LA PRIMA GUERRA MONDIALE SECONDA PARTE
L’ITALIA DIVISA TRA INTERVENTISTI E NEUTRALISTI All’inizio della guerra, l’Italia rimane neutrale. Gli Alleati chiedono l’appoggio dell’Italia contro l’Austria, offrendo in cambio Trentino, Alto Adige, Istria, Trieste, oltre a un protettorato sull’Albania. L’Italia firma un patto segreto con gli Alleati. Gli Irredentisti vogliono la guerra: sono interventisti. La maggior parte degli Italiani è però contraria alla guerra.
L’ITALIA ENTRA IN GUERRA Il re Vittorio Emanuele III e il presidente del consiglio Antonio Salandra, pur consapevoli del fatto che la maggior parte dell’Italia è neutralista, dichiarano l’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria il 24 Maggio 1915.
I FALLIMENTI DI CADORNA Al generale Luigi Cadorna viene ordinato di creare un fronte italiano ai confini con l’Austria. Cadorna posiziona le sue truppe sul fiume Isonzo e sull’altopiano del Carso. L’esercito italiano però colleziona insuccessi,fino alla disfatta di Caporetto (1917), a seguito della quale le truppe italiane battono in ritirata. Cadorna è sostituto da Armando Diaz e Salandra è sostituito da Vittorio Emanuele Orlando.
LA RUSSIA SI RITIRA DAL CONFLITTO La Russia è costretta a ritirarsi prima della fine del conflitto a causa di una doppia crisi: l’industria non riesce più a rifornire l’esercito L’agricoltura non riesce più a sfamare militari e cittadini Nel 1917, la rivoluzione russa guidata da Lenin porta all’arresto dello zar e all’uscita della Russia dalla guerra.
GLI USA ENTRANO IN GUERRA Aprile 1917 dopo gli attacchi dei sommergibili tedeschi alle navi americane nell’Atlantico, il presidente degli USA Wilson dichiara guerra alla Germania. Gennaio 1918 le truppe americane sbarcano in Europa con carri armati, cannoni, ospedali da campo e rifornimenti medicinali e alimentari.
I MOTIVI DELL’INTERVENTO STATUNITENSE Gli USA entrano in guerra per 2 motivi: vogliono che i commerci tra America ed Europa riprendano senza la minaccia dei sommergibili tedeschi nell’Oceano Atlantico; credono nella libertà e nella democrazia, che vengono calpestate dalla politica aggressiva e prevaricatrice di Austria e Germania.
LA FINE DELLA GUERRA Gli Americani liberano Belgio e Francia. Diaz, intanto, sconfigge gli Austriaci nella Battaglia di Vittorio Veneto. L’Austria firma l’armistizio con l’Italia (4 novembre 1918). In Germania, il Kaiser fugge e viene istituita la Repubblica di Weimar. La Germania firma la resa (11 novembre 1918). Poco dopo si arrende anche la Turchia. La guerra è finita gli Alleati hanno vinto.