Metodi di Caratterizzazione Strutturale

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Transcript della presentazione:

Metodi di Caratterizzazione Strutturale CHIM/06 Metodi di Caratterizzazione Strutturale (4 CFU, 32 ore, 2° ciclo) o componente del C.I.: Metodi innovativi della chimica organica nello studio del farmaco Elisabetta Mezzina elisabetta.mezzina@unibo.it

73057- Metodi di Caratterizzazione Strutturale Il linguaggio della chimica è costituito dalle molecole. La determinazione della loro struttura è un requisito fondamentale per distinguerle, conoscerne le proprietà ed utilizzarle. Occorre quindi scendere a livello atomico e molecolare, anche per capire quei fenomeni complessi che sono alla base di processi indispensabili per la vita. Come è possibile seguire tali processi? Uno strumento importante è rappresentato dalle tecniche strumentali che ci permettono di osservare ciò che accade a livello molecolare, cioè di caratterizzare e distinguere molecole di grandi dimensioni. Questo corso ha lo scopo di approfondire alcune delle tecniche spettroscopiche che avete imparato a conoscere nel corso di caratterizzazione strutturale di composti organici e che rappresentano fra i più utilizzati e versatili mezzi che i chimici ed i chimici farmaceutici abbiano a disposizione per riconoscere strutture complesse: spettrometria di massa e risonanza magnetica nucleare.

Metodi fisici per caratterizzare una macromolecola Un metodo ideale per analizzare la struttura molecolare dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: dare informazioni a livello atomico essere estremamente sensibile fornire informazioni sul profilo dinamico della molecola in oggetto In molti casi l’uso combinato di: Spettrometria di Massa Spettroscopia NMR rende possibile raggiungere questi obiettivi in quanto le applicazioni principali di tali tecniche sono orientate soprattutto all’analisi chimica delle molecole organiche e delle macromolecole biologiche. Grazie alla affidabilità dei risultati che si ottengono, queste tecniche rappresentano un valido strumento di indagine nel campo della biologia, biochimica e farmacologia.

La Spettroscopia NMR • La spettrometria NMR è una tecnica di indagine analitica utilizzata in tutte le Università, all’interno di centri di ricerca pubblici e privati, in molti contesti industriali, tra i quali spicca il settore farmaceutico, all’interno di laboratori di controllo qualità e analisi chimica. Il principale vantaggio della tecnica NMR è la possibilità di effettuare indagini per lo più dirette, si configurano come “non distruttive”. I campi magnetici utilizzati grazie all’utilizzo di magneti superconduttori sono molto più potenti e ciò consente di investigare oltre al protone una molteplicità di elementi ed avere un bagaglio di informazioni sullo stesso substrato molto più ampio Il campo magnetico è fornito da un criomagnete superconduttore.

Presso la Sede del Dipartimento ‘Toso Montanari’ sono installati due spettrometri NMR (400 e 600 MHz).Gli spettrometri sono a disposizione dell’intero Ateneo e svolgono inoltre attività esterna per altre Università, enti di ricerca privati ed aziende. I due spettrometri sono dotati di vari tipi di sonde di acquisizione dati (5 in totale) per rispondere alle varie esigenze dei gruppi di ricerca. In particolare questi spettrometri possono acquisire spettri NMR su numerosi tipi di nuclei e a temperature comprese tra -150 e +150°C. Il Probe o sonda di acquisizione contiene la bobina che fornisce il campo magnetico che permette la transizione NMR

La Spettroscopia NMR La risonanza magnetica nucleare viene utilizzata nell’industria farmaceutica per determinare la struttura di molecole che possono essere di interesse come bersaglio di nuovi farmaci.  NMR di complessi macromolecolari quali enzima-substrato, mettendo in luce il riconoscimento molecolare al livello atomico, possono fornire informazioni utili sull' individuazione dei siti di legame per applicazioni nel campo della progettazione di nuovi farmaci. Grazie all’enorme sviluppo delle sequenze di impulsi è possibile ottenere informazioni su interazioni di molecole di piccole dimensioni in grado di legarsi ad un recettore proteico alterandone la funzionalità.

NMR: per capire occorre vedere in soluzione! Risonanza Magnetica Nucleare: struttura tridimensionale delle molecole in soluzione, ovvero in condizioni più vicine a quelle che troviamo nei sistemi biologici. Molecole di grandi dimensioni danno origine a spettri molto complessi. L’utilizzo delle tecniche bidimensionali permette di individuare più facilmente i molti segnali presenti nello spettro. COSY Tecniche eteronucleari NOESY TOCSY L’analisi delle correlazioni fra i vari nuclei presenti in una macromolecola permette di ricostruire la disposizione dei vari atomi nello spazio.

