Il Nuovo Esame di Stato Sezione 1 Il Nuovo Esame di Stato

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Transcript della presentazione:

Il Nuovo Esame di Stato Sezione 1 Il Nuovo Esame di Stato Sezione 2 Il colloquio orale

Che cosa era stato annunciato? 2/24 Che cosa era stato annunciato? Testo: Legge 107/2015 comma 181 “La revisione delle modalità di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti del primo ciclo di istruzione, mettendo in rilievo la funzione formativa e di orientamento della valutazione, e delle modalità di svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo”.

Che cosa è cambiato? Decreto n. 62/2017 3/24 Che cosa è cambiato? Decreto n. 62/2017 L’oggetto e finalità della valutazione e della certificazione; La valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nel primo ciclo d’istruzione; La validità dell'anno scolastico nella scuola secondaria di primo grado; L’ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado e all'esame conclusivo del primo ciclo; Le prove nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni della scuola secondaria di primo grado; Lo svolgimento ed esito dell’Esame di Stato; La certificazione delle competenze nel primo ciclo.

4/24 Il nuovo Esame di Stato D.M. n. 741 del 3 ottobre 2017: ha sancito i cambiamenti. Circolare ministeriale 1865/10 ottobre 2017: precisazioni e chiarimenti in sulla prova Invalsi.

Requisiti di ammissione all’esame finale 5/24 Requisiti di ammissione all’esame finale Aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti. Non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all' Esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249. Aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'Invalsi.

La prova Invalsi Sarà somministrata in aprile. 6/24 La prova Invalsi Sarà somministrata in aprile. Le scuole stabiliranno la data all’interno di un intervallo definito dal Miur (quest’anno dal 4 al 21 aprile 2018). La prova sarà anche computer based. Verrà somministrata anche una prova Invalsi di inglese.

La commissione d’esame 7/24 La commissione d’esame Niente più Presidente esterno. Il dirigente scolastico svolgerà le funzioni di Presidente. In sostituzione del Ds, qualora non potesse, verrà nominato un docente incaricato.

La certificazione delle competenze 8/24 La certificazione delle competenze Viene redatta prima dello scrutinio finale dai consigli di classe. Descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza. Strumento per sostenere e orientare verso la scuola del secondo ciclo. Nuovo modello nazionale per la certificazione delle competenze. Si fa riferimento al profilo dello studente descritto nelle Indicazioni nazionali. Sarà presente un ancoraggio alle competenze chiave di cittadinanza. Enunciati descrittivi dei diversi livelli di acquisizione delle competenze. Valorizzare anche eventuali competenze significative di apprendimento non formale e informale.

La nuova prova scritta di italiano 9/24 La nuova prova scritta di italiano Il tema va in pensione. La prova scritta di italiano “accerta la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto e appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli alunni”. Quattro tipologie testuali: Testo narrativo/descrittivo (A) Testo argomentativo (B) Comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico (C) Prova ibrida: A+B+C

La prova scritta relativa alle competenze logico matematiche 10/24 La prova scritta relativa alle competenze logico matematiche Modifica gli obiettivi. Capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, abilità e competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle aree dei numeri, dello spazio e delle figure, delle relazioni e funzioni, dei dati e previsioni. La commissione può fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale.

La prova scritta di lingua straniera 11/24 La prova scritta di lingua straniera Distinta in due sezioni. Verificherà le competenze di comprensione e produzione scritta di livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per l’inglese. A1 per la seconda lingua comunitaria.

Comportamento e voto finale 12/24 Comportamento e voto finale Il voto finale del comportamento non sarà più espresso in numeri, ma attraverso un giudizio. Il curriculum del triennio avrà anche più peso nella valutazione finale.

Il colloquio orale Art. 10 del D.M. 741 del 3 ottobre 2017. 13/24 Il colloquio orale Art. 10 del D.M. 741 del 3 ottobre 2017. Conferma modalità di svolgimento del colloquio orale. Viene condotto collegialmente dalla sottocommissione. Particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione. Prevede, per i percorsi a indirizzo musicale, anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.

