Valutazione studenti stranieri Stefania Mariotti a.s 2017/18.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Esami di Stato 2014/15 primo ciclo Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Corpo Ispettivo.
Advertisements

RIUNIONE PLENARIA GRUPPO DOCENTI di SOSTEGNO 15 OTTOBRE 2015 Viadana a.s. 2015/2016 A cura di Dall’Aglio Anna Maria.
Anche nella valutazione. DPR 122/2009: I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come.
Quest’area è dedicata ad alunni con ”Bisogni Educativi Speciali” (BES), macrocategoria che comprende tutte le possibili difficoltà educative e apprenditive:
DIDATTICA INCLUSIVA OBIETTIVO: far raggiungere a TUTTI gli alunni il massimo grado possibile di APPRENDIMENTO e PARTECIPAZIONE SOCIALE, valorizzando le.
LA NORMATIVA INDIVIDUAZIONE E CRITERI D’INTERVENTO LE FINALITA’ DEL PROTOCOLLO MODULISTICA (PDP, PEI…)
Piano Didattico Personalizzato Per alunni con Bisogni Educativi Speciali.
1 Cosa sono i B.E.S. Bisogni Educativi Speciali! “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI BES. Riferimenti normativi Direttiva Ministeriale dic. 2012: Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali.
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE Art. 1 Costituzione del G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) Ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre.
ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO FRACASSETTI-CAPODARCO INCONTRO PRESENTAZIONE AREA SALUTE E BENESSERE.
Alunni stranieri e valutazione degli apprendimenti Elio Gilberto Bettinelli.
Relazione di sintesi Valutazione esterna 2015/2016 SPV.
Tortoreto, 18 maggio Obiettivo della formazione: Affinare competenze disciplinari psicopedagogiche, metodologico- didattiche, organizzative relazionali,
B.E.S. Bisogni educativi speciali per una didattica personalizzata e inclusiva.
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)
NORMATIVA.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
b.e.s. = E.E.S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Esempio di Pianificazione delle azioni progettuali
Come e cosa fare? A cura di LUCIA ZANELLATO ICS Selvazzano Dentro 2
Istituto di Istruzione Superiore Ettore Majorana – Avezzano
BES: parliamone insieme
COMMISSIONE INCLUSIVITÀ
CORSO DI COORDINATORE DELLE FIGURE DI SOSTEGNO
ESAMI DI STATO 2016/17 Esame dei candidati DSA\BES
Situazione alunni bes dopo la Nota di chiarimento del 22/11/2013
Piano per la formazione docenti
Il piano per la formazione docenti in breve
ESAMI DI STATO PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Esami di Stato 2014/15 primo ciclo disp. confermate per l’a.s. 2015/16
Bisogni Educativi Speciali Special Educational Need IL QUADRO NORMATIVO Nelle nostre classi troviamo sempre più alunni che presentano un qualche tipo.
Formazione docenti neoassunti a.s
COME VIENE DESCRITTO IL DOCENTE DALLA NORMATIVA: COSI’ DEVE ESSERE IL DOCENTE CHE NON FA NULLA DI PIU’ DEL PROPRIO DOVERE …bene (aggiungeremmo noi!)
Valutazione dei materiali
ISTITUTO COMPRENSIVO NOVARA DI SICILIA A. S
Bisogni Educativi Speciali e disabilità terza parte
IIS Carlo Alberto Dalla Chiesa Sesto Calende
Il Piano Annuale dell’inclusione (pai)
Ipotesi di materiali di lavoro a supporto dell’applicazione
DOCENTI neo-assunti Incontro iniziale
D.S.A. e B.E.S. a scuola e a casa
D.S.A. e B.E.S. a scuola e a casa
Prot del 5/11/2016 Patrizia Rosmino.
NORMATIVA PARADIGMI DIDATTICI IL DOCENTE INCLUSIVO
Esami di Stato 2014/15 primo ciclo
Profilo culturale, educativo, professionale Indicazioni Nazionali
DOCENTI REFERENTI: SFORZA GERMANA - LAURA COREA
«Progettare l’Inclusione degli alunni con disabilità
FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI A.S
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: dall’ inclusione alla didattica personalizzata. Dott.ssa Alessia Goisis Psicologa clinica
Il piano per la formazione docenti in breve
Il Piano per la formazione docenti
IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ
MODELLO DI SCUOLA MIUR – INVALSI
Il Piano Didattico Personalizzato
Piano di formazione e aggiornamento docenti
PRIMA REVISIONE PTOF Anno Scolastico 2017/2018.
La normativa Miur per l’inclusione dei BES
USR CAMPANIA POLO REGIONALE IIsS A.TORRENTE
COME VIENE DESCRITTO IL DOCENTE DALLA NORMATIVA: COSI’ DEVE ESSERE IL DOCENTE CHE NON FA NULLA DI PIU’ DEL PROPRIO DOVERE …bene (aggiungeremmo noi!)
Come cambia il nuovo esame di stato
ITIS – LICEO SCIENTIFICO
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62
Art. 12. Diritto all'educazione e all'istruzione 1. Al bambino da 0 a 3 anni handicappato é garantito l'inserimento negli asili nido. 2. É garantito il.
Approfondimenti.
BES e DSA definizione, normativa e strumenti di intervento
ESAME CONCLUSIVO I CICLO
PIANO ANNUALE INCLUSIONE
Transcript della presentazione:

