Fil Ling 17-18 Lezioni 17-21.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Fil Ling
Advertisements

Fil Ling Lezz Lezione /3/2014.
SFC analitici /Russell 1 B. Russell: Atomismo logico Russell & Whitehead : - Nuova logica di ambito assai più vasto della logica classica La logica.
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Fil Ling Lezioni
Fil. Ling. Lezz /3/14. La risposta di Frege – Distinzione tra senso e referente – il senso determina il referente – senso di "=": una relazione.
Lezz. 4-6 Filosofia del linguaggio Semestre II Prof. F. Orilia.
Fil Ling Russell e Frege sui nomi propri I nomi propri sono visti come abbreviazioni di descrizioni definite "Apollo" = "il dio del sole" "Socrate"
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Bertrand Russell Bertrand Arthur William Russell, terzo conte Russell (Trellech, 18 maggio 1872 – Penrhyndeudraeth, 2 febbraio 1970), è stato un filosofo,
Lezz Filosofia del linguaggio Semestre II Prof. F. Orilia.
Contemplazione e scienza
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Fil Ling Lez /10/15 Vi ricordo che non ci sarà lezione in questi giorni: 28 ottobre, 2, 3,4 novembre.
Fil Ling Lezione 14, tre dati problematici per Frege Questi tre enunciati sembrano veri, ma per Frege sono né veri né falsi – il cavallo alato.
Russell e gli universali appunti per Filosofia della scienza.
Fil Ling Lezioni 11-12, 9/3/15. Annunci Non si terranno le lezioni di Lunedì 16 Marzo Non si terrà la lezione di Mercoledì 1 Aprile.
Fil Ling Lezz
Filoosofia del Linguaggio Lezz Lez sett
Fil Ling Lezioni 8-9, Chiarimento (12)ogni uomo ama una donna. (12a)  x(x è un uomo   y(y è una donna & x ama y)); (12b)  y(y è una.
Fil Ling Lezioni 21-22, 13 Aprile Descrittivismo versus Referenzialismo.
Davidson La traduzione incomincia a casa. Due idee centrali e un problema 1.Olismo semantico (da Quine) 2.Teoria del significato (da Tarski) il problema.
Fil Ling Lezioni 18-19, I tre rompicapo di "On denoting" Il problema degli esistenziali negativi (già visto) La difficoltà con la legge.
Tempo e linguaggio Francesco Orilia
Fil Ling Lezioni
Logica Lezz
Operatori logici.
Fil Ling Lezioni 7-9.
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezz /2/15.
Fil Ling Lezioni 4-6.
La svolta della filosofia
Fil Ling Lezioni
Insiemi e logica Insiemi e operazioni insiemistiche
Filosofia del linguaggio Semestre II
Ontologia Lezioni 7-9.
DIO - INDICE 2. DIO C’È? 3. DIO: SCHEMA A FRECCE
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
PARTE TERZA OPERAZIONI CON LE PROPOSIZIONI
Logica Lezione
Fil Log Lezioni 7-9.
Fil Ling Lezioni
Ontologia Lezz
Logica Lezioni
Algebra di Boole e sue applicazioni
Fil Ling Lezioni 9-11.
ERACLITO La vita: Della sua vita non si sa molto, ma sono stati rinvenuti alcuni frammenti non molto chiari, che gli diedero il soprannome di "oscuro".
Fil Ling Lezioni 4-6.
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni 7-8.
Fil Ling Lezioni 4-6.
Fil Ling Lezioni 7-9.
Fil Ling Lezioni 1-3.
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezz
Fil Ling Lezioni
Istituzioni di linguistica
Fil Ling Lezioni
FIL LING Lezioni
Fil. Ling. Lezione 20, 8 Aprile.
Francesco orilia Logica A.A Semestre II Francesco orilia
Logica
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
Logica
Transcript della presentazione:

Fil Ling 17-18 Lezioni 17-21

Lezione 17 9/4/18 vi ricordo le 2 lezioni di recupero venerdì 13 aprile ore 14-16, aula D

Trattamento dei contesti intensionali in Russell (1) Giovanni crede che la stella della sera appare alla sera (2) la stella della sera è la stella del mattino LL. se x = y e A, allora A(x/y) ? (3) Giovanni crede che la stella del mattino appare alla sera Secondo Russell non possiamo derivare (3) perché (2) non ha la forma "a = b" Infatti applicando la sua teoria delle descrizioni otteniamo:

contesti intensionali (cont.) (2) la stella della sera è la stella del mattino (2') esiste esattamente un x che è stella della sera ed x è tale che esiste esattamente un y che è stella del mattino ed è tale che x = y Va notato che le regole della logica permettono di derivare, per es., che la stella del mattino è un pianeta da (2') e da (4) la stella della sera è un pianeta purché (4) sia a sua volta interpretata secondo la teoria delle descrizioni

Leggi sull'identità Autoidentità. x = x Legge di Leibniz sull'indiscernibilità degli identici Versione logica che abbiamo utilizzato (trattando dei contesti intensionali), che permette di sostituire un termine "a" con un termine "b" in una frase, dopo aver dichiarato "a = b" versione ontologica (problematica): se due oggetti sono identici hanno le stesse proprietà Legge di Leibniz sull'identità degli indiscernibili (problematica) Versione logica: Se per ogni enunciato "aperto" A(x) possiamo asserire sia A(x/a) che A(x/b) allora possiamo asserire "a = b" Versione ontologica: Se due oggetti hanno le stesse proprietà allora sono lo stesso oggetto. Come morì Leibniz?

