Sistemi elettorali  Forme di Gov.

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Transcript della presentazione:

Sistemi elettorali  Forme di Gov. Sistema Partiti  Sistemi elettorali - Multipartitismo/Proporzionale (Ita); - Bipartitismo/Maggioritario (GBR; R.U.) Sistemi elettorali  Forme di Gov. Maggioritario/prop. formaz. Gov. da parte del PdR (art. 92.2 Cost.) - SE con premi maggioranza  FdG Regioni Pasquino 2006: Nessun premierato ovvero, molto meglio, nessun capo di un governo parlamentare… riuscirà mai ad essere istituzionalmente forte fintantoché la sua maggioranza parlamentare non sarà anche politicamente forte. E nessuna maggioranza multipartitica e frammentata potrà mai dare, e qualche volta neppure vorrà farlo, un sostegno «forte» al Primo ministro.

Sistemi elettorali ELETTORATO ATTIVO (suffragio) LEGISLAZIONE DI CONTORNO (incompatibilità-ineleggibilità) SISTEMI ELETTORALI (formula elettorale + tipo scelta + tipo di collegio)

Formule elettorali Proporzionali (plurality) Maggiorit. (majority) Maggioritario (plurality) Seggio attribuito con magg.rel. dei voti [coll. uninomin.] Regno Unito; USA Proporzionali Seggi attribuiti in proporzione dei voti ottenuti [collegi plurinominali] quoziente elettorale Maggiorit. (majority) Con magg. assoluta [coll. uninomin.] 1° + 2° turno Francia SE Proporzionale “spersonalizzato/personalizzato”: Germania (voto per candidati nei collegi uninominali (per 50% seggi)+voto per liste di partito; clausole sbarramento: partiti con 5% nazionale o con almeno tre mandati di collegio): effetto è proporzionale, posto che seggi attribuiti a liste in proporzione voti ottenuti in seconda scheda, sottratti quelli ottenuti in collegi uninominali; qualora partito ottenga in collegi uninom. N. di seggi > a quanto spettante in base al voto di lista, esso conserva i seggi (“seggi in eccedenza”  non può esistere un N. fisso di seggi al Bundestag). FRANCIA (elez. parlamentari): 1° turno (majority); 2° turno (plurality: ammessi al ballottagio candidati > 12,5% voti; vince chi ha magg. rel.)

