VIVERE IN CITTÀ I caratteri generali delle città Le città in Europa e in Italia I problemi delle città
L’origine delle città Più del 70% degli europei vive in città, ma le città sono nate in Medio Oriente circa 10.000 anni fa (la più antica è probabilmente Gerico). 5000 anni fa: grandi civiltà urbane in Asia e nord Africa, lungo i fiumi (Nilo in Egitto, Tigri ed Eufrate in Mesopotamia, Indo in India, Fiume Azzurro in Cina). 2700 anni fa: colonizzazione fenicia e greca diffusione città sulle coste mediterranee. Civiltà romana molte città che ci sono ancora oggi. XIX sec.: rivoluzione urbana (enorme sviluppo delle città grazie all’industrializzazione).
Definizione e funzione Città = centro con più di 20.000 abitanti. Si differenzia da paesi e villaggi soprattutto per i servizi che offre. Funzioni fondamentali: abitativa, produttiva (se ci sono industrie), commerciale e finanziaria (sviluppo del terziario), politico- amministrativa (nelle capitali). Città con funzioni particolari: funzione turistica (città d’arte) o funzione religiosa (mete di pellegrinaggio).
Localizzazione Le città si sviluppano in luoghi con caratteristiche ambientali favorevoli: - lungo i fiumi (forniscono l’acqua necessaria alla vita e facilitano i commerci). Es. Torino, Firenze, Roma. - sulle coste dove l’approdo è più facile. Es. Genova, Napoli, Palermo. - in pianura (comunicazioni più agevoli). Es. Milano. - in collina (ragioni difensive o climatiche). Centri storici più piccoli, spesso di origine medievale.
Forma Molte città hanno pianta simile, che dipende da ragioni storiche o ambientali. Città a scacchiera: fondate dai romani, spesso nate come accampamenti militari. Es. Torino. Alcune città recenti, soprattutto in America, hanno adottato questa pianta, molto ordinata. Città radiocentriche: origine medievale. Es. Milano. Città poligonali: origine rinascimentale (sec. XV o XVI). Es. Palmanova. Città lineari: sulla costa. Es. Trani.
Pianta storica di Milano (1573)
Palmanova (UD), fondata dai Veneziani come città-fortezza nel 1593. Trani, in Puglia.
Le città in Europa Molti tipi di centri urbani, dai grandi agglomerati ai villaggi. Metropoli = città importante dal punto di vista economico, amministrativo e culturale. Ha più di 1 milione di abitanti. In Europa sono circa 40 (molte capitali). Conurbazione = insieme di città molto vicine, che tendono ad aggregarsi. Es. bacino della Ruhr, in Germania/ Tyneside, sul fiume Tyne in Inghilterra/Città- Anello olandese con Rotterdam, l’Aja, Amsterdam. Megalopoli = sistema urbano con più di 25 milioni di abitanti, formato da diverse conurbazioni ben collegate tra loro. Ne esistono 6 nel mondo, di cui 2 in Europa (megalopoli inglese e megalopoli dell’Europa nord- occidentale, dal nord della Francia al Reno). In formazione anche la megalopoli padana.
Evoluzione di una città 1) una grande città 2) una città con le città satelliti 3) lo spazio fra la metropoli e le città satelliti comincia ad essere occupato 4) la metropoli è diventata una conurbazione
Densità di popolazione in Europa Come è evidente dalla carta, la popolazione si concentra nelle aree urbane, che sono più presenti in Europa centrale, soprattutto in Inghilterra, Paesi Bassi, Germania e Pianura Padana. Qui sorgono anche le principali metropoli e conurbazioni.
La Conurbazione Renana (Germania) Si estende lungo il Reno e il suo affluente Ruhr. Le principali città sul Reno sono Bonn, Colonia (Köln), Düsseldorf, quelle sul Ruhr sono Dortmund, Duisburg, Essen. Questa zona è stata tra le prime aree industrializzate della Germania, grazie ai giacimenti di carbone che possiede.
Tyneside (Inghilterra) Presso l’estuario del fiume Tyne, nel nord dell’Inghilterra, sorge una delle otto conurbazioni britanniche. La principale città della Tyneside è Newcastle. Altre conurbazioni in Inghilterra sono, per esempio, quelle di Londra, di Manchester, di Liverpool, di Birmingham.
La Città-Anello (Paesi Bassi) La Randstad (città-anello) olandese è costituita da quattro centri principali posti attorno ad un’area intensamente coltivata. Vi abita il 40% della popolazione olandese. Le città principali, collegate da un veloce sistema di trasporti, hanno funzioni distinte: Amsterdam ospita finanza e commercio, Rotterdam è un importante centro industriale e portuale, L’Aja ha funzioni amministrative (è la capitale dei Paesi Bassi), Utrecht è una città culturale.
La “Banana Blu” Con questo nome viene spesso indicata l’area occupata dalle due megalopoli europee. Il riferimento è alla forma arcuata dell’area e al colore della bandiera della UE, blu appunto. La prima megalopoli europea si estende nel centro-sud dell’Inghilterra, la seconda dal nord della Francia al Reno (comprende la Città-Anello e la Conurbazione Renana)
Le capitali In alcuni paesi, le capitali sono particolarmente affollate rispetto alle altre città. Esempi: in Austria un terzo della popolazione vive a Vienna, in Irlanda il 22% degli abitanti vive a Dublino. Motivazione: ruolo svolto dalle capitali nella storia vi si concentrava il potere politico ma anche quello economico l’ accentramento di risorse favorì la crescita delle capitali e discapito delle altre città.
Le città in Italia In Italia, lunga tradizione urbana: molte città fin dall’antichità. Massima crescita delle città tra gli anni ‘50 e gli anni ‘60 del secolo scorso, grazie allo sviluppo industriale di quel periodo. 1950: 54% popolazione urbana. Ora: 68% Nascita delle aree metropolitane = ampie zone che comprendono una metropoli e una “cintura” fatta di piccoli e medi centri urbani ad essa strettamente legati per lo svolgimento di attività economiche e sfruttamento di servizi. Principali aree metropolitane: Milano, Torino, Roma, Napoli, Firenze, Bologna.
I problemi delle città Le città offrono numerosi servizi essenziali per la vita delle persone, oltre che un’ampia offerta culturale e di svago. Ci sono però alcuni problemi che i cittadini devono affrontare: inquinamento atmosferico e acustico (cioè quello prodotto dai rumori): si possono limitare, ad esempio, con la limitazione del traffico automobilistico. criminalità: si può limitare grazie alla videosorveglianza). smaltimento dei rifiuti: fondamentale la raccolta differenziata.
Il termovalorizzatore di Vienna I rifiuti non riciclabili vengono solitamente bruciti in particolari inceneritori, chiamati termovalorizzatori. Il calore derivato alla combustione scalda l’acqua di una caldaia, che viene utilizzata per far muovere una turbina e produrre energia elettrica, oppure per riscaldare delle case.
Il funzionamento di un termovalorizzatore I rifiuti, portati da un camion, vengono bruciati. Il calore generato scalda l’acqua che, trasformata in vapore, muove una turbina per produrre elettricità. I fumi generati dalla combustione vengono depurati prima di essere emessi nell’atmosfera. Le scorie della combustione sono resi inerti, cioè resi meno inquinanti e perciò meno pericolosi.