Valutazione studenti stranieri Stefania Mariotti a.s 2017/18

Normativa di riferimento  C.M. n.24/2006 “ Linee guida per l'inserimento e l'integrazione degli alunni stranieri” La via italiana per la scuola interculturale e integrazione degli alunni stranieri - MIUR- ottobre 2007. C.M. n. 2/8 gennaio 2010: Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana. Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali. CM n. 8 del 6 marzo 2013 Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali. Linee Guida per l’Accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Febbraio 2014

POTENZIAMENTO CULTURA INCLUSIONE: NORMATIVA SUI BES Nell’area dello svantaggio scolastico..... sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio- economico, linguistico, culturale.” . In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. DM. 2012

POTENZIAMENTO CULTURA INCLUSIONE: NORMATIVA SUI BES “è compito doveroso dei Consigli di classe ...indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.” DM 2012

Linee Guida 2014: educazione interculturale e valutazione modulata Si ribadiscono i principi enunciati in precedenza: individualizzazione degli interventi da parte del Consiglio di classe e quindi individualizzazione e “modulazione specifica della valutazione” Ampliamento del quadro di riferimento: non più solo neo-arrivati ma anche seconde generazioni con problemi nelle competenze di base dovuti a svantaggio

INDICAZIONI SULLA VALUTAZIONE “si privilegia la valutazione FORMATIVA E REGOLATIVA rispetto a quella CERTIFICATIVA, considerando il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, le relazioni, l’impegno e la previsione di sviluppo”. E’ possibile: • prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi; • valutare il progresso rispetto al livello di partenza; • valorizzare il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi; • considerare che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione: quella relativa al suo percorso di Italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune; • tener presente il processo di apprendimento avviato e le dinamiche socio-relazionali osservate. Nel caso di alunni per i quali si sia predisposto un PDP, i parametri di valutazione verranno stabiliti in base al piano personalizzato”. Linee guida 2006-2014

Cosa considerare ai fini della valutazione Percorso di apprendimento: gli obiettivi possibili, Valutare il progresso rispetto al livello di partenza; valorizzare il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi la motivazione, le relazioni, l’impegno e la previsione di sviluppo.

STRUMENTO A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA: Il fascicolo dello studente Principiante Criteri generali di valutazione. Per il primo anno sono valutate prevalentemente le competenze linguistiche conseguite nell’apprendimento dell’ Italiano come lingua seconda. Si considerino per la valutazione quindi   i seguenti  elementi:

grado di raggiungimento degli obiettivi minimi linguistici: A1/A2 del QCER partecipazione ed interesse motivazione disponibilità a collaborare con docenti e compagni Il raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari di tipo linguistico (terminologia)

Conclusioni finali “Solo al termine di ogni anno successivo al primo di inserimento il consiglio di classe potrà verificare se lo studente è nelle condizioni di acquisire gli obiettivi disciplinari professionalizzanti. Non si dimentichi infatti che la lingua per studiare non è la lingua per comunicare e che pertanto gli studenti di prima alfabetizzazione potranno privilegiare solo l’aspetto mnemonico.”