PREVALENZA DELLA SCLEROSI MULTIPLA NELL’ISOLA D’ELBA 1Bezzini Daiana (bezzini6@unisi.it), 2Ponzio Michela, 3Bollani Elisabetta, 4Meucci Giuseppe, 1Battaglia Mario Alberto 1Dipartimento di Fisiopatologia, Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Siena; 2Area Ricerca Scientifica, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), Genova; 3U.O. Neurologia Azienda USL6 Zona dell’Elba; 4U.O. di Neurologia, Ospedale Civile di Livorno Introduzione Le variazioni temporali e geografiche della frequenza di Sclerosi Multipla (SM) sono state molto studiate. Negli ultimi 30 anni, gli studi epidemiologici hanno evidenziato come la distribuzione della SM nei paesi dell’area mediterranea sia più complessa di quanto ritenuto in passato quando era comunemente accettato il modello correlato alla latitudine. Scarsi sono i dati di prevalenza relativi all’Italia centrale e in particolare ad oggi non sono noti dati pubblicati sulla dimensione della SM nella popolazione dell’isola d’Elba. Obiettivo Calcolare la prevalenza della SM nell’isola d’Elba dal momento che non ci sono dati disponibili in letteratura Materiali e metodi Territorio: l'isola d'Elba è l’isola più grande dell‘arcipelago toscano e la terza più grande d'Italia (223 km2). Popolazione: al giorno di prevalenza, 31/12/2010, la popolazione residente nell’isola era pari a 31.943 abitanti. Casi: identificati consultando le cartelle cliniche dell’ospedale e dell’ambulatorio di riferimento neurologico dell’isola. Criteri di diagnosi: McDonald. Analisi statistica: stima dei tassi di prevalenza grezzi e specifici (per sesso ed età) e del tasso standardizzato (popolazione italiana censimento 2001) con i rispettivi intervalli di confidenza al 95% (distribuzione di Poisson). Per analizzare eventuali pattern geografici della patologia sono stati calcolati, nei comuni dell’isola, i rapporti standardizzati di morbosità (SMR) utilizzando come standard la popolazione residente nell’isola d’Elba al 2010. Risultati Descrizione della popolazione: al giorno di prevalenza erano residenti nell’isola 42 soggetti con SM. Di questi il 59,5% era nato ed era tutt’ora residente nell’isola, mentre il 40,5% era nato fuori dall’isola. Tra i 42 soggetti con SM, 4 avevano origine sarda. L’età media dei soggetti era di 49,8±12,6 anni e non si osservano differenze significative tra i sessi riguardo all’età (M: 52,9±10,7, F: 48,7±12,6; p = 0,329). Distribuzione per sesso dei casi prevalenti al 31/12/2010 Caratteristiche cliniche del campione Durata di malattia in anni, media ± DS 15,0±9,8 Età all’esordio in anni, media ± DS 35,2±12,7 EDSS, mediana (IQR) 2 (1,5-3,5) Forma di malattia, n (%) CIS 7 (16,7%) RR 25 (61,9%) SP PP 1 (4,8%) Tasso di prevalenza x 100.000 (IC 95%) Totale F M 131,5 (99,8-177,7) 189,2 (128,6-268,4) 70,7 (35,3-126,5) Tasso di prevalenza standardizzato x 100.000 (IC 95%) 120,1 (83,5-156,7) Il tasso di prevalenza sesso età specifico mostra un picco, per entrambi i sessi, nella classe di età tra 45-54 anni, mentre non si osservano casi prima dei 15 anni. Distribuzione del tempo di latenza (differenza in anni tra esordio dei sintomi e diagnosi di malattia) e dell’età all’esordio per periodo di esordio Rapporti standardizzati di morbosità (SMR) nei comuni elbani (IC 95%) Totale Femmine Maschi Comune SMR IC 95% Campo Elba 1,0 0,37-2,19 0,9 0,25-2,32 1,3 0,15-4,60 Capoliveri 0,8 0,22-2,05 0,17-2,40 0,7 0,02-4,16 Marciana 0,08-2,43 0,11-3,34 0,0 0,00-4,53 marina 1,1 0,24-3,35 0,5 0,01-2,93 2,8 0,34-1,00 Porto Azzurro 0-0,81 0,00-1,14 0,00 0,00-2,78 Portoferraio 1,23 0,75-1,90 0,75-2,12 1,00 0,27-2,55 Rio Elba 3,52 1,29-7,67 4,0 1,29-9,29 2,24 0,06-1,20 Si osservano un trend decrescente del tempo di latenza medio e un trend crescente dell’età media all’esordio entro periodo di esordio. Analizzando gli SMR si rileva una distribuzione disomogenea dei casi di SM tra i comuni dell’isola. In particolare si nota una concentrazione più elevata, statisticamente significativa, nel comune di Rio d’Elba. Conclusioni: Essendo il primo studio effettuato nell’isola, non è possibile fare confronti con dati precedenti. Il valore di prevalenza osservato dovrebbe essere comunque in linea con l’attuale prevalenza dell’Italia continentale e comunque inferiore a quella stimata in Sardegna. La diminuzione del tempo di latenza nei periodi più recenti, correlato probabilmente ad un significativo miglioramento diagnostico, è in linea con i dati riportati in letteratura. Analogamente era già stato osservato da Nicoletti e collaboratori nel 2010 un progressivo incremento dell’età media all’esordio rispetto al periodo di esordio. L’analisi spaziale, attraverso il calcolo degli SMR nei vari comuni dell’isola, ha evidenziato un possibile cluster in Rio dell’Elba, ma tale dato dovrà essere confermato da ulteriori analisi, come ad esempio il calcolo di stimatori Bayesiani in grado di limitare gli effetti dovuti al numero esiguo di osservazioni. Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) www.aism.it; fism@aism.it