Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC)

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Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC) giancarlo Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC) Successioni modulari 3 Giocare con successioni e incognite Anno scolastico: 2009/2010 Classe: Prima primaria, Motta (RC), Serena Spinella Nome intero del docente, immagine nuova (ho inserito una delle successive) 03/12/2018 A cura di Giancarlo Navarra (GREM, università di MO e RE) e Claudia Pirozzi (Motta S.Giovanni, RC)

Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC) Competenze E1. Conoscere i concetti base legati a: successione, modulo, analogia strutturale Unità di riferimento Unità 10: Qual è il colore della sedia? Successioni modulari e forme embrionali di generalizzazione L’attività: Le collane della regina L’insegnante prepara, con cartoncino colorato, un treno formato da vagoni che trasportano lo stesso carico. Su qualche vagone però è caduta una macchia (che si stacca) che nasconde uno o più elementi. Gli alunni devono individuare gli elementi nascosti sotto la macchia ricostruendo la successione modulare. 03/12/2018 A cura di Giancarlo Navarra (GREM, università di MO e RE) e Claudia Pirozzi (Motta S.Giovanni, RC)

Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC) giancarlo Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC) 1. L’insegnante mostra il treno e i vagoni con le macchie attaccate con la plastilina (inizialmente la macchia nasconde solo un elemento alla fine di un modulo). Gli alunni cominciano ad osservare e a formulare le prime ipotesi. L’insegnante avvia un’attività nella quale uno o più elementi vengono nascosti e gli alunni devono scoprire le loro caratteristiche. Sono metafore dell’incognita, che stimolano l’esplorazione delle relazioni fra gli elementi della successione conducendo all’individuazione della sua struttura. Le diverse posizioni delle incognite all’interno di una successione – più in particolare all’interno del modulo - possono influire sulla maggiore o minore difficoltà dell’esplorazione. Il ‘cuore’ della difficoltà consiste nel fatto che non ci sono segni di separazione fra i moduli; in queste fasi iniziali, però, si preferisce favorire la percezione dei singoli moduli con l’artificio dei vagoni. 03/12/2018 A cura di Giancarlo Navarra (GREM, università di MO e RE) e Claudia Pirozzi (Motta S.Giovanni, RC)

Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC) 2. Gli alunni osservano che le macchie più grandi nascondono due elementi. Formulano altre ipotesi e poi le verificano staccando le macchie dai vagoni . Come si vede negli esempi, nel primo la macchia copre i due ultimi elementi del modulo, nel secondo i primi due. In generale la seconda situazione risulta più difficile della prima perché l’incognita finale costituisce la conclusione naturale della percezione del modulo, e il ritmare ad alta voce la sequenza aiuta molto il suo riconoscimento. L’insegnante non si accontenta che gli alunni dicano quali sono i disegni nascosti (esplicitazione del prodotto), ma cura la verbalizzazione (esplicitazione del processo). Il contratto didattico è centrato sulla necessità che gli alunni argomentino le loro ipotesi. L’esperienza insegna come gli alunni giungano al riconoscimento del modulo, e all’attribuzione dei ‘valori’ alle incognite, seguendo numerose strategie molto differenti tra loro che è importante che esse siano condivise. 03/12/2018 A cura di Giancarlo Navarra (GREM, università di MO e RE) e Claudia Pirozzi (Motta S.Giovanni, RC)

Istituto Comprensivo Statale di Motta S.Giovanni (RC) 3. Gli alunni ricostruiscono la successione modulare sul quaderno, attribuendo il simbolo giusto a ciascuna macchia. Il momento della rappresentazione è necessario e molto importante. In questa prima fase l’insegnante propone alla classe dei materiali predisposti da lei all’interno dei quali gli alunni inseriscono gli elementi nascosti, ma in seguito la situazione diviene più ‘libera’, e gli alunni elaborano un proprio sistema di rappresentazione della successione e delle incognite. In questo modo essi superano la fase del ‘semplice’ completamento per assumere in proprio la ‘responsabilità‘ di rappresentare le situazioni che esplorano. 03/12/2018 A cura di Giancarlo Navarra (GREM, università di MO e RE) e Claudia Pirozzi (Motta S.Giovanni, RC)