L’approccio BRICKS alle Ontologie: le “Emergent Semantics”

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Transcript della presentazione:

L’approccio BRICKS alle Ontologie: le “Emergent Semantics” F. S. Nucci Roma, 6 Luglio 2004

Il progetto BRICKS - Breve introduzione e obiettivi generali Sommario Il progetto BRICKS - Breve introduzione e obiettivi generali L’approccio all’semantico Ontologie Web semantico e web services Le “emergent semantics”

Carta di Identità BRICKS - Building Resources for Integrated Cultural Knowledge Services Strumento di progetto: Integrated Project Consorzio: 24 organizzazioni da 9 paesi Thematic area: Digital Libraries Services Durata: 42 mesi (con risultati significativi già dal secondo anno) Budget: 12,2 Milioni di Euro

Area tematica: DL services Area della Commissione Europea con l’Obiettivo: di sviluppare sistemi e servizi avanzati per migliorare l'accesso alla conoscenza ed alle risorse educative (comprese collezioni culturali e scientifiche) e generare nuove forme di esperienze culturali e di apprendimento di migliorare l'accessibilità, la visibilità e il riconoscimento del valore commerciale delle risorse culturali e scientifiche dell'Europa, di sviluppare servizi avanzati per le biblioteche digitali, fornendo accesso a larga banda alle base di dati distribuite ed interattive della cultura, della storia e della scienza europea.

Memoria Collettiva Europea La maggior parte dei contenuti e delle informazioni relativi ai beni culturali appartiene al settore pubblico, inoltre la memoria europea è sopranazionale, e non appartiene alle singole nazioni. I dati sui beni culturali possono così oggi costituire una Memoria Collettiva Europea, appartenete a tutti i paesi europei e ai loro cittadini. Facciamo un esempio, l’arte Cicladica (c. 3200- 2000) B.C.): è stata prodotta nell’antica Grecia cinquanta secoli fa, ma è stato usata come ispirazione da un artista italiano (Modigliani) che viveva a Parigi nel secolo scorso.

La Memoria Digitale Europea Obiettivo ... un'integrazione di servizi e contenuti per sviluppare una piattaforma integrata per  La Memoria Digitale Europea La Memoria Digitale Europea è un'architettura aperta di fonti dove condividere conoscenza e contenuti La Memoria Digitale Europea è il riuso dei risultati già sviluppati per abbattere i costi La Memoria Digitale Europea è un sistema interoperabile, non soltanto per i contenuti, ma anche per i servizi (in una ottica Web Services)

Missione: Progettare, Sviluppare e Mantenere la Memoria Digitale Europea "Build an open scalable infrastructure “Develop the right value added services” "Use an effective sustainability model" Aggregation of the open community Sustainability plan Definition of the organisational structure Expandability Scalability Availability Graduality of engagement Interoperability Value added Services to: Access to digital Culture Management of Culture Creation of Culture Editions of digital Text

Obiettivi Primo obiettivo, cosa stiamo costruendo: una infrastruttura aperta, distribuita e sicura Secondo obiettivo, come verrà utilizzato: quattro scenari applicativi per dimostrare la creazione di valore per gli utenti. Terzo obiettivo, come potrà sostenersi: definire il giusto modello di business per organizzare il futuro

“Greek Temple” metaphor Per illustrare queste tre aree di lavoro e per rappresentare le loro correlazioni, il progetto utilizza la ben nota metafora del tempio greco: la zona dell'infrastruttura viene identificata con la fondamenta del tempio; la zona dei servizi viene identificata come le colonne portanti del progetto e del tempio; la zona della sostenibilità futura viene identificata come il frontone del tempio.

“Greek Temple” L’area della sostenibilità L’area delle applicazioni utenti L’area della infrastruttura tecnologica

I “Mattoni” BRICKS + REVENUE - COST Innovation director leverage

Test beds Quattro principali scenari applicativi sono stati individuati dagli utenti di Bricks per validare e sperimentare il sistema Accesso alla cultura, con la ricostruzione della conoscenza distribuita Gestione della cultura: per trasferire conoscenza e competenze ai piccoli e medi musei Creazione di Cultura: attivando forme partecipative di memoria collettiva I Testi Digitali, per costruire strumenti per le edizioni critiche digitali. Altre colonne potranno essere aggiunte usando l'infrastruttura sviluppata da BRICKS per creare valore ed aggregare nuovi utenti. Questo attraverso una modalità di tipo “Plug and Play”.

