(‘mani pulite’, ‘panni sporchi’, ‘avere la coscienza pulita’... ) Ugualmente, alcune ricerche evidenziano come la nostra mente crei corrispondenza fra moralità e pulizia (‘mani pulite’, ‘panni sporchi’, ‘avere la coscienza pulita’... ) (Che Bo Zhong, Toronto e K. Lijensquist, Northwesteren University)

(L. Miles, Università Aberden) Ancora, è stato sperimentato che gli esseri umani rappresentano il concetto di passato e futuro mediante un codice corporeo che si esprime tramite movimenti e percezioni spaziali. Ripensare al passato fa inclinare le persone di un paio di millimetri all’indietro, mentre nel pensare al futuro le persone si inclinano impercettibilmente in avanti. (L. Miles, Università Aberden)

(Gun Semin, Università di Utrecht) Altre ricerche evidenziano come gli uomini pensino al tempo come se occupasse lo spazio, rappresentando il passato a sinistra, e il futuro a destra. Addirittura, pare che tale rappresentazione spaziale di temporalità investa non solo il campo visivo, ma pure quello uditivo. (Gun Semin, Università di Utrecht)

Anche nella percezione visiva gli oggetti posti fuori dalla portata vengono giudicati più vicini, se alle persone si fornisce una bacchetta da direttore di orchestra, rispetto alla medesima situazione, ma togliendo alle persone la bacchetta per poter raggiungere gli oggetti. Possedere un oggetto per estendere il proprio raggio di azione, consente di simulare mentalmente la possibilità di poterlo usare e superare il proprio confine, facendo percepire l’oggetto più vicino. “L’unico strumento di misura delle distanze che abbiamo a disposizione è il corpo” (Profitt, Università Virginia)

E’ stato sperimentato come fare determinati gesti mentre i bambini svolgono problemi matematici, risulti efficace ai fini dell’apprendimento. Altri esperimenti indicano che i bambini di Scuola Primaria raggiungono più facilmente l’apprendimento e la comprensione della lettura quando maneggiano oggetti e giocattoli. (Glenberg)

(Glenberg, Arizona State University) Per il nostro cervello, insomma, non pare esistano cesure tra la nostra interfaccia fisica con l’ambiente e il pensiero astratto. Sapere che la mente è ancorata alle azioni del corpo ci offre indicazioni per comprendere il funzionamento umano, i comportamenti sociali, l’attività cognitiva. (Glenberg, Arizona State University)

Tale prospettiva orienta la scelta di procedure efficaci ai fini dell’apprendimento. La mente è ancorata al corpo.

E’ il corpo che ci tiene connessi con il mondo.