numero seggi (% popolaz. e voto “eguale”) FORMULA ELETTORALE (SIST. EL.) - Maggioritari - Proporzionali  (problema dei resti); correttivi (premio magg., soglie sbarramento) {Effetti selettivi-manipolativi / proiettivi} Effetti manipolativi di maggioritario: UK, elezioni 1951 e 1974 hanno attribuito maggioranza seggi a partito con un numero di voti nazionali inferiori al partito finito all’opposizione (USA: elez. presidenziali 2000) UK 2005: Laburisti con 35,3%55,2% dei seggi UK 2010: Conservatori con 36,1% voti 47% seggi Liberal-dem. con 23% voti 9,1% seggi Laburisti con 29% voti  39,9% seggi UK 2015: Conservatori con 36,8 v.50.9% seggi laburisti 30,4 35,7 seggi Nazionalisti scozzesi 4,7 % v. 8,6% seggi Liberal-dem. 7,9 voti  1,2% seggi UKIP 12,6% voti  1 seggio Elezioni Spagna 2015: 1/3 seggi da collegi con meno di 5 seggi, passano primo e secondo partito, raramente il 3°. Altri voti sono persi: se al PP un seggio è costato 59 mila voti, 61 mila al PSOE, a IU più di 460 mila. 2004: Izquierda Unida 3^ forza nazionale più votata (4,96% dei voti), e tuttavia, una volta ripartiti i seggi al Congresso dei deputati, è divenuta la 6^ forza parlamentare. Il sistema elettorale spagnolo premia quindi quei partiti che competono solamente in poche circoscrizioni dove è concentrata la maggior parte del loro elettorato, e penalizza quei partiti di levatura nazionale che hanno forza a livello complessivo, ma non nelle singole circoscrizioni. Da ciò deriva il paradosso che la 3^ forza politica più votata è la 6^ forza in Parlamento. E ciò avviene perché, fondamentalmente, nel 55% delle circoscrizioni vengono eletti fino a un massimo di 5 deputati, il che, unito all'uso di una formula elettorale come quella del metodo D'Hondt, che premia i partiti più votati, produce questo tipo di effetto. Si tratta di una scelta deliberata, la cui formula è canonizzata nell'art. 68 Cost. e che mira come obiettivo principale a stabilizzare un sistema in cui due partiti nazionali a vocazione maggioritaria si giochino la gran parte dei seggi e quindi la partita del Governo in piccole circoscrizioni. Una volta conseguito tale obiettivo principale il sistema intende conseguirne altri due: che i partiti regionalisti siano rappresentati in modo fotografico in modo da facilitarne il lealismo costituzionale e che i partiti nazionali minori ottengano un diritto di tribuna prendendo un seggio a Madrid e uno a Barcellona ITALIA (SE 1993-2005) il Mattarellum fabbricava in modo significativo e voluto le maggioranze in sede elettorale: nel 1994 il 39,4% dei voti del centrodestra alla Camera produsse il 63,6% dei seggi; nel 1996 il 45,4% dei voti dell'ulivo produsse il 54,9% e nel 2001 il 45,4% dei voti del centrodestra produsse il 59,4% dei seggi. Uno scarto di 10-15 o anche 20 punti nel passaggio voti-seggi e quello che si produce di norma anche in Gran Bretagna: nel 1992, l'ultima elezione vinta con maggioranza assoluta conservatrice, al 41,9% dei voti corrispose il 51,6% dei seggi; Blair ebbe nel 1997 i1 63,6% dei seggi col 43,2% dei voti, nel 2001 il 62,7% dei seggi col 40,7% dei voti e nel 2005 il 55,2% dei seggi col 35,2% dei voti. È vero che le ultime elezioni hanno provocato la nascita di un Governo di coalizione, ma statisticamente si tratta di un'eccezione alla regola, l'ultima maggioranza relativa era capitata nel 1974. Anche in Germania, oggi, per l'effetto cumulato dello sbarramento e di quel piccolo premio che e costituito dai seggi in esubero assegnati a livello di Land, le maggioranze “costruite” dal sistema elettorale sono frequenti: nel 1994 il centrodestra ha vinto con un 48,4% che è diventato il 50,8%, nel 1998, il centrosinistra col 47,6% trasformato in 51,5% e nel 2002 col 47,1 % trasformato in 50,7%. Oggi (2006) la Merkel governa col 53,4% dei seggi ottenuti col 48,4% dei voti. COLLEGI: delimitaz./grandezza numero seggi (% popolaz. e voto “eguale”) Tipo di Scelta: categorica (uninom.; lista bloc.) ordinale (preferenza)

Sistemi Elettorali (S.E.) “Leggi Duverger”: SE Maggioritario  bipartitismo SE Proporzionale  pluripartitismo {Leggi el.  Sistema politico [S.ES.P]} Condizioni ulteriori a S.E.: es. grandezza collegi Proporzionale: “fotografa” o “crea” il Multipartitismo? [Aporie: Austria è proporz. ma anche Bipartitica India è magg. uninom. ma pluripartitica] Natura dei Partiti (strutturati nazionali; forti minoranze nazionali e/o etniche…)

Maggioritario  conserva bipartitismo e/o riduce pluripart. ? A condizione che… 1) S.P strutturato (partiti nazionali) 2) No forti minoranze etnico-identitarie sopra-quoziente [paradosso: se 2), allora funziona meglio prop. le con clausola sbarr. naz. che maggioritario uninominale] 3) No polarizzazione S.P (partiti rilevanti separati da distanza ideologica elevata: elettorato “fidelizzato”, non assorbibile… )

Proporzionale  moltiplica partiti? Errore prospettico dovuto a storia (introduzione S.E. proporz. + allargam. suffragio) Proporz. NON moltiplica ma FOTOGRAFA (lascia ai partiti libertà di moltiplicarsi) S.E proporz. influenzano S.P nella misura in cui sono NON-Proporz. (clausole sbarramento, premi magg., piccole circoscriz. …)

S.E. a DOPPIO TURNO Non incide (né riduce) N. partiti (sebbene fortemente Manipolativo e Disrappresentativo) Rende possibile più preferenze, consecutivamente espresse (penalizzati partiti molto votati ma con + nemici che amici) Modello: V Rep. Francese: effetto selettivo [Penalizzati partiti estremi, x cui non funziona “Trasferibilità” del voto; 2° turno pro Partiti “morbidi”, flessibili (gioco di scambi reciproci)…]