FEDRO E LA FAVOLA (presentazione a cura di Tarcisio Muratore)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA FAVOLA LA FAVOLA.
Advertisements

ALCUNE TRASFORMAZIONI
FEDRO Era uno schiavo di origine macedone;
FEDRO E LA FAVOLA (presentazione a cura di Tarcisio Muratore)
I generi letterari e elementi di narratologia
Costruire un ipertesto. Classe IV – scuola primaria Viggiano - Ins
LA FIABA E’ un genere letterario. Le fiabe sono antichi racconti di origine popolare, trasmessi oralmente di generazione in generazione, che solo in seguito.
LA FAVOLA Che cos’è? Narrazione in versi o in prosa di solito breve
LA FAVOLA Dal latino «fabula» = cosa narrata/ raccontata.
LUCILIO E LA SATIRA LATINA
LA COSTITUZIONE ITALIANA LA PRIMA PAGINA L’ULTIMA PAGINA E LE FIRME.
Massaro Diego Ottaviano il potere di uno solo. 1.1 Inizia un lungo periodo di pace Dopo la battaglia di Azio la popolazione Romana desiderava la pace.
Umanesimo e rinascimento Un quadro generale
Dio, nostro Padre BUONI E CATTIVI Un discepolo chiese al maestro : «Rabbì, perché i buoni soffrono più dei cattivi?» Un discepolo chiese al maestro.
4t IIS VITTORINI «I CASI DELLA VITA»
Il comico e l’umoristico
LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO
La Favola.
IL RACCONTO DI FANTASCIENZA
I PROMESSI SPOSI La letteratura deve avere l’utile per scopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo.
UN PARASSITA DELLA SOCIETà
La cicala e le formiche (Esopo)
Fedro e il genere della favola
Realizzato da Giulia Campo, Classe IV D Anno Scolastico 2016/2017
Caratteristiche generali
Cogli il mondo vero … fai una foto realista!
LUCANO Nipote di Seneca il filosofo (zio) e come lo zio e anche Petronio riceve l’ordine da parte di Nerone di darsi la morte a soli 25 anni. Sia Seneca.
PLAUTO Artista per il teatro specializzato nella COMMEDIA
La Grecia e la nascita della filosofia
Stato, Nazione, Popolo, Popolazione
Italo Svevo L’incontro tra letteratura e psicoanalisi Lezioni d'Autore.
Realizzato da Chiara Amodeo IV D a.s. 2016/2017
MACHIAVELLI.
PIANO DI FORMAZIONE POSEIDON
REALIZZATO DA: GIULIA GUARDINO 3°B A.s.2016/2017
Comunicazione Teatrale
Plinio il giovane (nipote dello zio Plinio il vecchio)
PP. 6-7, libro di Antologia 1 Prof.ssa Nanci
Il romanzo « Un romanzo è in pratica una forma protestante di arte; è un prodotto di una mente libera, di un individuo autonomo. »
Le caratteristiche della FAVOLA
La favola come testo narrativo
PROTAGORA.
ETHOS e PATHOS La capacità di trovare argomenti atti a dimostrare (fidem facere) la bontà del proprio punto di vista non esaurisce tutti gli aspetti.
DEMOCRITO.
MORALE UMANA MORALE CRISTIANA L’UOMO SECONDO COSCIENZA (Rom 14,14)
? = “IL CRISTIANESIMO”: CRISTIANESIMO OGGI CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI
Illuminismo e letteratura
Lavoro Realizzato all’interno della 2C
Sul detto comune 1793.
Periodizzazioni.
L’antica Italia e le origini di Roma
La nascita della Repubblica
I BENI 1 1.
Umberto Saba.
UA1 LA STRUTTURA DEL RACCONTO
La memoria di un popolo.
Dal Latino: fabula  discorso, chiacchiera, vicenda
Panorama Biblico ECCLESIASTE.
GIACOMO LEOPARDI – LA POETICA – SECONDA PARTE
LA POESIA NEL SETTECENTO
I GRACCHI.
rinascimento italiano
La dinastia Giulio-Claudia
Miti, fiabe, favole e leggende
CdS Scienze dell’Educazione e della Formazione Terzo Indirizzo Pedagogia della Gestione dei Conflitti II semestre Prof.ssa Silvia Guetta.
IL RITRATTO IN EPOCA ROMANA
Ipertesto della prof.ssa M. G. Desogus
Il mito I MITI COME ARCHETIPI.
INCONTRI DI DIBATTITO ARGOMENTATO
Il mito I MITI COME ARCHETIPI.
Transcript della presentazione:

FEDRO E LA FAVOLA (presentazione a cura di Tarcisio Muratore) Nacque durante il principato di Augusto (15 a.C.?), ma fu attivo sotto Tiberio, Caligola e Claudio; era uno schiavo di origine tracia o macedone; nei manoscritti delle sue opere è citato come liberto di Augusto (egli stesso si definisce Augusti libertus); sarebbe stato perseguitato da Seiano, braccio destro di Tiberio, rimasto offeso da allusioni in alcuni scritti; ignorato da Seneca e dai contemporanei.

LE FAVOLE Ci sono pervenute 93 "Favole" divise in 5 libri, tutte in senari giambici (trimetri giambici). Sono sicuramente sue anche le 32 favole raccolte nella cosiddetta "Appendix Perottina” (dall’umanista Niccolò Perotti, scopritore di queste favole e curatore della raccolta). Modello: Esopo (VI sec. A. C.): brevi racconti in prosa con significato pedagogico e morale. Proponevano modelli di comportamento; esemplificavano massime e proverbi; esprimevano una saggezza tipicamente popolare, non senza spunti di critica sociale e protesta degli umili. Avevano per protagonisti generalmente degli animali. La raccolta pervenutaci (circa 500 favole) è di epoca imperiale, posteriore a Fedro.

Precedenti greci e latini Per le favole in poesia: spunti in Archiloco di Paro (VII sec. a.C.) e in Esiodo di Ascra (VII sec. A. C.) . Satira romana: Ennio, Lucilio e soprattutto Orazio (sat.VI del II L.: Topo di campagna e topo di città). Punti di contatto con la commedia: intento di divertire (risum movere); carattere realistico ed umile; andamento drammatico (dialoghi in forma diretta).

Caratteri della favola di Fedro Non vuole solo divertire ma anche ammaestrare: monere; criterio della brevitas: non solo per la limitata mole dei suoi libri, ma anche per la concisione e la stringatezza del racconto e dei dialoghi; criterio della varietas: non solo animali, ma spesso altri personaggi; intento emulativo del modello rappresentato da Esopo; la morale: nella premessa (promitio) e/o nella conclusione (epimitio): ma sempre esplicita.

Quale visione della vita? Esprime il punto di vista dei ceti subalterni, dei poveri, degli esclusi dal potere: in breve, dei deboli. Il tono però non è aggressivo e satirico, ma moralistico: contro i difetti e gli errori umani, non tanto contro specifici personaggi. Visione della vita: amara e pessimistica, rassegnata perché conscia della legge del più forte (del potere). Mette in ridicolo non solo l’arroganza dei forti, ma anche l’ingenuità e la stoltezza di chi non sa adeguarsi a queste spietate leggi sociali. Morale piuttosto angusta e rinunciataria (quella dell’asino): deplora il male, ma lo ritiene inevitabile. Importante lo spunto sul valore incalcolabile della libertà: bene più prezioso di ogni vantaggio materiale.