) persone, animali, cose, fatti, idee, sentimenti. nome proprio nome comune astratto nome comune nome comune concreto L’amicizia non ha confini: la mia migliore amica si chiama Carla e vive in Argentina. verbo Il nome, insieme al verbo, è un elemento fondante del discorso.
Il nome si può analizzare e classificare in base a: Come si analizza Il nome si può analizzare e classificare in base a: significato proprio comune concreto individuale collettivo astratto forma genere maschile femminile numero singolare plurale struttura primitivo derivato alterato composto diminutivo accrescitivo vezzeggiativo peggiorativo
Il nome comune / proprio nome proprio indica una persona, un animale, una cosa, un sentimento in modo generico, senza distinguerlo all’interno della categoria cui appartiene. Può variare per genere (maschile o femminile) e numero (singolare o plurale) e può essere preceduto da articolo. nomina una persona, un luogo, un periodo, un fatto ben preciso e non confondibile con altri della stessa categoria. Si scrive con l’iniziale MAIUSCOLA ed è invariabile per genere e numero. Prima dei nomi di persona solitamente non si pone l’articolo. La mia migliore amica si chiama Carla e vive in Argentina. nome comune, mi riferisco a una persona generica con la quale sono legata da un rapporto di amicizia nome proprio di persona, indico un’amica ben precisa nome proprio di luogo, mi riferisco a un paese ben preciso Maradona è il calciatore argentino più famoso del pianeta Terra. nome proprio nome comune nome comune nome proprio
Il nome concreto / astratto nome astratto indica esseri viventi o cose percepibili attraverso uno dei cinque sensi, ossia qualcuno o qualcosa che si può vedere, udire, gustare, sentire o toccare. indica idee, concetti, sentimenti, emozioni che non si possono percepire attraverso uno dei cinque sensi, ma si possono solo immaginare. Quando vedi una stella cadente devi esprimere un desiderio. nome concreto: indica qualcosa percepibile attraverso la vista nome astratto: indica qualcosa che si può solo immaginare Il valore astratto o concreto di alcune parole è determinato dal contesto: Vietato oltrepassare il confine. L’amicizia non ha confini. nome concreto: indica probabilmente una sbarra, un muro o un cancello oltre il quale è vietato andare nome astratto: si riferisce a limiti non solo fisici, ma anche metaforici e quindi solo immaginabili nome astratto: indica qualcosa che si può solo immaginare
Il nome individuale / collettivo nome collettivo indica un solo individuo, una sola cosa… La maggioranza dei nomi sono individuali. pur essendo al singolare, indica un insieme di persone, animali, oggetto… persona cittadino pecora lupo nave stella ape pino uccello folla, gente popolo gregge branco flotta costellazione sciame pineta stormo
Il genere dei nomi Il genere dei nomi che indicano esseri inanimati o concetti astratti è stabilito dall’uso e non cambia, è maschile o femminile: il sole, un libro, il coraggio, il mare, la luna, la carta, un’amicizia, le mani, l’acqua nomi di genere maschile nomi di genere femminile Il genere dei nomi che indicano esseri animati segue il genere dell’essere cui si riferiscono. In base al modo in cui cambiano genere, si distinguono: maschile femminile nomi mobili mantengono la radice, ma cambiano la desinenza amico studente scrittore amica studentessa scrittrice nomi indipendenti hanno forme diverse fratello uomo re sorella donna regina nomi di genere comune hanno la medesima forma, il genere si desume dall’articolo o dall’aggettivo che li accompagna il cantante l’/un insegnante il musicista la cantante l’/un’insegnate la musicista nomi di genere promiscuo hanno un’unica forma, per specificare il genere si appone “maschile” o “femminile” il serpente maschio la volpe maschio la zebra maschio il serpente femmina la volpe femmina la zebra femmina
FALSI CAMBIAMENTI DI GENERE ATTENZIONE FALSI CAMBIAMENTI DI GENERE Il significato di alcuni nomi varia se il nome è maschile o femminile. maschile femminile il taglio (ferita) la taglia (ricompensa) il pianto (espressione di dolore) la pianta (albero) il foglio (pezzo di carta) la foglia (parte della pianta) il collo (parte del corpo) la colla (sostanza adesiva) il caso (avvenimento fortuito) la casa (abitazione) il torto (sopruso, colpa) la torta (alimento dolce) Alcuni nomi hanno la stessa forma al maschile e al femminile. Il genere e dunque il significato di questi nomi si desume dall’articolo. il boa (serpente) la boa (galleggiante) il fine (lo scopo) la fine (termine, parte finale) il fronte (linea di confine in guerra) la fronte (parte superiore della testa)
