Convenzione tra lIstituto Superiore di Sanità e il Comune di Verona per la realizzazione, in collaborazione, di uno studio su: Valutazione dei possibili.

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Convenzione tra lIstituto Superiore di Sanità e il Comune di Verona per la realizzazione, in collaborazione, di uno studio su: Valutazione dei possibili effetti ambientali e sanitari connessi alla realizzazione del Passante Nord della città di Verona Loredana Musmeci Dipartimento di Ambiente e Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanità, Roma Verona, 23 Dicembre 2010 Relazione preliminare

Per quanto attiene alla valutazione dei potenziali effetti ambientali e sanitari dellopera viaria prevista sul territorio comunale di Verona, dalla documentazione reperita ed esaminata, e dalle elaborazioni effettuate, è stato possibile ricavare una serie di considerazioni e raccomandazioni preliminari Nella relazione finale tali aspetti verranno ripresi ed approfonditi alla luce dell'esame dell'ulteriore documentazione acquisita e delle relative elaborazioni Le valutazioni contenute in questo studio si riferiscono esclusivamente agli impatti dellopera viaria Passante Nord- Torricelle, quale oggetto della convenzione stipulata tra lIstituto Superiore di Sanità ed il Comune di Verona Premesse

Obiettivi dello studio In questa prima fase lo studio ha stimato linfluenza delle possibili variazioni nelle ore di punta dei flussi di traffico ante/post operam su: - le emissioni veicolari di Particolato Atmosferico (PM) e di ossidi di Azoto (Nox) nelle 79 zone omogenee comunali - i relativi possibili scenari di esposizione a tali inquinanti della popolazione residente nelle zone omogenee - Un ulteriore obiettivo ha riguardato lanalisi degli elementi caratterizzanti la fase cantieristica del progetto e, in particolare, gli aspetti associati alla sicurezza, al traffico di mezzi pesanti sulla rete viaria, alla movimentazione di materiali, alle attività di scavo, alle emissioni di inquinanti e di rumori

Lo studio dei flussi di traffico (riferiti all'ora di punta mattutina) e i dati reperiti sul parco veicolare (ACI, 2008), hanno consentito elaborazioni, mediante l'applicazioni di fattori di emissione specifici per tipologia di veicolo (categoria, alimentazione e classificazione Euro) e condizioni di marcia, delle quantità di inquinanti emesse negli archi stradali interni alle 79 zone omogenee Per stimare il potenziale impatto dellopera sullesposizione della popolazione, si è utilizzato, come indicatore indiretto, la variazione zona- specifica, ante/post operam, delle emissioni veicolari, tenendo conto cioè della distribuzione differenziale della popolazione nelle 79 zone omogenee La valutazione degli aspetti ambientali e sanitari legati alla fase cantieristica del progetto è stata coadiuvata dal reperimento ed analisi della documentazione tecnica e della normativa disponibile in Italia, a livello comunitario ed internazionale. Breve sintesi metodologica

Variazione ante/post operam nelle emissioni di PM (in grammi) nelle 79 zone omogenee

Variazione ante/post operam nelle emissioni di NOx (in grammi) nelle 79 zone omogenee

Distribuzione percentuale della popolazione residente a Verona nelle 79 zone omogenee

La realizzazione dellopera è compatibile con un decremento medio di 21 grammi, sullintero territorio comunale, nelle emissioni veicolari di PM, pesato sulla popolazione differenziale nelle 79 zone omogenee Differenze nelle emissioni di PM (g) riferite ai cambiamenti di traffico nelle ore di punta del mattino (ante/post operam) popolazione

Differenze nelle emissioni di NOx (g) riferite ai cambiamenti di traffico nelle ore di punta del mattino (ante/post operam) La realizzazione dellopera è compatibile con un decremento medio, sullintero territorio comunale, di 422 grammi nelle emissioni veicolari di NOx, pesato sulla popolazione differenziale delle 79 zone omogenee popolazione

Stima delle concentrazioni di PM e NO x in prossimità dellopera viaria Al fine di stimare lapporto in concentrazione delle emissioni veicolari, è stato utilizzato il modello di simulazione CAR_INT, sviluppato dal TNO olandese (den Boef et al., 1996), che prende in considerazione il traffico giornaliero medio, il tipo di strada, la categoria e la velocità dei veicoli e i valori di emissione per gli inquinanti di interesse; il modello produce una concentrazione media annuale in g/m 3 per distanze comprese tra 5 e 30 metri dallasse stradale Tale modello è stato applicato relativamente al transito dei veicoli sulle 5 tratte che costituiranno la nuova opera viaria, per le quali sono disponibili stime sui flussi di traffico medio giornaliero per categoria di veicolo (cfr documento Studi e indagini preliminari- studio del traffico-Relazione PP0203/RT01B settembre 2009) I risultati delle simulazioni mostrano che le concentrazioni a 30 metri dallasse viario sono variabili, per le cinque tratte, tra 0.3 g/m 3 e 0.5 g/m 3 per il PM, e tra 9 g/m 3 e 12 g/m 3 per gli ossidi di azoto