Gli scenari applicativi Ricostruzione di conoscenza Utenti target: Ricercatori e professionisti, scuole, associazioni culturali, professori dell'università, curatori di esposizioni, etc. Obiettivo applicativo: Progettare un pilota per integrare l'accesso di conoscenza distribuita sul contenuto culturale Digitale Business Model: B2E Piccoli e Medi Musei Utenti target: Small and Medium Museums Obiettivo applicativo: migliorare e distribuire conoscenza e “good practices” sull'amministrazione della cultura e dei musei. Business Model: B2B

Gli scenari applicativi Living Memory Obiettivo applicativo:facilitare l’interazione tra gli utenti/visitatori e “Multimedia Art Objects” per creare una memoria partecipativa europea. Utenti target: pubblico, visitatori di mostre reali e virtuali Business Model: B2C Scriptorium Obiettivo applicativo : migliorare la fruizione e la gestione di testi digitali distribuiti. Utenti target: professionisti Scientifici, università, centri di ricerca culturali, biblioteche ed archivi. Business model: B2B

BRICKS e il Web Semantico L’infrastruttura che BRICKS vuole disegnare e sviluppare sarà: Distribuita in una logica “Peer to Peer” Aperta, sia come future aggregazioni, sia come sviluppo di “Software Open Source” Interoperabile, sia come contenuti, sia come servizi (Web Service) Per questi motivi grande attenzione verrà data agli standard sviluppati in ambito “Semantic Web” (RDF(S), OWL), in accordo con il Progetto Minerva

Le Emergent Semantics BRICKS utilizzerà diverse ontologie per descrivere in modo sofisticato contenuti settoriali. Ma per essere aperto e distribuito dovrà essere capace di gestire “agreements” tra diverse ontologie, cioè accordi di interazione bilaterale, stabiliti liberamente, autonomamente e dinamicamente. Ciò permetterà il crearsi e l’evolvere di “aree di cooperazione semantica”, le quali a loro volta potranno collegarsi per integrare e condividere le risorse, globalmente intese: contenuti e servizi. Questa scelta di BRICKS esemplifica una visione della interoperabilità semantica detta “Emergent Semantics”

Alcuni punti chiave “Emergent semantics” significa considerare la semantica come processo evolutivo, che emerge dalle interazioni e dagli accordi locali, per superare le barriere linguistiche ed ontologiche e realizzare uno spazio comune di conoscenza. L’informazione globale deve essere vista come qualcosa in continua evoluzione. Infatti in ogni momento nel web compaiono nuovi contenuti e servizi, in modo dinamico ed autonomo, L’interoperabilità in BRICKS deve considerare anche i servizi e non solo i contenuti, cuore del progetto è l’idea di mettere in comune i servizi sui beni culturali in ottica web services

Alcuni punti chiave L’interoperabilità semantica deve quindi essere vista come un fenomeno che si costruisce in modo incrementale, partendo da accordi locali. Il paradigma peer-to-peer è estremamente funzionale a questo approccio, in quanto ne supporta, favorendoli, gli aspetti di autonomia e dinamicità. Inoltre le ontologie devono riguardare anche i servizi offerti dai vari partecipanti alla community, affinchè la ricerca e l’interoperabilità di questi sia possibile il sistema deve avere ontologie e semantica su di questi

Conclusioni Attraverso la Network of Excellence DELOS, e la partecipazione ad essa di alcuni membri del BRICKS (CNR-ISTI, Università di Atene, Università degli Studi di Firenze, FHG-IPSI), si attua uno scambio con il mondo della ricerca e con i centri di ricerca più avanzati su questi argomenti. Per es. Collaborazione con l’ICS-FORTH di Creta (CIDOC) Collaborazione con UKOLN -www.ukoln.org In BRICKS partecipa anche il Politecnico di Losanna EPFL Un esempio di questa collaborazione è l’articolo “Emergent Semantics Systems”