Valutazione studenti stranieri Stefania Mariotti a.s 2017/18
Normativa di riferimento C.M. n.24/2006 “ Linee guida per l'inserimento e l'integrazione degli alunni stranieri” La via italiana per la scuola interculturale e integrazione degli alunni stranieri - MIUR- ottobre 2007. C.M. n. 2/8 gennaio 2010: Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana. Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali. CM n. 8 del 6 marzo 2013 Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali. Linee Guida per l’Accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Febbraio 2014
POTENZIAMENTO CULTURA INCLUSIONE: NORMATIVA SUI BES Nell’area dello svantaggio scolastico..... sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio- economico, linguistico, culturale.” . In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. DM. 2012
POTENZIAMENTO CULTURA INCLUSIONE: NORMATIVA SUI BES “è compito doveroso dei Consigli di classe ...indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.” DM 2012
Linee Guida 2014: educazione interculturale e valutazione modulata Si ribadiscono i principi enunciati in precedenza: individualizzazione degli interventi da parte del Consiglio di classe e quindi individualizzazione e “modulazione specifica della valutazione” Ampliamento del quadro di riferimento: non più solo neo-arrivati ma anche seconde generazioni con problemi nelle competenze di base dovuti a svantaggio
INDICAZIONI SULLA VALUTAZIONE “si privilegia la valutazione FORMATIVA E REGOLATIVA rispetto a quella CERTIFICATIVA, considerando il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, le relazioni, l’impegno e la previsione di sviluppo”. E’ possibile: • prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi; • valutare il progresso rispetto al livello di partenza; • valorizzare il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi; • considerare che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa al suo percorso di Italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune; • tener presente il processo di apprendimento avviato e le dinamiche socio-relazionali osservate. Nel caso di alunni per i quali si sia predisposto un PDP, i parametri di valutazione verranno stabiliti in base al piano personalizzato”. Linee guida 2006-2014
Cosa considerare ai fini della valutazione Percorso di apprendimento: gli obiettivi possibili, Valutare il progresso rispetto al livello di partenza; valorizzare il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi la motivazione, le relazioni, l’impegno e la previsione di sviluppo.
STRUMENTO A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA: Il fascicolo dello studente Principiante Criteri generali di valutazione. Per il primo anno sono valutate prevalentemente le competenze linguistiche conseguite nell’apprendimento dell’ Italiano come lingua seconda. Si considerino per la valutazione quindi i seguenti elementi:
grado di raggiungimento degli obiettivi minimi linguistici: A1/A2 del QCER partecipazione ed interesse motivazione disponibilità a collaborare con docenti e compagni Il raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari di tipo linguistico (terminologia)
Conclusioni finali “Solo al termine di ogni anno successivo al primo di inserimento il consiglio di classe potrà verificare se lo studente è nelle condizioni di acquisire gli obiettivi disciplinari professionalizzanti. Non si dimentichi infatti che la lingua per studiare non è la lingua per comunicare e che pertanto gli studenti di prima alfabetizzazione potranno privilegiare solo l’aspetto mnemonico.”