Considerazioni e raccomandazioni preliminari Daltra parte, i potenziali aumenti delle emissioni nelle zone a maggior vicinanza allopera viaria, sebbene relativi ad aree a più bassa densità abitativa e riguardanti una quota ridotta di popolazione, devono essere attentamente valutati. A tal fine si raccomanda che vengano preliminarmente identificati, e poi attuati, provvedimenti finalizzati al contenimento dei flussi di traffico e quindi dellesposizione delle persone residenti in tali aree Sulla base delle valutazioni finora effettuate, una quota elevata della cittadinanza, residente in aree ad alta densità abitativa, condividerebbe scenari di diminuzione delle emissioni veicolari. La realizzazione dellopera, di per sé, non sembra dunque poter determinare, nellinsieme, incrementi dellesposizione della popolazione ad inquinanti atmosferici di origine veicolare e dei rischi sanitari ad essi potenzialmente associati Le medie ponderate delle variazioni ante-post operam nelle emissioni di PM e di NOx risultano compatibili con una attenuazione complessiva, sullintero territorio comunale, dellinquinamento da traffico Impatto dellopera sullinquinamento atmosferico da traffico veicolare

Considerazioni e raccomandazioni preliminari I provvedimenti nelle aree a maggior impatto dovranno essere finalizzati ad esempio a: realizzare (estendere) aree a traffico limitato; realizzare parcheggi di scambio; potenziare la rete di trasporto pubblico con veicoli a basso potere emissivo; realizzare (estendere) aree verdi; valutare in continuo la qualità dell'aria ambiente e quindi l'efficacia delle azioni intraprese per la mitigazione dell'impatto, attraverso limpiego di stazioni di rilevamento ad hoc Impatto dellopera sullinquinamento atmosferico da traffico veicolare

Considerazioni e raccomandazioni preliminari Le azioni da intraprendere per la mitigazione degli impatti dei cantieri dovranno principalmente considerare gli aspetti relativi a: processi di lavorazioni meccaniche, processi di lavoro termici e chimici, requisiti di macchine ed apparecchi. Dovranno essere attuare azioni che impediscano o limitino il sollevamento e diffusione delle polveri; l'adozione di tecnologie e materiali che limitino la formazione e dispersione di aerosol; l'utilizzo di macchine e apparecchiature dotati di sistemi antinquinamento che considerino le migliori tecnologie. Nel periodo di attivit à dei cantieri particolare attenzione dovr à essere posta alle emissioni dovute ai mezzi di trasporto e di cantiere. La definizione e l'attuazione di uno specifico programma che preveda stazioni di rilevamento ad hoc e l'utilizzo di laboratori mobili, consentir à di valutare la qualit à dell'aria ambiente e, successivamente, l'efficacia delle azioni intraprese nei cantieri per la mitigazione dell'impatto. la sorveglianza, soprattutto per i cantieri eventualmente posizionati in prossimit à di aree sensibili, dovrà prevedere anche il monitoraggio dellinquinamento acustico dovuto sia alla specifica attivit à dei cantieri, sia al traffico di automezzi da e per i cantieri. L'effettuazione di campagne di misura ad hoc consentir à di valutare l'efficacia delle azioni di mitigazione intraprese. Attività cantieristica

La comunicazione e il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale sono strumenti riconosciuti per un efficace governo del territorio. A tale fine si suggerisce di pianificare iniziative di informazione/coinvolgimento dei cittadini, condivise con i rappresentanti del Comitato ed altri stakeholder, quali rappresentanti degli interessi locali. In particolare, si raccomanda di: Diffondere informazioni sulle diverse fasi del processo decisionale, esplicitando benefici e criticità dellopera; Individuare strumenti idonei per il coinvolgimento "propositivo" dei cittadini, con particolare attenzione agli aspetti di valutazione e mitigazione di eventuali criticità nelle fasi di costruzione e di esercizio dellopera; Individuare e condividere strumenti di verifica dell'effettiva applicazione ed efficacia delle misure di mitigazione e dei controlli predisposti; Rivolgere particolare attenzione ai rapporti con i cittadini a carico dei quali si prevedono i maggiori disagi. I casi più complessi (quali espropri, interruzione di attività produttive e commerciali,..) dovrebbero essere gestiti in modo diretto dallAmministrazione comunale, al fine di favorire il dialogo e evitare situazioni di contrapposizione Coinvolgimento/informazione della popolazione Considerazioni e raccomandazioni preliminari

Completamento dello studio Sono in corso di elaborazione le analisi sui dati di traffico veicolare giornaliero, registrati presso le stazioni di monitoraggio AVC (Automatic Vehicle Classification), che controllano il traffico in ingresso e in uscita sulle principali tratte stradali di accesso alla città. Tale integrazione consentirà di stimare le variazioni ante/post operam nelle emissioni medie giornaliere nelle aree interessate. La relazione conclusiva descriverà anche la proposta di un programma di sorveglianza ambientale volto a valutare nel tempo (prima, durante e dopo la realizzazione dellopera) gli eventuali cambiamenti dello stato di qualità dellaria ed i possibili effetti sanitari ad essa correlati.

Allo svolgimento dello studio e alla estensione della presente relazione hanno partecipato i seguenti esperti, di diversi Reparti afferenti al Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria (AMPP) dell Istituto Superiore di Sanit à : per la Commissione: Loredana Musmeci (Presidente della Commissione, Responsabile scientifico della Convenzione, Direttore del Dipartimento AMPP) Elena De Felip (Reparto Chimica Tossicologica) Ivano Iavarone (Reparto Epidemiologia Ambientale) Gaetano Settimo (Reparto Igiene dell'Aria) Giuseppe Viviano (Reparto Igiene dell'Aria) Giovanni Ziemacki (Reparto Suolo e Rifiuti) Altri esperti dell Istituto che hanno contribuito alla realizzazione dello studio: Caterina Vollono (Reparto Igiene dell'Aria) Maria Eleonora Soggiu (Reparto Igiene dell'Aria) Anna Bastone (Reparto Igiene dell'Aria)