I PRIMI ANNI DELLA REPUBBLICA
509, proclamazione della Repubblica, in seguito alla cacciata di Tarquinio il Superbo Gli etruschi continuano a giocare a Roma un ruolo importante… …fino al 474, con la sconfitta di Cuma
Cronologia di Roma Datazione comunemente accolta si basa sulla ricostruzione fatta nel I secolo a.C. da Publio Terenzio Varrone
RES PUBLICA “Cosa Pubblica” È lo Stato romano, a significare che esso appartiene a tutto il popolo Compaiono a Roma una serie di istituzioni che nel tempo permettono ai cittadini di partecipare ampiamente alla gestione dello stato
Le principali magistrature: il Consolato 2 consoli: eletti annualmente dai comizi centuriati, ereditano i poteri del re Imperium domi: potere civile Imperium militiae: potere militare Annualità, collegialità
La dittatura In situazioni di emergenza, i consoli eleggevano un dittatore Fin o alla soluzione della crisi (non più di 6 mesi) Nessuno poteva opporsi alle sue decisioni
La contrapposizione tra i due ordini Dall’inizio fino al 480-470 circa sono consoli anche i plebei Poi “serrata del patriziato” Vietati anche i matrimoni tra membri di ordini diversi Consolato solo patrizio
La contrapposizione tra i due ordini In risposta, secessione della plebe sul colle Aventino, 494 Pericolo che i plebei fondassero una nuova città I patrizi concedono i Tribuni della Plebe 2, ogni anno, potevano opporsi alle decisioni dei consoli (diritto di veto) Concilia plebis
La codificazione del diritto Nel 451 aC i romani cominciano a mettere per iscritto le leggi Una commissione di Decemviri fissa su 12 grandi tavole (perdute nell’incendio di Roma del 390 a C) le leggi che governavano lo stato Esposte nel Foro, tutti i giovani romani dovevano impararle a memoria
Le XII Tavole Fonte di tutto il diritto pubblico e privato Molto interessante la parte dedicata alla gestione dei processi La chiarezza delle norme ed il loro rispetto rigoroso sta a fondamento della vita civile
Altre conquiste dei plebei Nel 445 la Legge Canuleia elimina il divieto del matrimonio tra patrizi e plebei Nel 367 con le leggi Licinie-Sestie i plebei possono accedere anche al consolato (uno dei due può esserlo) Vengono istituiti accanto ai Comizi Centuriati i Comizi Tributi: i cittadini partecipavano divisi per tribù (territoriale), e ciascuna esprimeva un voto
In aiuto ai consoli Questori: da 2 a 8, gestiscono finanze, imposte, tesoro (anche nelle province); si occupano dei rapporti tra Senato e Consoli Edili: curano l’edilizia urbana, gli spettacoli pubblici, le solenni cerimonie religiose Pretori: 2 o più, eletti annualmente, amministrano la giustizia e presiedono i tribunali; poi in seguito amministrano anche le province
Censori: sempre 2, stilano la lista del Senato, censiscono la popolazione, vigilano sulla moralità pubblica e privata Tutte le cariche hanno carattere collegiale Il Cursus Honorum
Il Senato Senato: custode, reggitore, difensore della Repubblica Cambia composizione nel corso del tempo Comprendeva tutti i magistrati che avevano terminato il loro mandato
Nel 300 i plebei possono diventare anche Pontefici e Auguri Legge Ortensia, 287: le decisioni prese dai concilia plebis hanno valore di legge per tutta la città, indipendentemente dall’approvazione del Senato
Tutti gli incarichi politici erano comunque privi di remunerazione e comportavano l’abbandono della attività lavorativa Solo i plebei agiati potevano dunque accedere Nuova classe dirigente: fusione del patriziato con gli elementi più ricchi della plebe. È la nobilitas, che guiderà Roma per tutta l’età della Repubblica
L’espansione Nel frattempo i Romani intraprendono una serie di guerre “per l’egemonia” contro le popolazioni italiche Al termine, domineranno l’Italia intera e parte dell’Europa
Le guerre tra V e II secolo Contro le popolazioni italiche (Latini, Equi, Volsci, Sanniti) Contro gli Etruschi Contro le tribù celtiche stanziate nella penisola Contro gli Italioti (Taranto, le poleis della Sicilia) e i loro alleati (Pirro re dell’Epiro) Contro Cartagine
Le guerre tra V e II secolo Contro i Macedoni e i Greci Contro i Galli stanziati nella penisola iberica Al termine di queste guerre, tutte vittoriose anche se perdono singole battaglie, creano numerose province
Ma qual era il segreto della loro arte militare?