PAROLE IN GIOCO PARTE PRIMA ISC "BETTI" FERMO – PROGETTO PON INCLUSIONE Modulo 6 – Miglioramento delle competenze di base di lingua e grammatica italiana Esperto prof.ssa Valeria Vaccaro - Tutor prof.ssa Lucia Felicetti
Non si può sapere quanti mondi possono aprire le parole… Le parole sono per prima cosa i nomi delle cose: da piccoli si impara a parlare imparando come si chiamano le cose che si hanno intorno; solo in un secondo momento si formulano le frasi. Bisogna AVERE le parole per accorgersi di quello che ci circonda: già NOMINARE le cose significa riconoscerle come parte della propria esperienza.
RISPETTARE L’IDENTITA’ Un coso, un robo, una tipa, un tizio, un arnese… Questi termini generici, detti al posto della parola propria, impoveriscono la percezione e l’esperienza stessa. Una realtà povera non è interessante, non dà gusto, annoia, appiattisce anche chi la dice. La conseguenza della povertà del lessico è la BANALIZZAZIONE di tutto.
«IO» E LE PAROLE Dare un nome oppure un altro, scegliere un aggettivo o un altro, è una scelta precisa, affettiva, afferma uno stile e uno sguardo particolari. E’ indispensabile a un ragazzo, per sapere chi è, sapere i nomi dei sentimenti che prova, sapere la differenza tra «nostalgia» e «malinconia», che l’»inquietudine» non è la «confusione»… Imparare a usare le parole è indispensabile: permette di prendere le misure della realtà e di sé stessi.
LE PAROLE DELLA COLLETTIVITA’ Le parole sono anche un patrimonio della collettività, del gruppo in cui siamo: è importante per appartenere a quella collettività sapere cosa ogni società dice usando certe parole e non altre. E’ anche importante capire il significato originario delle parole, la loro etimologia, cioè la loro origine, e come questo è eventualmente cambiato.
LE PAROLE SI FORMANO Le parole possono generarne altre: si producono NUOVE parole, attraverso meccanismi di DERIVAZIONE CORRERE CORSA CASA CASEGGIATO, RINCASARE, CASALINGO, CASERECCIO Esiste poi l’ALTERAZIONE: si trasformano le parole in positivo o negativo (non sono parole nuove, ma mutazioni dello stesso nome di partenza) Es. CASINA, CASETTA E infine la COMPOSIZIONE, che invece permette la creazione di tante parole NUOVE: SPAZZACAMINO, APRISCATOLE
LE PAROLE SI COMBINANO Grazie a degli abbinamenti che rimangono fissi, si formano delle combinazioni che vanno prese nel loro insieme (PAROLE POLIREMATICHE) GATTO DELLE NEVI, MONTAGNE RUSSE, FERRO DA STIRO
LE PAROLE E IL SIGNIFICATO CANE MAMMIFERO VERTEBRATO ANIMALE Ci sono nomi che hanno un senso più ristretto rispetto ad altre, nomi cioè che possono essere compresi in insiemi più grandi (ad esempio il cane è un mammifero): si chiamano iponimi (il cane è iponimo rispetto a mammifero) Gli iperonimi al contrario sono gli insiemi più grandi che possono comprendere dei sottoinsiemi (il mammifero è iperonimo di cane), l’iperonimo ha un senso più ampio rispetto al suo iponimo. IPONIMO DI IPERONIMO DI
SINONIMI Si dicono sinonimi due termini con significato simile Si usano per evitare le ripetizioni MA ATTENZIONE!!!!!!! I SINONIMI VANNO SCELTI CON ATTENZIONE, PERCHE’ I SINONIMI NON SONO DEL TUTTO EQUIVALENTI, DIPENDE DAL CONTESTO! Se nel mio testo scolastico in cui parlo delle mie compagne di scuola, per evitare di ripetere il termine «ragazze» uso «pulzelle», che ha un uso solo letterario, antico, aulico, non avrò ottenuto il giusto scopo comunicativo!
LABORATORIO DEI SIGNIFICATI Lavorando a gruppi, svolgete gli esercizi n. 31 e 34 della fotocopia fornita (sulle espressioni idiomatiche italiane e sui verbi «specializzati» che sostituiscono i verbi «neutri»).
IL PUFFO-LINGUAGGIO I Puffi «puffano» un linguaggio tutto loro! Sono sempre impegnati a «puffare» tutto il dì! Traduciamo il testo fornito dal linguaggio-puffo al nostro. Continuate a lavorare in gruppo, svolgendo l’esercizio n. 33.
E ORA GIOCHIAMO A GRUPPI! Ad ogni gruppo vengono assegnate delle carte del gioco. A turno ogni studente sceglie una carta e prova a spiegare il significato della parola presentata e risponde alla eventuale domanda presente. Lo stesso studente gira la carta e legge al gruppo la spiegazione del significato. Se ha indovinato guadagna un punto, altrimenti resta a 0.
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