Scienza Politica (M-Z) A.A. 2016-2017 Filippo Tronconi Il Regno Unito
Iniziamo dal nome… United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland è il nome dello stato Great Britain è l’isola (esclusa l’Irlanda del Nord) England è una delle nations che compongono la GB (insieme a Galles e Scozia) ed il RU (aggiungendo l’Irlanda del Nord)
Regno Unito, Gran Bretagna, Inghilterra
La «mappa concettuale» di Lijphart
Il modello Westminster La democrazia maggioritaria per eccellenza: Sistema elettorale plurality, due soli partiti rilevanti Sempre governi monopartitici (ma coalizione nel 2010-2015), quasi sempre con la maggioranza assoluta dei seggi ai Comuni Dominio del governo sul parlamento Preponderanza della Camera bassa Stato unitario fino al 1997 Assenza di costituzione scritta
Sistema maggioritario e bipartitismo Il sistema elettorale maggioritario a un turno (plurality) Tanti collegi elettorali quanti sono i seggi da assegnare Un solo seggio in palio per ogni collegio, assegnato a chi riceve il maggior numero di voti Tendenzialmente, favorisce la concentrazione del voto sui due candidati più competitivi Effetti: 1) un sistema tendenzialmente bipartitico; 2) maggioranze parlamentari «fabbricate»; 3) alte barriere all’ingresso di nuovi partiti; 4) il «costo» dei singoli seggi può variare molto
L’attuale sistema partitico Due grandi partiti si contendono la maggioranza e si alternano al governo (Labour e Tories) La nuova leadership del Labour: Jeremy Corbyn, un rappresentante della sinistra del partito, eletto a sorpresa attraverso le primarie, contestato dal partito parlamentare La nuova leadership dei Conservatori: Theresa May, ex ministro dell’interno, dopo le dimissioni di Cameron post-Brexit Un partito (LibDem) normalmente ininfluente, nonostante percentuali di voti a volte superiori al 20%
UKIP: un nuovo partito competitivo? Lo UKIP: Un «nuovo» partito che cerca di insidiare i Tories da destra (ma porta via voti anche al Labour), euroscettico, anti-immigrati Un seguito elettorale significativo (12,6%) ma solo un seggio, ma primo partito (36,6%) alle elezioni europee del 2014 (con sistema proporzionale) Alcuni partiti rappresentanti di minoranze nazionali che ottengono sempre seggi: SNP Plaid Cymru
La logica dei collegi uninominali Con Lab LibDem PC SNP UKIP Islington North 17.2 60.2 8.1 - 4.0 Edinburgh East 9.9 29.9 2.8 49.2 Maidenhead 65.8 11.9 8.4 Ceredigion 11.0 9.7 35.9 27.7 10.2 http://www.bbc.com/news/election-2015-32624405 http://www.theguardian.com/politics/ng-interactive/2015/may/07/live-uk-election-results-in-full
Il declino del bipartitismo in UK
Il declino del bipartitismo in UK
Disproporzionalità
Maggioranze fabbricate Solo nel 1974 e el 2010 nessun partito ha il 50%+1 dei seggi Liberali (e UKIP) sempre sottorappresentati Partiti territoriali sempre rappresentati 2001 2005 2010 2015 Lab 40,7 35,2 29 30,4 % Seggi 62,7 55,2 39,6 35,7 Con 31,7 32,3 36,1 36,9 25,2 30,5 47,2 50,9 Lib 18,3 22 23 7,9 9,6 8,8 1,2 UKIP 1,5 2,2 3,1 12,6 - 0,01
Quanto “costa” un seggio? Voti 2015 “Costo” Tories 331 11,334,726 34,244 Labour 232 9,347,324 40.290 UKIP 1 3,881,099 3.881.099 Lib Dem 8 2,415,862 301.983 SNP 56 1,454,436 25.972
Il «segreto efficiente» Governi monopartitici e gruppi parlamentari molto coesi determinano una fusione perfetta (salvo rare eccezioni) fra maggioranza parlamentare e Cabinet Il Primo Ministro è anche leader del partito di maggioranza ed ha ampia autonomia nella nomina e revoca dei ministri Al tempo stesso, il parlamento (la maggioranza parlamentare) può sfiduciare il governo in qualunque momento Il PM deve contare sul sostegno del partito per restare in carica (Thatcher 1990; Blair 2007; Cameron 2016)
Governi forti e assenza di Costituzione scritta rendono possibili svolte significative nelle policies Labour 1945: Nascita del welfare moderno; SSN, pensioni pubbliche universali, nazionalizzazione dell’industria Tories 1979 (M. Thatcher): scontro frontale con i sindacati, privatizzazioni, tagli al welfare
Il Parlamento
Un bicameralismo molto imperfetto Ai Comuni si fronteggiano (letteralmente!) il capo della maggioranza / Primo ministro ed il capo dell’opposizione / Primo ministro ombra I Lord: l’anomalia di una Camera non elettiva... …ma con poteri limitati sostanzialmente i Lord possono solo ritardare l’approvazione delle leggi, ma non impedirla E ovviamente non possono sfiduciare il governo Dal 2011, aboliti i seggi ereditari Il parlamento arena per definizione
La devolution (Scozia e Galles) Dal 1997 (dopo un tentativo fallito nel 1979) viene riconosciuta ampia autonomia alla Scozia e al Galles (con sviluppi ulteriori) Parlamenti eletti con sistema elettorale proporzionale (misto a compensazione) Poteri sostanziali in molte aree di policy Partiti nazionalisti forti In Scozia: governo monocolore SNP (dal 2011) In Galles: governo di minoranza Labour (dal 2011) Referendum sull’indipendenza scozzese nel 2014
L’Irlanda del Nord Un cleavage religioso di difficile gestione (protestanti/unionisiti e cattolici/nazionalisti) La secessione dell’Irlanda nel 1921, ma sei contee rimangono sotto il dominio inglese I Troubles (1969-1998): anni di scontri sanguinosi (oltre 3.000 morti, 50.000 feriti) 1998: il Good Friday Agreement Poteri autonomi, tregua permanente, disegno costituzionale consensuale
Il governo consensuale dell’Irlanda del Nord Sistema elettorale proporzionale Mandatory coalition: le due parti in causa forzate a cooperare Il primo partito esprime il PM, il secondo partito esprime il vice PM Devolution sospesa dal 2002 al 2007, in assenza di un accordo fra Unionisti e Nazionalisti. L’Irlanda del Nord torna ad essere amministrata direttamente da Londra Dal 2007, accordo DUP-Sinn Fein ristabilisce l’autonomia