CNR IRPI - Geohazard Monitoring Group

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Unità d’apprendimento
Advertisements

IL blueprint e le esigenze per il progetti internazionali (EMI e EGI- InSPIRE) L. Gaido, INFN Torino Riunione del Comitato di Coordinamento IGI Roma, 12.
Il nuovo portale del TT B. Checcucci A. Alaimo F. Cantini Bruno Checcucci Roma, 5/6/2013.
1 Start up dei Gal Pianificazione operativa delle attività del GAL La Dimora dei Cavalieri – Vaglio (PZ) giugno 2011 Dario Cacace (Rete Rurale Nazionale.
Progetto strategico n.III Renerfor Conferenza finale Aosta – 9 maggio 2013 Derivazioni a scopo idroelettrico e conseguenti problematiche di tipo ambientale.
Il Geoportale per la protezione civile Nuovi servizi per il territorio Architetto Angelo Gotti Green House – Zogno – 16 settembre 2016.
Avviso n. 713/Ric. del 29/10/ Titolo III – «Creazione di nuovi Distretti e/o nuove Aggregazioni Pubblico – Private» Intervento di formazione PON03PE_00159_4.
Osservatorio Sistema Ambientale Provincia di Teramo
Dati caratteristici La Luna ed i suoi movimenti •Raggio medio: 1738 km
Normativa suolo Prof. Fabio Murena Dipartimento di Ingegneria Chimica
La calendarizzazione delle attività
linguistico-artistico-espressiva
Modellizzazione, Applicazione e Validazione del modello di Preisach nel progetto di un attuatore magnetico per il controllo d’assetto del satellite S.M.A.R.T.
Presentazione programma a.s. 2008/2009
L'ISCOP è stata istituita con la Legge Finanziaria del 2007, modificata dal decreto attuativo sul federalismo fiscale municipale (art. 6 del DLgs. 23/2011)
PERICOLOSITA’ DA FRANA
Audit civico Analisi critica e sistematica dell'azione delle aziende sanitarie promossa dalle organizzazioni civiche Strumento a disposizione dei cittadini.
DEFINIZIONI DA UTILIZZARE PER L'ANALISI DI RISCHIO
A.Ga.Mon. Visita Ispettiva 13/07/2011 TEA D. Picciaia
l’organizzazione di IGI
Alternanza scuola-lavoro Boxe Parma
Convegno Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile
Monitoraggio e progetto degli interventi sulla frana di Monasteroli.
Basi di Dati: Introduzione
L’aggiornamento prioritario da ortofoto Maria Luisa Garberi
GIS: I MONUMENTI ABBANDONATI DI PALERMO
DISSESTO IDROGEOLOGICO
Gal Basso Monferrato Astigiano
Giunta Regionale, Settore Informativo Territoriale e Ambientale
IL PROCESSO TECNICO DI SCHEDULAZIONE: TEMPI E COSTI DI UN PROJECT
Progetto ASL (Alternanza Scuola Lavoro)
Regione Lombardia Data Base Topografico
SMARTA Sistema di Monitoraggio Ambientale con Rete di sensori e Telemonitoraggio indossabile a supporto di servizi di salute, prevenzione e sicurezza per.
“Dalla progettazione alla valutazione”
L’analisi del profilo di rischio antiriciclaggio
1° Fase: Definizione del campo di applicazione
LABORATORIO PROGETTUALE
Come si acquisiscono queste informazioni?
Universita’ di Milano Bicocca Corso di Basi di dati 1 in eLearning C
La Statistica Istituto Comprensivo “ M. G. Cutuli”
analizzatore di protocollo
Ipotesi organizzative funzione Mercato Privati Progetto PCG di Filiale
Obiettivi di progetto Gli obiettivi di un progetto sono sintetizzati con l’acronimo S.M.A.R.T. (Types of performance, developmental, and special project.
[Nome progetto] Relazione finale
Smart City.
PROVINCIA DI PIACENZA RICOGNIZIONE E ANALISI DEGLI AMBITI SPECIALIZZATI PER ATTIVITÀ PRIODUTTIVE AGGIORNAMENTO 2017 Servizio Programmazione e Territorio,
l’Ambiente e il Territorio
Piano di Emergenza Comunale della Protezione Civile
Ing. Iris H. Voyat Fondazione Montagna sicura – Montagne sûre
13/11/
ALLUVIONE OTTOBRE 2015: - Diga di Campolattaro - ‘LA PROVVIDENZIALE LAMINAZIONE DELLA PIENA’ Morcone,Centro Congressi Fiera 25 settembre 2018 Gilda Buda.
CONFERENZA DEI SERVIZI
Impresa Formativa Simulata
Dati caratteristici La Luna ed i suoi movimenti •Raggio medio: 1738 km
PROGETTO TEMART DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE.
L’ATTIVITÀ DI AUTOCONTROLLO NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA
Sistemi informativi statistici
[Nome progetto] Relazione finale
Comune di Noto PIANO REGOLATORE GENERALE Noto 28 settembre 2018
a cura di Alessandro Manetti - Vittorio Batistini
IL BILANCIO DELLE COMPETENZE
Docente: Prof. Roberto Diacetti Collaboratore di cattedra:
Attività Laboratoriale
Trasformazione digitale
Dissesti idrogeologici di
3 aree di apprendimento: capacità di 3 ambiti Obiettivi: conoscenza di
Istituto d’Istruzione Superiore “T. Fiore” di Modugno
COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO.
EVENTI FRANOSI Realizzato da:
LA CONFIGUARAZIONE DEL PROGETTO
Transcript della presentazione:

