Divisione di Neuropsichiatria Infantile Fondazione “C.Mondino” - Pavia 22/11/2018
Schizofrenia in età evolutiva Definizione ICD-10: Gruppo di disturbi caratterizzati in generale da importanti e caratteristiche distorsioni del pensiero, con percezione e affettività inadeguate. La coscienza e le capacità intellettuali sono usualmente mantenute… Il disturbo coinvolge le principali funzioni di base che danno alla persona un senso di individualità, unicità e autodeterminazione
EOS: esordio < 18 anni VEOS: esordio <13 anni Descritti casi anche di 5 anni (molto rari)
Le sottocategorie: Paranoide, catatonica, ebefrenica, indifferenziata, simplex, residuale sono di difficile definizione nelle EOS, per variabilità da centro a centro e per mancanza di studi
Sintomi positivi della schizofrenia Allucinazioni (percezioni senza oggetto da percepire) Deliri (idee false non criticabili dal soggetto) Comportamento bizzarro Disturbi formali del pensiero
Sintomi negativi della schizofrenia Appiattimento affettivo Alogia Assenza di volizione -apatia Anedonia - asocialità Compromissione dell’attenzione
Diagnosi in età evolutiva VEOS ha frequentemente uno sviluppo insidioso, ed è difficile differenziare lo stato premorboso dalla psicosi attiva. Nessi associativi deboli e incoerenza sono importanti segni diagnostici (ma anche nello schizotipico) Il criterio DSM IV di eloquio disorganizzato pone problemi in età evolutiva perché è presente in molti disturbi dello sviluppo infantile
Diagnosi in età evolutiva Criterio temporale: molti soggetti vengono visti nei primi periodi di malattia, prima del tempo previsto di 6 mesi. Alcuni casi vanno in remissione prima di 6 mesi (e se il miglioramento avviene con farmaci non è chiaro se la remissione è spontanea o no) Comunque, è inusuale una remissione dalla schizofrenia entro 6 mesi,poiché sintomi negativi come inerzia o anedonia in genere persistono
Diagnosi Differenziale Disturbi dell’umore: sia la S. che i D. U. presentano sintomi affettivi e psicotici, con frequenti errori diagnostici. Circa ½ degli adol. con disturbo bipolare hanno una diagnosi iniziale di schizofrenia (Carlson 90, Werry 91). Il follow up è necessario per l’accuratezza della diagnosi. La storia psichiatrica familiare può essere di aiuto, anche se sono stati trovati familiari depressi in giovani schizofrenici.
Diagnosi Differenziale Disturbi organici : epilessia, tumori cerebrali, malformazioni congenite, traumi cranici, disturbi neurodegenerativi (Huntington, Leucodistrofie, ceroidolipofuscinosi), disturbi metabolici (endocrinopatie, Wilson), encefalopatie tossiche (da uso di amfetamine, cocaina, allucinogeni, phenilciclidina, alcohol, marijuana, solventi; farmaci, e.g. cortisone; metalli pesanti), infezioni
Abuso di sostanze elevata comorbidità per abuso di sostanze in S. e D Abuso di sostanze elevata comorbidità per abuso di sostanze in S. e D.U. psicotici (sino a 50% dei casi), l’esordio psicotico è spesso associato ad abuso di sostanze. Se i sintomi persistono per più di una settimana nonostante una documentata disintossicazione,si può considerare se il quadro sia primariamente psicotico. In adolescenza, non è raro che il primo break coincida con l’abuso di sostanze, che agiscono come fattore esacerbante piuttosto che essere agente primario (Unis, Mc Lellan, 1993)
Comportamenti non psicotici e/o Disturbi emozionali (compresi Disturbi dissociativi e/o Disturbi di personalità) In caso di abuso o maltrattamento, ci possono essere sintomi psicotici. I border possono avere difficoltà nell’esame di realtà, fluttuazione tra stati nevrotici e psicotici. I disturbi della condottapossono presentare sintomi psicotici
D.D. Disturbi schizoaffettivi disturbi schizoaffettivi non sono ben definiti in età evolutiva. Alcuni studi di follow up di psicotici giovani hanno riscontrato questa diagnosi, ma in basso grado
D.D. Disturbo ossessivo compulsivo I pazienti con DOC riconoscono l’irragionevolezza e l’eccessività dei propri pensieri. Tuttavia, alcuni DOC sono così gravi che distinguerli da veri deliri è difficile. Inoltre pazienti con S. possono avere significative caratteristiche ossessive compulsive.