Il numero dei nomi Il nome è di numero singolare quando indica un solo essere o una sola cosa. È di numero plurale quando indica più esseri o cose. In base al modo in cui cambiano dal singolare al plurale, i nomi si dividono in: singolare plurale nomi variabili mantengono la radice, ma cambiano la desinenza amico poeta mago meccanico formaggio casa amica arte mano amici poeti maghi meccanici formaggi case amiche arti mani nomi invariabili hanno la stessa forma al singolare e al plurale la città il film il bisturi le città i film i bisturi nomi difettivi hanno una sola forma, o singolare o plurale il pepe il latte il sangue le nozze i pantaloni le stoviglie nomi sovrabbondanti al plurale presentano più forme il filo il braccio il gesto i fili / le fila i bracci / le braccia i gesti / le gesta
La struttura dei nomi nome primitivo è il nome che non deriva da nessun’altra parola. È composto da: LIBR O radice: parte invariabile del nome che ne stabilisce il significato desinenza: parte variabile del nome che ne indica il genere e il numero nome derivato è formato dalla radice del nome primitivo e da un prefisso o un suffisso. Pur mantenendo un legame semantico con il nome d’origine, possiede un significato proprio e distinto dal nome d’origine. libr – eria libr – aio (luogo dove si vendono i libri) (persona che vende i libri) Se alla radice del nome primitivo si aggiungono prefissi e/o suffissi, si ottengono: nome alterato è formato dalla radice del nome primitivo più un suffisso che modifica leggermente il significato del nome d’origine. diminutivo suggerisce piccolezza libr – ino, libr – etto, libr – iccino accrescitivo suggerisce grandezza libr – one vezzeggiativo suggerisce piccolezza con toni di simpatia e affetto libr – uccio peggiorativo suggerisce disprezzo e avversione libr – accio
Nomi composti ATTENZIONE I nomi composti sono formati dall’unione di due parole. Hanno significato indipendente dalle parole che lo compongono. composizione del nome esempio formazione del plurale nome + nome arcobaleno, cavolfiore, pescecane La formazione del plurale dei nomi composti presenta molte eccezioni. Inoltre alcuni nomi composti plurali hanno più forme. Si consiglia pertanto di consultare il dizionario in caso di dubbio: es. pescecani ma anche pescicani nome + aggettivo cassaforte, terracotta aggettivo + nome francobollo, altopiano, bassorilievo aggettivo + aggettivo sordomuto, pianoforte avverbio + nome sempreverde verbo + nome masch. sing. tostapane verbo + nome femm. sing. salvagente, posacenere verbo + nome plurale guastafeste verbo + verbo saliscendi, dormiveglia avverbio/preposiz. + nome sottoscala ATTENZIONE Plurale dei nomi composti con capo capolavoro > capolavori capoluogo > capoluoghi caposquadra > capisquadra caporeparto > capireparto capofamiglia > capifamiglia Capo resta al singolare quando sottintende una figura femminile, ossia “colei che è a capo di…”: la caporeparto > le caporeparto la caposala > le caposala
ATTENZIONE FALSI ALTERATI Alcuni nomi nati dall’alterazione di un nome primitivo, con il tempo, hanno acquisito un significato autonomo da quello del nome d’origine e sono pertanto da considerarsi nomi derivati: sigaro – sigaretta forca – forchetta Si definiscono falsi alterati quei nomi che presentano terminazioni simili a quelle dei suffissi alterativi (-ino, -one, -accio…), ma che non hanno alcun legame di significato con il nome del quale sembrano alterati: mulo (animale) mulino (frantoio) botte (recipiente) bottone (oggetto per chiudere gli abiti) foca (animale) focaccia (alimento simile al pane) lampo (saetta) lampone (frutto) burro (derivato del latte) burrone (precipizio) matto (pazzo) mattino (parte iniziale del giorno)
Analisi grammaticale e logica Per fare l’analisi grammaticale del nome è necessario stabilire: 1. categoria proprio / comune; concreto / astratto; collettivo 2. specie a cui si riferisce persona, animale, cosa, luogo 3. genere maschile / femminile 4. numero singolare / plurale / invariabile 5. struttura primitivo, derivato, alterato (diminutivo, accrescitivo, vezzeggiativo, peggiorativo), composto Pablo passa intere nottate a osservare il cielo: studia le costellazioni e pensa all’immensità dell’universo. Pablo = nome proprio di persona, maschile. nottate = nome comune di cosa, concreto, femminile, singolare, alterato accrescitivo. cielo = nome comune di cosa, concreto, maschile, singolare, primitivo. costellazioni = nome comune di cosa, concreto, collettivo, maschile, plurale, derivato. immensità = nome comune di cosa, astratto, femminile, invariabile. universo = nome comune di cosa, concreto, collettivo, maschile, singolare, primitivo.