CNR IRPI - Geohazard Monitoring Group PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento TECNOLOGIE INNOVATIVE PER LO STUDIO E IL MONITORAGGIO DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO Daniele Giordan, Danilo Godone, Martina Cignetti CNR IRPI - Geohazard Monitoring Group

Definire delle STRATEGIE di MITIGAZIONE e/o GESTIONE del RISCHIO PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Per poter conoscere, monitorare e cercare di ridurre il rischio relativo ad un processo di instabilità geo-idrologica è necessario: Conoscere le peculiarità del PROCESSO e DELL’AMBIENTE in cui esso si verifica Studiarne L’EVOLUZIONE e gli IMPATTI che esso può avere anche attraverso l’uso di SISTEMI di MONITORAGGIO Definire delle STRATEGIE di MITIGAZIONE e/o GESTIONE del RISCHIO

RILEVAMENTO DI AREE TERRAZZATE PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento RILEVAMENTO DI AREE TERRAZZATE Rilevamento diretto + Accurata rappresentazione dei terrazzi Lunghi tempi di lavoro sul terreno Problemi di accessibilità http://www.pangea-project.org/wp-content/uploads/2014/10/10-schema-terrazzamento.jpg

RILEVAMENTO DI AREE TERRAZZATE PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento RILEVAMENTO DI AREE TERRAZZATE Fotogrammetria aerea + Acquisizione di ampie superfici Problemi di ombreggiatura (alberi…) Restituzione manuale dei terrazzi (dove visibili) http://www.pangea-project.org/wp-content/uploads/2014/10/10-schema-terrazzamento.jpg

RILEVAMENTO DI AREE TERRAZZATE PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento RILEVAMENTO DI AREE TERRAZZATE LiDAR aviotrasportato + Acquisizione di ampie superfici + Echi multipli + Elaborazioni automatizzate - Grandi quantità di dati http://www.pangea-project.org/wp-content/uploads/2014/10/10-schema-terrazzamento.jpg

PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Il sistema più efficace per effettuare una cartografia dei terrazzamenti è il lidar Procedura manuale basata su ortofoto/shaded relief/slope Procedura automatizzata

LiDAR - Light Detection And Ranging PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento LiDAR - Light Detection And Ranging

…un singolo impulso….più ritorni… PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Echi multipli …un singolo impulso….più ritorni… primo ritorno secondo ritorno terzo ritorno quarto ritorno

PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Dati LiDAR

PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Nuvola ‘grezza’

Nuvola con dato ground assegnato (colore marrone) PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Nuvola con dato ground assegnato (colore marrone)

Nuvola con SOLO dato ground PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Nuvola con SOLO dato ground

Shaded relief da dato ground PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Shaded relief da dato ground

Nuvola con dato ground e vegetation PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Nuvola con dato ground e vegetation

Rilievi post eventi alluvionali 2014 PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Rilievi post eventi alluvionali 2014 Masone – Genova: 121 km² Polcevera – Scrivia: 185 km² Chiavari: 79 km²

DATO GROUND CON DENSITÀ PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Processamento dati LiDAR DTM ORTOFOTO DATO GROUND CON DENSITÀ 4-9 punti/m2 RISOLUZIONE A TERRA DI 15 cm/pixel Progetto Alcotra RISKNET: Terza Giornata di disseminazione, Settimo Torinese 10 MArzo 2015