Utilizzo di spettrometri di massa per la diagnosi precoce Lo sviluppo di metodologie di ionizzazione blanda in Spettrometria di massa ha permesso lo studio di molecole complesse e polari ESI-MS, APCI, MALDI, FAB In campo clinico la spettrometria di massa viene utilizzata…….  per identificare biomarcatori in patologie oncologiche rendendo quindi possibile diagnosticare alcune forme di cancro.  nei campioni biologici per identificare composti di rilevanza farmacologica-tossicologica (es. ricerca di un farmaco, pesticidi, droghe d’abuso, veleni). Tutto ciò è possibile perché la spettrometria di massa può identificare rapidamente una sostanza di grandi dimensioni semplicemente determinando il suo peso molecolare

Utilizzo di spettrometri di massa per la diagnosi precoce Test per malattie metaboliche rare. Prevede l'uso di spettrometri di massa tandem che permettono di indagare su gruppi di malattie diverse, a esordio neonatale, con un solo prelievo nei primi giorni di vita del bambino. Una diagnosi appropriata e tempestiva è in grado di contenere gli esiti fortemente invalidanti. MS/MS Due analizzatori collegati ad una sorgente di ionizzazione Inoltre grazie alle ottime prestazioni analitiche sia in termini di accuratezza di massa che di risoluzione è possibile identificare una proteina scindendola in brevi segmenti peptidici e successivamente deducendo la sua identità confrontando le masse dei peptidi con quelle di un database proteico di riferimento.

Gas di nebulizzazione N2 Interazioni proteina-ligando Spettrometria di massa tandem: rendono possibile l’analisi e sequenziamento di proteine, polipeptidi e oligonucleotidi Guaina di N2 Sonda riscaldata ESI Ago ESI Pennacchio di ioni ±5 kV Gas di nebulizzazione N2 Interazioni proteina-ligando ELECTROSPRAY WINGS FOR MOLECULAR ELEPHANTS Nobel Lecture, December 8, 2002 JOHN BENNETT FENN

Il principale obiettivo del corso è quello di fornire una descrizione degli aspetti teorici e sperimentali di:  Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR), in particolare, verranno illustrate le basi della teoria NMR a impulsi, verranno descritti gli esperimenti NMR mono- e bidimensionali e le loro applicazioni per la determinazione di una struttura complessa  Spettrometria di massa e, in particolare, le tecniche di ionizzazione per determinare la massa di macromolecole Verranno approfonditi inoltre, in entrambe le tecniche aspetti importanti quali il riconoscimento molecolare e cioè l’interazione fra molecole differenti, fenomeno che è alla base di molti processi vitali. Verrà effettuata una breve esercitazione pratica sullo spettrometro NMR nella quale verrà caratterizzata una struttura molecolare attraverso l’acquisizione e l’analisi di alcuni spettri mono e bidimensionali illustrati nel corso teorico. Verifica dell’apprendimento: esame orale, esposizione di un argomento a piacere riguardante ciascuna delle due tecniche strumentali illustrate nel corso teorico.

Metodi di Caratterizzazione Strutturale Risonanza Magnetica Nucleare a) Princìpi generali: interazione Zeeman tra spin nucleare e campo magnetico esterno; lo spostamento chimico e i fattori strutturali che ne determinano la grandezza; precessione, frequenza di Larmor, condizione di risonanza, segnale NMR.  b) Tecniche impulsate. Il modello vettoriale nella descrizione degli esperimenti impulsati. Trasformata di Fourier. Esperimenti impulsati: sequenza di impulsi 1D, misura del tempo di rilassamento T1, eco di spin e misura del tempo di rilassamento T2, eco di spin ed accoppiamento eteronucleare, esperimento APT, soppressione del segnale dell'acqua in campioni biologici. c) Trasferimento di polarizzazione, INEPT, DEPT. d) Tecniche NMR bidimensionali: correlazione omonucleare COSY; correlazione eteronucleare HETCOR, HMSC, HMQC, HMBC e loro utilizzo nella determinazione della struttura di molecole complesse. e) Effetto nucleare Overhauser e suo utilizzo nella determinazione delle distanze atomiche. Il caso del sistema a due spin. NOE ‘steady-state’. Diffusione di spin, NOE transiente e NOESY. Spin-locking, TOCSY e ROESY. f) NMR di proteine, analisi della struttura primaria e secondaria, assegnazione di spin, andamenti NOE caratteristici, assegnazione sequenziale, accoppiamenti e angoli diedri. g) Cenni a HR-MAS NMR (NMR stato solido) e a DOSY (Diffusion Ordered Spectroscopy) Spettrometria di Massa a) Princìpi generali: massa nominale, massa esatta, peso atomico. Schema a blocchi di uno spettrometro di massa. Sistemi di ionizzazione: ionizzazione per impatto elettronico (EI), ionizzazione chimica (CI). Analizzatori: settori magnetici, a quadrupolo, FT-ICR, tempo di volo (TOF). Rivelazione degli ioni. Composizione isotopica di una molecola. b) Metodi di ionizzazione di macromolecole mediante desorbimento: ionizzazione elettrospray (ESI-MS), formazione dello ione molecolare, formazione di ioni multicarica, calcolo del peso molecolare di una proteina. Spettrometria di massa a desorbimento/ionizzazione laser (MALDI). Bombardamento con atomi veloci (FAB). c) Accoppiamento di altri strumenti con spettrometri di massa (GC-MS, HPLC-MS). Spettrometria di massa tandem (MS-MS). Sequenza peptidica mediante tecniche di massa.