Decreto ministeriale 26 agosto 1981 14/24 Decreto ministeriale 26 agosto 1981 “Criteri orientativi per le prove di Esame di Stato per il conseguimento del diploma di licenza della scuola media e modalità di svolgimento delle medesime”. Completa il Quadro normativo su l’ordinamento della scuola media. Leggi n. 348 e n. 517/1977. D.M. del 9 febbraio del 1979.

Decreto ministeriale 26 agosto 1981 15/24 Decreto ministeriale 26 agosto 1981 “La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione comprensiva del livello raggiunto dall’allievo nelle varie discipline, evitando peraltro che esso si risolva in un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina prive del necessario organico collegamento”.

Decreto ministeriale 26 agosto 1981 16/24 Decreto ministeriale 26 agosto 1981 Il colloquio non deve consistere in una somma di colloqui distinti. Occasioni di coinvolgimento indiretto di ogni disciplina possono essere offerte anche dalle verifiche relative ad altri ambiti disciplinari. Le capacità di osservazione relative all’educazione artistica possono essere accertate anche nel corso di una conversazione su un tema di carattere letterario o scientifico. Il colloquio è un momento di approfondimento di aspetti culturali, non necessariamente pertinenti ciascuna disciplina. Occasione in cui l’alunno anche attraverso il coinvolgimento indiretto delle varie discipline, esprima la sua maturità globale.

Decreto ministeriale 26 agosto 1981 17/24 Decreto ministeriale 26 agosto 1981 Coerenza nella trattazione dei vari argomenti. Esclusa però ogni artificiosa connessione. Sarà proprio dal modo e dalla misura con cui l’alunno saprà inserirsi in questo armonico dispiegarsi di spunti e di sollecitazioni che scaturirà il giudizio globale sul colloquio.

Decreto ministeriale 26 agosto 1981 18/24 Decreto ministeriale 26 agosto 1981 Prima dell’esame: il consiglio di classe stabilisce i criteri essenziali del colloquio. Non nella predisposizione di domande, ma nell’individuazione delle modalità di conduzione del colloquio. In relazione ai candidati e alla programmazione didattica ed educativa attuata nel triennio. Il colloquio non è un quiz!

Circolare ministeriale n. 32/2008 19/24 Circolare ministeriale n. 32/2008 Il colloquio dovrà consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno. Potrà inoltre riguardare gli approfondimenti delle singole discipline di studio. Anche altri elementi derivanti da qualificate esperienze realizzate. Permettere agli alunni di relazionare su esperienze significative effettivamente compiute.

Circolari ministeriali n. 49/2010 e 48/2012 20/24 Circolari ministeriali n. 49/2010 e 48/2012 Recepiscono le “Raccomandazioni europee in tema d’istruzione e formazione”. “Il colloquio è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le competenze acquisite, ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali (capacità di esposizione e argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero riflesso e critico, di valutazione personale ecc.)”.

21/24 Le competenze dal Rapporto Faure (1972) alla raccomandazione del parlamento europeo del 2006 L’educazione si basa non su un contenuto da assimilare ma su un processo di crescita. Insegna a esprimersi, a comunicare, a interrogare il mondo, a diventare sempre più se stessi. La competenza risiede nella mobilitazione delle risorse dell’individuo e non nelle risorse stesse. Si configura come un saper agire in una determinata situazione allo scopo di conseguire una determinata performance.

Le competenze chiave di cittadinanza 22/24 Le competenze chiave di cittadinanza Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Senso d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Dai contenuti verso le competenze 23/24 Dai contenuti verso le competenze L’azione didattica non può limitarsi ad una prospettiva limitatamente disciplinare. Maggiore trasversalità dei contenuti. Azione di ristrutturazione continua da parte dei ragazzi. Modalità di apprendimento cooperativo e laboratoriale. La classe diventa una piccola comunità di apprendimento.

Le competenze Sono l’insieme delle buone capacità. 24/24 Le competenze Sono l’insieme delle buone capacità. Indicano quello che siamo effettivamente in grado di fare, pensare, agire dinanzi alla complessità dei problemi e delle situazioni. Si diventa competenti quando le conoscenze apprese a scuola si riutilizzano in contesti di vita reale in maniera autonoma e funzionale. L’alunno è davvero competente quando ha imparato ad imparare.