Analisi geomorfologica speditiva PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Analisi geomorfologica speditiva FINALITÀ INDIVIDUAZIONE DEI FENOMENI DI DISSESTO GEO-IDROLOGICI CHIARAMENTE IDENTIFICABILI DA ORTOFOTO E DTM E RICONDUCIBILI ALL’EVENTO ALLUVIONALE DI NOVEMBRE 2014 Più di 1600 frane mappate su 400 km2 Progetto Alcotra RISKNET: Terza Giornata di disseminazione, Settimo Torinese 10 MArzo 2015

Schema dell’algoritmo PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Individuazione automatizzata delle aree terrazzate Schema dell’algoritmo

PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Bacino del Rupinaro

Validazione Individuazione di aree di campionamento PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Validazione Individuazione di aree di campionamento Rilevamento GPS-RTK Confronto in ambiente GIS Corrispondenza > 80%

Applicazione alle Cinque Terre PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Applicazione alle Cinque Terre Sulla base di quanto detto dal Dott. Giordan esporrò brevemente il lavoro svolto successivamente alla fase prettamente emergenziale. In particolare è stato svolto un lavoro di Validazione e analisi degli eventi censiti in fase emergenziale, sviluppato in due fasi. Per quanto riguarda la prima fase, il principale scopo del lavoro è stato quello di confermare la collocazione temporale degli eventi censiti relativamente all’alluvione del novembre 2014. Per fare ciò è stato effettuato un lavoro di individuazione ed analisi di eventuali frane pregresse, basata sull’analisi, da un lato, di ortofoto pregresse e, dall’altro, sul confronto con gli eventi censiti nel Catasto Regionale IFFI. La seconda fase ha riguardato invece, l’analisi numerica dei dati raccolti, relativamente a più aspetti: TIPOLOGIA di INTERSEZIONE tra i fenomeni censiti e i corsi d’acqua e la rete viaria; l’ANALISI del dato dell’USO del SUOLO; e la distinzione dei fenomeni dissestivi sulla base delle DIMENSIONI AREALI e loro relazione con l’uso del suolo. Tali analisi sono state tutte effettuate utilizzando gli strumenti di Geoprocessing in ambiente ArcGis.

Applicazione alle Cinque Terre – processo automatico PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Applicazione alle Cinque Terre – processo automatico

Applicazione alle Cinque Terre – processo manuale PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Applicazione alle Cinque Terre – processo manuale

Applicazione alle Cinque Terre – validazione PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Applicazione alle Cinque Terre – validazione

Per quanto riguarda il monitoraggio…. PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento Per quanto riguarda il monitoraggio…. GRANDI FRANE SISTEMI DI MONITORAGGIO COMPLESSI CROLLI SISTEMI DI MONITORAGGIO DELLE OPERE FRANE SUPERFICIALI SOGLIE PLUVIOMETRICHE

MONITORAGGIO DELLA FRANA DI GUVANO PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento MONITORAGGIO DELLA FRANA DI GUVANO

MONITORAGGIO DEI FENOMENI DI CROLLO PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento MONITORAGGIO DEI FENOMENI DI CROLLO Data la presenza di settori con una propensione all’attivazione di fenomeni di crollo. Non sempre è fattibile un monitoraggio delle aree sorgenti ma risulta più efficace un monitoraggio delle opere di mitigazione

PROGETTO LASMON – LANdslide Smart Monitoring Network PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento PROGETTO LASMON – LANdslide Smart Monitoring Network Progetto di sviluppo di smart network di ultima generazione per il monitoraggio di ammassi rocciosi e/o opere di mitigazione attive e passive

PROGETTO LASMON – LANdslide Smart Monitoring Network PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento PROGETTO LASMON – LANdslide Smart Monitoring Network

PAESAGGI SICURI: Strategie di prevenzione e adattamento CONCLUSIONI I sistemi tecnologicamente avanzati possono svolgere un ruolo molto importante nella conoscenza e gestione di processi geo-idrologici anche in ambiti complessi come le Cinque Terre Il CNR IRPI ha messo a punto diversi metodi che possono essere agevolmente applicati alle Cinque Terre sia nella fase di supporto allo studio dei processi che in fase di monitoraggio e mitigazione del rischio L’impiego di sistemi tecnologicamente avanzati non deve tuttavia ingannare, solo un’attenta attività di pianificazione delle campagne di rilevamento e gestione dei sistemi di monitoraggio da parte di personale con una formazione geologica dedicata ed una buona conoscenza del territorio può consentire di sfruttare il reale potenziale tecnologico