Una road map per la mobilità sostenibile Raffaele Tiscar
Contesto internazionale: Parigi e l’ NDC Europeo A Parigi, 195 Paesi hanno adottato un accordo legalmente vincolante sul clima che delinea una direzione per la progressiva decarbonizzazione dell’economia globale (innalzamento delle temperature entro 2-1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali) Ad oggi, 169 paesi hanno ratificato l’Accordo di Parigi 163 paesi hanno presentato il loro primo NDC (contributo stabilito a livello nazionale) Il Consiglio Ambiente (6 marzo 2015) ha adottato e inviato l’NDC europeo sulla base delle Conclusioni del Consiglio Europeo dell’ottobre 2014 3
Contesto internazionale: Pacchetto Clima - Energia 2030 4
ITALIA: Quadro di riferimento
Emissioni GHG settori non ETS Trasporti: prevalentemente emissioni da energia. Civile: prevalentemente emissioni da energia. Industria: prevalentemente emissioni non energetiche. Agricoltura: emissioni non energetiche. Rifiuti: emissioni non energetiche. Fonte: Scenario ENEA-ISPRA
RMS 2 Il quadro di riferimento Elementi per una roadmap della Mobilità Sostenibile: un possibile strumento di supporto al decisore politico Raccomandazioni del tavolo mobilità sostenibile 2 Il quadro di riferimento La mobilità in Italia: domanda e consumi Il trasporto su strada: offerta tecnologica e filiere industriali Le esternalità della mobilità: salute, clima e qualità della vita Scenari evolutivi della mobilità Evoluzioni attese delle tecnologie di trasporto su strada Evoluzioni delle filiere industriali delle tecnologie per la mobilità Politiche e strategie di incentivazione per la mobilità sostenibile Scenari di mobilità sostenibile Conclusioni e sviluppi futuri
Lo stato dell’arte Il trasporto individuale incide per circa l’80% del totale Poco più del 75% della mobilità delle persone è assicurata dalle automobili Il trasporto merci si effettua prevalentemente via strada (52%). I trasporti incidono per circa un terzo sui consumi finali di energia (strada 85%) I combustibili fossili sono la prima fonte energetica (circa il 95%). Self-explaining
Il secondo “pilastro” riguarda gli altri inquinanti e la qualità dell’aria, strettamente correlati a problemi di salute, in particolare in ambito urbano. Moltissimi comuni italiani si caratterizzano per i frequenti superamenti dei limiti sulla qualità dell’aria (in figura dati sul particolato), con conseguenti rischi per la salute dei cittadini e conseguenti sanzioni economiche
Emissioni di composti organici Emissioni di Monossido di Carbonio allo scarico Emissioni di ossidi di azoto allo scarico Emissioni di particolato allo scarico Emissioni di composti organici volatili non metanici
Per una valutazione complessiva degli impatti, è necessario considerare il ciclo di vita completo, per i diversi tipi di motorizzazione. Si parla in questo caso di “Life Cycle Assessment - LCA” e si includono gli impatti ambientali anche per le fasi di costruzione del veicolo e di produzione del vettore energetico.
Le esternalità della mobilità: clima Ibridazione Plug-in Elettrificazione
I valori e le “potenzialità di decarbonizzazione” espressi alla slide precedente, devono fare i conti con la composizione attuale del parco auto.
L’industria italiana e’ pronta? La catena del valore estesa della mobilità elettrica: include veicoli (auto, cicli e motocicli, bus, camion e veicoli commerciali leggeri), infrastrutture (energie, TLC) e servizi considera l’intera catena del valore (R&D, manifattura, distribuzione e vendita, dopo mercato e riciclo e seconda vita) comprende tutti i prodotti coinvolti In Italia la catena del valore della mobilità elettrica coinvolge potenzialmente 160.000 aziende 820.000 addetti e > 420 miliardi di euro (+7.7% rispetto al 2014) A fronte di tante possibili evoluzioni tecnologiche, la filiera nazionale è pronta? I dati ANFIA mostrano numeri promettenti nella produzione di componenti innovativi. Fonte: Elaborazione su codici ATECO a cura di The European House - Ambrosetti, 2018
Fatturato potenziale al 2030 A fronte di tante possibili evoluzioni tecnologiche, la filiera nazionale è pronta? I dati ANFIA mostrano numeri promettenti nella produzione di componenti innovativi. Fonte: Elaborazione a cura di The European House - Ambrosetti, 2018
C’e’ ancora lavoro da fare … Uno strumento possibile è quello della Analisi Multi Criteri, di cui si presenta un esempio a puro titolo esplicativo. La MCA permette di raggruppare molteplici indicatori in un parametro di valutazione complessivo e di evidenziare in maniera chiara le particolarità di ciascuna tecnologia presa in esame. La valenza di tale metodo risiede sia nella potenza di sintesi, sia nella possibilità di intervenire sui pesi associati ai diversi obiettivi.
Quale governance per un cambiamento radicale? regia politica unitaria (governo, regioni e comuni) dialogo stabile con l’industry di settore (intera filiera), i consumatori e i detentori infrastrutture piattaforma di conoscenza condivisa ampliamento della gamma di strumenti per un’accelerazione