D.D. Altri disturbi disturbi schizotipici, schizoidi, altri disturbi psicotici, disturbi del linguaggio
Caratteristiche cliniche associate Età: rara prima dei 12 anni (nei maschi esordisce circa 5 anni prima rispetto alle femmine). Segnalati casi di 3 anni e 5.7 anni Maschi:femmine=2:1 VEOS ha generalmente un esordio insidioso. In giovani adolescenti sia acuto (< 1 anno) che insidioso
Caratteristiche cliniche associate 2 Funzionamento premorboso. Dal 50% al 90% di EOS (specie VEOS) hanno anomalie premorbose: ritiro, bizzarrie, isolamento; tutte le forme di disfunzione della personalità sono state osservate, inoltre: difetti cognitivi, motori,sensoriali e del funzionamento sociale
Sintomatologia EOS: frequenti Allucinazioni, disturbi del pensiero, appiattimento affettivo, mentre sono meno frequenti deliri e catatonia. Più comuni sottotipi paranoideo e indifferenziato. Sintomi negativi sono più frequentemente associati alla cronicità, funzionamento premorboso povero, difetti cognitivi, lesioni cerebrali. Sintomi positivi sono associati a miglior funzionamento premorboso, più alto livello di funzionamento
Caratteristiche cliniche associate QI basso nel 10 - 20% dei casi. Prognosi: negativa. Out come simile agli adulti. Prognosi peggiore per i soggetti con funzionamento premorboso povero e difetti di sviluppo Mortalità: 5% di suicidi o morti accidentali legate al disturbo. Decorso: cicli di psicosi acuta, recupero, remissioni e fasi residuali.
Farmaci LSD-simili: mescalina (allucinogeno naturale) triptamine: psilocibina (allucinogeno naturale) DMT(dimetiltriptamina),DET(dietiltriptamina) DPT(dipropiltriptamina) ergotine: acido lisergico, dietilammide dell’acido lisergico, LSD Derivati anfetaminici: MDMA (3,4 metilendiossimetanfetamina) Ecstasy, Trip (extasy+ cocaina) Via di somministrazione orale, tranne il DMT che può essere fumato o iniettato ev. Nelle urine fino a 5 giorni dopo l’assunzione.
Clinica: Gli effetti secondari all’assunzione possono durare da 8 a 12 ore. Non c’e assuefazione fisica e dipendenza psicologica. Effetti fisici: midriasi, tachicardia, palpitazione, visione offuscata. Effetti psicologici: alterazione della percezione (intensificazione soggettiva delle percezioni, stati di depersonalizzazione e derealizzazione, illusioni, allucinazioni più frequentemente visive), alterazione dell’umore e del pensiero:ansia depressione, idee di riferimento, paura di impazzire, deficit della critica, eccessiva empatia o distacco dalle altre persone, recupero di memorie precoci.
Allucinosi: quando colui che ne fa uso si rene conto che le alterazioni subite sono causate dalla droga. Il test di realtà rimane integro. Viaggio terrificante sorta di reazione di panico acuto. Termina quando svaniscono gli effetti immediati della droga. Disturbo percettivo post allucinogeno (flashback): spontanea ricorrenza transitoria dell’esperienza indotta dalla droga. Sono per lo più allucinazioni visive, di suoni e di voci che creano notevole disagio durano 24-48 ore. Il test di realtà rimane integro
Reazioni prolungate: rientrano nei disturbi psicotici indotti da sostanze (DSMIV). Reazioni che persistono più di 24 ore dopo la cessazione d’uso della droga. Possono durare settimane o mesi. Sono generalmente disturbi psicotici con deliri e/o allucinazioni e disturbi dell’umore. Possono verificarsi numerosi sistemi affettivi psicotici e nevrotici secondo le forme soggettive di vulnerabilità.. Più tipici sono i disturbi deliranti da anfetamine caratterizzato da deliri persecutori, allucinazioni visive, iperattività, mancanza del disturbo del pensiero, affettività adeguata.