TAVOLO LEGISLAZIONE DEI LL.PP. Seminario Codice Contratti Pubblici

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TAVOLO LEGISLAZIONE DEI LL.PP. Seminario Codice Contratti Pubblici (Art.34 Criteri di sostenibilità energetica e ambientale) Avv. Benedetto Giovanni Carbone Studio legale Caporale, Carbone Giuffrè & Associati Roma – Brescia – Milano studio@forolex.it

ART. 34 Criteri di sostenibilità energetica e ambientale 1 Le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso l’inserimento, della documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e della clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi adottati con decreto del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e conformemente, in riferimento all’acquisto di prodotti e servizi nei settori della ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari, a quanto specificatamente previsto all’articolo 144. 2 I criteri ambientali minimi definiti con decreto di cui al comma 1 sono tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’articolo 95, comma 6. Nel caso dei contratti relativi ai servizi di ristorazione ospedaliera, assistenziale, scolastica e sociale di cui all’articolo 95, comma 3, lettera a), e dei contratti relativi ai servizi di ristorazione di cui all’articolo 144, il suddetto decreto può stabilire che l’obbligo di cui al comma 1 si applichi anche per una quota inferiore al 50 per cento del valore a base d’asta. Negli altri casi il medesimo obbligo si applica per gli affidamenti di qualunque importo, per almeno il 50 per cento del valore a base d’asta, relativamente alle categorie di forniture e affidamenti non connesse agli usi finali di energia e oggetto dei criteri ambientali minimi, mentre si applica per l’intero valore delle gare, relativamente alle categorie di appalto con le quali si può conseguire l’efficienza energetica negli usi finali quali: a) acquisto di lampade a scarica ad alta intensità, di alimentatori elettronici e di moduli a LED per illuminazione pubblica, acquisto di apparecchi di illuminazione per illuminazione pubblica e affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione pubblica; b) attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio, quali personal computer, stampanti, apparecchi multifunzione e fotocopiatrici; c) servizi energetici per gli edifici, servizio di illuminazione e forza motrice, servizio di riscaldamento/raffreddamento di edifici; d) affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione . 3 Con decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare può essere previsto, altresì, l’aumento progressivo della percentuale del 50 per cento del valore a base d’asta indicato al comma 2.

QUADRO DI RIFERIMENTO LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DEI CONSUMI - considerando 91 della DIRETTIVA UE 14/24 - art. 2 TUE - art. 37 CDUE - art. 3 quater Codice dell’ Ambiente (D.Lgs n. 152/2006) - RISPONDE AD ESIGENZE DI COMPATIBILIZZARE, NELLA CRESCITA ECONOMICA, I BISOGNI DELLE ATTUALI GENERAZIONI CON QUELLI DELLE FUTURE (RISPARMI ENERGETICO E RICICLO) - c.d. economia ambientale che coniuga la crescita con lo sviluppo sostenibile

LO SVILUPPO SOSTENIBILE COME PARAMETRO DELLE POLITICHE DELL’UNIONE MA ANCHE COME METRO DI VALIDITA’ DEGLI ATTI - motivo ispiratore del Public Procurement - necessità di un Piano di azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore delle PA (Green Public Procurement – GPP)

Piano di azione di cui al DM 11.04.2008 Rinvia all’ambito delle categorie merceologiche indicate dall’art. 1,comma 1127, L. 27.12.2006 n. 296 (arredi materiali da costruzione, manutenzione delle strade, gestione del verde pubblico, illuminazione e riscaldamento elettronico, tessile, cancelleria, ristorazione, materiali per l’igiene, trasporti); Definisce specifici obiettivi di sostenibilità ambientale (par 4.2) per: riduzione uso risorse materiali sostituzioni delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti rinnovabili riduzione della produzione di rifiuti riduzione emissioni inquinanti riduzione rischi ambientali