Lezioni 18-19 10/4/18 vi ricordo le 2 lezioni di recupero venerdì 13 aprile ore 14-16, aula D

Morte di Leibniz Come morì Leibniz? Monadnucleosis Ma preferisco questa: cadde dalla finestra di una monade E di Russell ...

Morte di Russell Su Russell si danno queste: Perché? Su Ockham: si tagliò, radendosi si perse in un circolo vizioso Perché? Su Ockham: si rase eccessivamente

Le critiche di Russell a Meinong (R1) l’ammissione di oggetti impossibili comporta il rifiuto della legge logica di non contraddizione. (R2) L'enunciato "l’esistente quadrato rotondo è esistente" dovrebbe essere considerato vero da Meinong. (R3) Date queste difficoltà, e dal momento che la teoria delle descrizioni ci spiega come fare a meno di oggetti inesistenti, è meglio negare che vi siano oggetti inesistenti.

Problemi per la teoria delle descrizioni La montagna d'oro è d'oro La montagna d'oro è possibile Il quadrato rotondo è impossibile Pinocchio è un oggetto fittizio Pinocchio è più famoso di Cenerentola Polifemo è più alto di Napolitano Tom crede che un fantasma ha urlato nella notte e John ritiene che esso sia prigioniero di un incantesimo

Lezioni 20-21 13/4/18

Lezioni 20-21 13/4/18

M. C. Baker, GLI ATOMI DEL LINGUAGGIO S. Pinker, WORDS AND RULES              M. C. Baker, GLI ATOMI DEL LINGUAGGIO S. Pinker, WORDS AND RULES R. E. Nisbett, THE GEOGRAPHY OF THOUGHT, WHY WESTERNERS AND ASIANS THINK DIFFERENTLY AND WHY https://www.linguisticsociety.org/resource/language-and-thought

Problemi per la teoria delle descrizioni La montagna d'oro è d'oro La montagna d'oro è possibile Il quadrato rotondo è impossibile Pinocchio è un oggetto fittizio Pinocchio è più famoso di Cenerentola Polifemo è più alto di Napolitano Tom crede che un fantasma ha urlato nella notte e John ritiene che esso sia prigioniero di un incantesimo

Domande per la parte II 1) Edoardo crede che l’autore di Ivanohe è inglese; l’autore di Ivanohe è l’autore di Waverley; eppure Edoardo non crede che l’autore di Waverley è inglese. Confrontare i diversi modi in cui Frege e Russell spiegano come ciò sia possibile, rispettivamente con la distinzione tra senso e referente e con la teoria delle descrizioni. 2) Mettere a confronto i punti di vista di Frege, Meinong e Russell riguardo all'enunciato "la montagna d’oro è una montagna" 3) Spiegare come Frege caratterizza la nozione di esistenza. 4) Confrontare il punto di vista di Meinong e quello di Russell rispetto alla frase “il quadrato rotondo non esiste”. 5) Confrontare i punti di vista di Frege, Meinong e Russell rispetto alla frase “il cavallo alato è bianco oppure il cavallo alato non è bianco”.

6) Presentare le argomentazioni che si possono addurre a sostegno della teoria degli oggetti di Meinong. 7) Dal punto di vista della teoria semantica di Frege quali tra questi enunciati (preso alla lettera, senza assumere che sia ellittico) è vero, falso o privo di valore di verità? In ciascun caso motivare la risposta. (a) Pinocchio è un burattino di legno; (b) nel romanzo Pinocchio, Mastro Geppetto è un elettricista; (c) Babbo Natale ha la barba bianca; (d) Pierino crede che Babbo Natale regala giocattoli ai bambini [assumere qui che Pierino è un bambino che crede ancora a Babbo Natale]. 8) Illustrate le argomentazioni con le quali Russell critica la teoria degli oggetti di Meinong. 9) Si potrebbe sostenere che ci sono enunciati problematici per la teoria delle descrizioni di Russell, nel senso che la teoria dovrebbe considerarli falsi, eppure potrebbero essere veri. Fornite opportuni esempi spiegando perché sono problematici per la teoria di Russell.

PARTE III

Russell e Frege sui nomi propri I nomi propri sono visti come abbreviazioni di descrizioni definite "Apollo" = "il dio del sole" "Socrate" = "il maestro di Platone" "Platone" = "il filosofo greco che ha scritto un dialogo chiamato Timeo" Queste definizioni sono idiosincratiche: possono variare da soggetto a soggetto. Quindi, al livello dei nomi propri la lingua si trasforma in un "idioletto" I nomi "logicamente propri" hanno un riferimento diretto. Ma tali non sono i nomi propri del linguaggio ordinario

Russell sui deittici Nella misura in cui i deittici stanno per enti di cui abbiamo conoscenza diretta (acquaintance) allora sono nomi logicamente propri Abbiamo conoscenza diretta di dati sensoriali, (forse) di noi stessi [Russell lo ammette fino a un certo periodo della sua carriera] e di universali (il rosso, il triangolare, ecc.) Nella misura in cui i deittici sono usati per riferirsi a oggetti esterni sono abbreviazioni di descrizioni che comportano un riferimento diretto a dati sensoriali particolari. Esempio: "questo tavolo" = "il tavolo la cui presenza causa questo particolare dato sensoriale"

Frege sui deittici Anche per Frege i deittici corrispondono a descrizioni definite Quindi per Frege, i deittici hanno un senso, proprio come le descrizioni definite Ma, al contrario di Russell, Frege nega che enti particolari possano fare parte del senso Frege ammette che per il pronome "io" ci sia un senso specifico che cambia per ognuno di noi v. esempio del dottor Lauben nell'articolo "il pensiero" (1918)