don Manuel Marciello Beltrami

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don Manuel Marciello Beltrami
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Transcript della presentazione:

don Manuel Marciello Beltrami Ἀποκάλυψις don Manuel Marciello Beltrami

Apocalisse 4, 1 «Poi vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: "Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito"». Visione che si sposta dalla terra (il Settenario delle Chiese) al cielo Per l’Antico Testamento è sempre molto importante sottolineare l’alterità di Dio Cristo ha aperto la porta tra Cielo e terra e nessuno può più chiuderla 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 1 «Poi vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: "Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito"». Giovanni è accolto nella visione (non come ‘ospite’, ma come ‘uno di casa’) ‘Quassù’ è dove le realtà sono già compiute, dove c’è la comunione definitiva (= la verità della storia non è dentro la storia stessa) Saper organizzare la vita a partire dal compimento è essere sapienti 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 2-3 «Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell'aspetto a smeraldo avvolgeva il trono». È solo lo Spirito Santo che può annunciare-e-mostrare le cose future (perché ci inserisce nell’umanità glorificata di Gesù Cristo) 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 2-3 Il punto centrale della visione è il Trono: «Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell'aspetto a smeraldo avvolgeva il trono». Il punto centrale della visione è il Trono: non è vuoto (assiso su di esso c’è il Padre che guida e governa la storia) ed è di Uno solo (= Uno solo regna ed è il punto di convergenza di tutte le cose, come nel movimento della liturgia) l’arcobaleno di smeraldo = stabilità/eternità della vita e della pace (‘verde acceso’) Colui che è seduto sul Trono: è una visione di luce e di vita, una vitalità che ha una ricchezza inesprimibile 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 4 «Attorno al trono c'erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d'oro sul capo». La visione riguarda il Regno di Dio: che ha al centro Dio su un trono, ma ci sono altri attorno al trono Chi sono i 24? 12 patriarchi + 12 Apostoli? il nuovo popolo di Dio (fatto di re e sacerdoti)? Sono i collaboratori di Dio nella storia (= quelli che si sono lasciati coinvolgere fino in fondo dalla relazione con Dio) Hanno vesti bianche (= vita divina) e una corona (= l’aureola) 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 5-6a «Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio. Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo». Il Trono è un centro relazionale-e-comunicativo (= il Padre si sta rivelando…) Davanti al Trono c’è lo Spirito Santo che permette la comunione con tutte le creature un mare come di cristallo = è il male che viene trasfigurato e dominato dal Padre e diviene il ‘supporto’ del Trono (il male ‘serve’ per far risplendere la vittoria del Cristo escatologico) 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 6b-8a «In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d'occhi davanti e dietro. Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l'aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un'aquila che vola. I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi». Giovanni cerca di raccontare l’indicibile: la sua visione non è “ottica”, ma è una visione della Parola I 4 viventi rappresentano tutta la natura hanno sei ali (natura ‘trasfigurata’) gli animali feroci (il leone) gli animali domestici (il vitello) l’umanità intera (l’uomo) il mondo degli uccelli (l’aquila) vigilanza (gli occhi) 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 8b «giorno e notte non cessano di ripetere: "Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente, Colui che era, che è e che viene!"». Tutta la storia e tutto il cosmo lodano Dio (= quello che succede nella liturgia) Esseri ‘liturgici’ perfetti che vivono per la gloria di Dio senza individualismi Diventare capaci di lodare Dio per come ci ha creati (limiti e fragilità comprese) 01/02/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 4, 9-11 È il primo grande “memoriale” della liturgia «E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:   "Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create"». È il primo grande “memoriale” della liturgia Non avere questa coscienza e questa memoria è falsare la stessa fede 01/02/2019 Ἀποκάλυψις