- sostiene ed incoraggia la diffusione di tecnologie ambientali e di sviluppo con minor impatto ambientale sull’intero ciclo di vita del prodotto; - fissa, a livello procedimentale, l’approccio delle PA per l’osservanza di criteri ambientali minimi (CAM) da intendersi come «indicazioni tecniche» di base in tutte le fasi di acquisto e di sviluppo dei prodotti per: riduzione consumi di energia attraverso l’aumento dell’efficienza energetica e la sostituzione di energie da fonti fossili con fonti rinnovabili; acquisto di prodotti contraddistinti da un ciclo di vita caratterizzato dall’assenza e dalla minor quantità di sostanze (riciclo) razionalizzazione ed efficientamento degli acquisti con preferenza dei prodotti di lunga durata, facilmente riutilizzabili, contenenti materiali riciclabili, con ridotto valore di imballaggi riduzione delle produzione di rifiuti, di emissioni inquinanti e dei conseguenti rischi ambientali.

Aggiornamento del PAN 2008 con il D.M. 10.04.2013 Conferma obiettivi strategici; Coinvolgimento delle centrali di committenza per la differenziazione dei CAM; Rafforzamento del ruolo degli operatori economici e le loro associazioni di categoria per la promozione e diffusione dei CAM; Aggiornamento e perfezionamento delle attività di monitoraggio; La promozione della conoscenza di sistemi di eco-etichettatura, in particolare dell’Ecolabel; Elevazione degli obiettivi quantitativi entro il 2014 non inferiore al 50%. Trasformazione degli obiettivi strategici in vincolanti ed obbligatori con L. 28.12.2015 n. 221 (c.d. Collegamento ambientale) che inserì l’art. 68-bis del Codice 2006, il cui contenuto è stato integralmente riportato nell’art. 34 del Codice 50/2016, ante correttivo 2017; Modifica l’art. 34 ad opera del D.Lgs n. 56/2017 abrogazione dell’applicazione per quote percentuali; Inserimento criteri premianti in sede di gara; omogeneizzazione dell’obbligatorietà dei CAM

CONTENUTO DELL’ART. 34 Ambito soggettivo: non limitato alla PA ma esteso a tutte le stazioni appaltanti del codice (da amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatari dei settori speciali) Ambito oggettivo: CAM adottati con DMATT OBBLIGATORIETA’ AL CONSEGUIMENTO OBIETTIVI AMBIENTALI PREVISTI dal PAM mediante una triplice azione: Elaborazione della progettazione in conformità delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei CAM adottati dal MATT Inserimento della documentazione di gara delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenuti nei CAM adottati dal MATT anche come criterio premiante per l’aggiudicazione all’OEPV Applicazione dei CAM per affidamenti di qualsiasi importo ( per le categorie di forniture, e per affidamenti di servizi e lavori oggetto dei CAM adottati dal MATT

CAM attualmente vigenti: D.M. 24.05.2012 (in costante aggiornamento) relativo a : servizi di pulizia e fornitura per l’igiene; servizi di gestione del verde pubblico e forniture di arredamento, piante, monumentali e impianti di irrigazione; servizi di gestione dei rifiuti urbani; forniture di articoli arredo urbano; forniture di carta in risme e carta grafica. DM 24.12.2015 per affidamento servizi di progettazioni e lavori nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione edifici, e per la gestione cantieri della PA DM 11.01.2017 per arredi per interni , per edilizia e per i prodotti tessili DM 15.02.2017 per trattamenti fitosanitari sulle o lungo le ferrovie o sulle/lungo le strade.

Riferimento ai CAM contenuto anche nell’art Riferimento ai CAM contenuto anche nell’art. 71 del codice (obbligo di strutturare i nuovi bandi alla luce dei criteri ambientali stabiliti); Monitoraggio nella applicazione dei CAM: demandato all’Osservatorio operante presso ANAC ( art. 19 L. 221/2015 ed art. 213, comma 9, Codice degli appalti come modificato dal correttivo). All’osservatorio va anche il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi prefissati dal PAN nel settore delle PA