PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
MODULO 2.2 CARATTERISTICHE ELETTRICHE DELL’ATOMO.
Advertisements

PRINCIPI DI KIRCHHOFF MODULO 5.2. GUIDO MONACO Il primo principio di Kirchhoff è riferito ai nodi è uguale alla somma delle correnti uscenti dal nodo.
Induzione Elettromagnetica. Abbiamo visto che un campo elettrico produce un campo magnetico. Ad esempio un filo percorso da corrente produce un campo.
TIPI DI CORRENTE MODULO 3.5. GUIDO MONACO Le correnti possono essere di tre tipi: Corrente continua Corrente mista Corrente alternata c.c. o d.c. c.a.
LE LEGGI DI KIRCHHOFF I CIRCUITI ELETTRICI Di Filippo Casto, Roberta Descrovi, Enrico Lodovici, Sara Merli, Camilla Signore e Matteo Silvetti.
DISEQUAZIONI DI SECONDO GRADO INTERE Un approccio al METODO GRAFICO di risoluzione.
FUNZIONI E DIAGRAMMI CARTESIANI MODULO 1.6. GUIDO MONACO Si definisce funzione una relazione tra una variabile dipendente “ y ” e una variabile indipendentè.
Disequazioni in una variabile. LaRegola dei segni La disequazione A(x) · B(x) > 0 è soddisfatta dai valori di per i quali i due fattori A(x) e B(x) hanno.
NUMERI RELATIVI I numeri relativi comprendono i numeri positivi, negativi e lo 0 Esempio: +10, -5, +3, 0, -2 I numeri relativi si possono trovare all’interno.
- Addizione - Sottrazione - Moltiplicazione - Divisione.
In geometria le figure si concepiscono come rigide, per cui è possibile “muoverle” nello spazio senza che subiscano alcuna deformazione. La traduzione.
La funzione seno è una corrispondenza biunivoca nell’intervallo
Fisica: lezioni e problemi
MODULO 6.1 RETI ELETTRICHE CLIC.
Attrito Nel contatto tra due corpi c’è sempre l’attrito.
I PRINCIPI DELLA DINAMICA
Capitolo 4 Le forze.
ALIMENTATORI PER CITOFONI URMET
MODULO 1 .2 CALCOLI NUMERICI CLIC.
Schema di principio di un impianto di tre citofoni con posto esterno amplificato CLIC Guido Monaco.
Impianto di illuminazione di tre lampade a comando commutato (Commutatore) CLIC Guido Monaco.
Impianto di illuminazione, con relè interruttore, di due lampade comandate da due punti CLIC Guido Monaco.
Impianto di illuminazione di due lampade al neon ad accensione indipendente comandate da un punto ( Commutatore ) CLIC Guido Monaco.
Le disequazioni DEFINIZIONE DISEQUAZIONI EQUIVALENTI
F0rze parallele e concordi
4 < 12 5 > −3 a < b a > b a ≤ b a ≥ b
x : variabile indipendente
Raccogliamo x al primo membro e 2 al secondo:
Schema Funzionale Schema di Principio Schema di Montaggio
IL FLUSSO DEL CAMPO ELETTRICO
Impianto di illuminazione di una lampada al neon comandata da due punti ( Deviatore ) CLIC Guido Monaco.
Impianto di illuminazione di una lampada al neon comandata da tre punti ( 2 Deviatori + 1 Invertitore ) CLIC Guido Monaco.
Magnetostatica 2 Legge di Biot-Savart Prima formula di Laplace
COMPONENTI DEL CIRCUITO ELETTRICO
di nozioni acquisite nei corsi di Matematica, Fisica e Chimica.
Antonelli Roberto Le forze.
INFLUENZA DELLA TEMPERATURA SULLA RESISTENZA
TRASFORMAZIONE TRIANGOLO - STELLA
RESISTENZA ELETTRICA DEI CONDUTTORI
LEGGE DI OHM PER GLI UTILIZZATORI ATTIVI
Le applicazioni della proporzionalità
RISOLUZIONE DEI CIRCUITI MISTI
RESISTENZE IN SERIE - PARALLELO
EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA
Laboratorio di Circuiti Elettrici
I numeri relativi DEFINIZIONE. Si dicono numeri relativi tutti i numeri interi, razionali e irrazionali dotati di segno (positivo o negativo). ESEMPI Numeri.
CIRCONFERENZA E CERCHIO
LE FORZE.
Impianto di illuminazione di tre lampade comandate da tre punti ( Invertitore ) CLIC Guido Monaco.
REGOLA DEL TRIANGOLINO
I sistemi di equazioni di I grado in due incognite
MODI DI GENERAZIONE DELLA TENSIONE
MODULO 2 .1 STRUTTURA ATOMICA CLIC.
Composizione forze parallele incidenti.
MODULO 6.4 PRINCIPIO DI MILLMAN CLIC.
I sistemi di equazioni di I grado in due incognite
RESISTENZE IN PARALLELO
Composizione forze parallele incidenti.
MODULO 5.7 PARTITORE DI TENSIONE CLIC.
MODULO 5.8 PARTITORE DI CORRENTE CLIC.
MODULO 3.4 CORRENTE ELETTRICA CLIC.
Legge hooke dinamometro
MODULO 5.1 RETI ELETTRICHE CLIC.
Legge hooke dinamometro
Capitolo 5 Le leggi del moto di Newton
CONVENZIONI PER CORRENTI E TENSIONI
Cariche in movimento legge di Ohm Circuiti in DC
Metodi di soluzione dei circuiti (DC) Problema: date tutte le f.e.m. e tutte le resistenze (no C ed L), determinare le correnti in tutti i rami Problema:
I sistemi di equazioni di 1° grado
Transcript della presentazione:

PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI MODULO 6.3 PRINCIPIO DI SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI CLIC

L’enunciato del principio di sovrapposizione degli effetti è il seguente: L’effetto globale provocato da più cause simultanee è pari alla somma algebrica degli effetti provocati da ogni singola causa. CLIC GUIDO MONACO

provocati dai pesi 30, 20, 50 Kgp applicati separatamente. Supponiamo di avere una molla che, caricata con un peso pari a 100 Kgp, si deforma complessivamente di 10 cm, lo stesso allungamento di 10 cm si può ottenere sommando i singoli allungamenti 3, 2, 5 cm provocati dai pesi 30, 20, 50 Kgp applicati separatamente. CLIC CLIC GUIDO MONACO

= CLIC Poiché il legame sforzi-deformazione è di tipo lineare, cioè all’aumentare delle forze applicate alla molla corrispondono allungamenti proporzionali, si può dire che l’allungamento finale(effetto globale) provocato dall’applicazione simultanea delle tre forze (cause) è uguale alla somma degli allungamenti(effetti) provocati dalle singole forze agenti separatamente. 10 cm 2 + 3 + 5 cm = 100 Kgp 20+ 30 + 50 Kgp CLIC GUIDO MONACO

Partiamo dalla risoluzione di una rete semplice come quella in figura Vediamo ora come si può applicare il principio di S.D.E. per la risoluzione delle reti elettriche, costituite naturalmente da rami aventi comportamento lineare come i generatori e gli utilizzatori attivi e passivi. Partiamo dalla risoluzione di una rete semplice come quella in figura Per risolvere la rete in figura, significa trovare le correnti “I1” – “I2“ – “I3” nei tre rami in parallelo CLIC GUIDO MONACO

Secondo il principio di S. D. E. tali correnti globali causate dalle f Secondo il principio di S.D.E. tali correnti globali causate dalle f.e.m. E1 ed E2 agenti contemporaneamente sono uguali alla somma algebrica delle correnti parziali causate dalle f.e.m. E1 ed E2 agenti separatamente. CLIC GUIDO MONACO

Si può anche dire che la rete data equivale alla somma di due circuiti chiusi poiché in ognuno di essi agisce un solo generatore come nello schema in figura CLIC GUIDO MONACO

CLIC Per la risoluzione della rete in figura, Prima di risolvere i due circuiti chiusi CLIC GUIDO MONACO

ad esempio tutte tre verso l’alto, come indicato in figura. dato che non si conosce, è necessario, stabilire, un verso arbitrario delle correnti “I1” – “I2“ – “I3” nei tre rami in parallelo ad esempio tutte tre verso l’alto, come indicato in figura. CLIC GUIDO MONACO

Si passa quindi alla risoluzione del primo circuito parziale Seguendo i criteri di risoluzione dei circuiti misti si calcola la R’eq CLIC CLIC CLIC CLIC GUIDO MONACO

I versi effettivi delle I’ sono quelli indicati in figura e valgono: e poiché I1’ si ripartisce in parti uguali nelle resistenze R2 ed R3 CLIC CLIC GUIDO MONACO

Rispetto ai versi arbitrari scelti per le correnti(verso l’alto) si può scrivere concorde I2’ = - 2 A discorde I3’ = - 2 A discorde CLIC GUIDO MONACO

Si procede come nel precedente circuito al calcolo della R’’eq Analogamente per il secondo circuito parziale si ha la situazione in figura Si procede come nel precedente circuito al calcolo della R’’eq CLIC CLIC CLIC CLIC GUIDO MONACO

I versi effettivi delle I’’ sono quelli indicati in figura e valgono: CLIC GUIDO MONACO

Rispetto ai versi arbitrari scelti per le correnti(verso l’alto) si può scrivere: discorde I’’2 = + 1,5 A concorde I’’3 = - 0,5 A discorde CLIC GUIDO MONACO

CLIC CLIC I1’ = + 4 A I2’ = - 2 A I3’ = - 2 A I’’1 = - 1 A I valori ricavati per le correnti parziali si possono raggruppare in una tabella riassuntiva dove si eseguono in ogni ramo le somme algebriche delle correnti parziali I’ e I’’ CLIC CLIC GUIDO MONACO

CLIC CLIC CLIC VERSO ARBITRARIO I1’ = + 4 A I2’ = - 2 A I3’ = - 2 A Si ottengono così i valori delle correnti totali: I1 = + 3 A I2 = - 0,5 A I3 = - 2,5 A La corrente I1 con il segno “+” è diretta nel verso arbitrario scelto all’inizio, I2 e I3 con il segno “–” sono nel verso opposto. Si verifica inoltre per il primo principio di Kirchhoff che la somma algebrica delle correnti è uguale a “0”: + 3 – 0,5 – 2,5 = 0 CLIC CLIC CLIC GUIDO MONACO

Premi il tasto ESC per uscire o il tasto “START” per ricominciare GUIDO MONACO