Scuola primaria di rotello Classe v a.s. 2018-19
I pianeti del sistema solare Gli antichi ipotizzavano un mondo diverso: piatto e che fosse al centro dell’universo. Ora sappiamo, invece, che esso è rotondo, e che a girare attorno al Sole... è il mondo. - Quali sono, dunque, i pianeti del sistema solare? Otto sono quelli che si dovranno considerare; i primi quattro sono detti “pianeti rocciosi”, gli altri quattro: “ pianeti giganti gassosi “. Posto il Sole al centro di tutto, da cui si parte, abbiamo: Mercurio, Venere, Terra e Marte; la fascia degli asteroidi, nel mezzo, è un tutt’uno; quindi si ha Giove, Saturno, Urano e Nettuno. La terra possiede un solo satellite: la Luna; Mercurio e Venere di lune non ne hanno alcuna; mentre i pianeti giganti gassosi, solo quelli, oltre a vari satelliti hanno i cosiddetti anelli. Seguono cinque pianeti che nani vengono classificati: Cerere, tra gli asteroidi; gli altri dopo Nettuno allineati, Plutone, Haumea, Makemake ed Eris. Per finire, dall’ipotetica nube di Oort, le comete potrebbero venire. (Pino Bullara)
Origine del sistema solare Nel corso dei secoli si sono succedute numerose e, a volte, fantasiose teorie sull'origine del cosmo. Oggi, la scienza è in grado di pronunciarsi con maggiore chiarezza grazie agli strumenti di cui è possibile disporre. Attualmente si ritiene che il sistema solare abbia avuto origine circa 5 miliardi di anni fa, quando un'immensa nube di gas, ruotando nello spazio, ha iniziato ad addensarsi. Nel centro di questa massa, dove la densità era maggiore, si è formato il Sole; da esso, a causa della forza centrifuga generata dalla rotazione e venti solari, si distacca parte del materiale che va a costituire i pianeti.
Per sistema solare si intende un insieme di corpi celesti che orbitano intorno al Sole. Nel sistema solare oltre alla Terra, ci sono 7 pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, 138 satelliti, migliaia di asteroidi e un numero imprecisato di comete. Fino a pochi anni fa gli scienziati contavano anche un altro pianeta, Plutone, che però è stato recentemente declassato a "pianeta nano“.
PIANETI ROCCIOSI PIANETI GASSOSI TERRA MARTE GIOVE URANO MERCURIO VENERE SATURNO NETTUNO Sono quelli più vicini al Sole, hanno una superficie rocciosa, sono piccoli, con pochi satelliti o nessuno. Sono i pianeti più lontani dal Sole, hanno una natura gassosa, sono grandi e hanno molti satelliti.
per studiare e ripetere! Una mappa per studiare e ripetere! è considerato un pianeta nano dal 2006
I giorni della settimana La settimana e l'osservanza del sabato come giorno di riposo da consacrare a Dio, si fondano sulla Bibbia (Genesi) e sui comandamenti («Ricordati del giorno di sabato per santificarlo»: Esodo 20,8). La settimana entrò anche nella pratica dei caldei, ma, come era tipico della loro cultura, con una lettura astrologica. I caldei associarono ogni ora del giorno ad un pianeta, che ne determina la qualità; così l'associazione ad un certo pianeta rende un'ora adatta alla preghiera ed al culto, altri pianeti sovrintendono agli affari, ai sentimenti, eccetera. La vita dei seguaci si profilava un po' complicata vista la rapida successione di diverse possibili attività col trascorrere delle ore. Per l'astronomia antica i pianeti, cioè i corpi luminosi che si muovono nel cielo delle stelle fisse (dal greco πλανάεσθαι, planáesthai, che significa vagare), sono: Saturno Giove Marte Sole Venere Mercurio Luna Questi nomi sono di origine latina e sono i corrispondenti romani di quelli greci. Anche l'ordine è quello in uso tra gli astronomi di epoca ellenistica, e corrisponde all'ordine dei periodi orbitali o delle distanze dalla Terra decrescenti, definiti ad Alessandria d'Egitto probabilmente nel II secolo a.C. Notiamo che Saturno è padre di Giove e Giove è padre di Apollo (cui è associato il Sole), di Venere e di Mercurio. Un ruolo a parte ha la Luna nell'Olimpo greco (Selene) e romano.
dies Saturni dies Solis dies Lunae dies Martis dies Mercurii Il pianeta che governa la prima ora è per i caldei il pianeta dominante della giornata e ne caratterizza la qualità; il giorno prende nome da questo pianeta. Dalla successione dei pianeti delle prime ore otteniamo la successione dei giorni della settimana. Se la prima ora di oggi è associata alla Luna vuol dire che oggi è lunedì; scorrendo le 24 ore e la corrispondente serie di pianeti si vede che la prima ora di domani è associata a Marte; quindi domani è martedì e così via. Più semplicemente l'ordine della sequenza dei giorni della settimana si ottiene percorrendo i lati della stella a sette punte della figura qui riportata nel senso indicato dalla freccia. Dai caldei attraverso i greci i nomi dei giorni della settimana sono arrivati ai romani nella forma latina seguente: dies Saturni dies Solis dies Lunae dies Martis dies Mercurii dies Iovis dies Veneris
MERCURIO Mercurio (Mercurius, nome latino del dio greco Hermes, Ερμής) è il protettore dell'eloquenza, del commercio e dei ladri, nella mitologia greca e romana. Essendo il messaggero degli dei viene spesso raffigurato con le ali ai piedi. Viene raffigurato come figlio di Giove e della pleiade Maia. Mitologia greca Nella mitologia greca Mercurio (Hermes), figlio di Zeus e della ninfa Maia, era il messaggero degli dei, dio protettore dei viaggi e dei viaggiatori, della comunicazione, dell'inganno, dei ladri, dei truffatori, dei bugiardi, delle sostanze, della divinazione. Tra gli altri ruoli, Hermes era anche il portatore dei sogni e il conduttore delle anime dei morti negli inferi. Mitologia romana Nella mitologia romana Mercurio rappresenta non solo per la sua velocità i ladri ma è anche il dio degli scambi, del profitto, del mercato e del commercio, il suo nome latino probabilmente deriva dal termine merx o mercator, che significa mercante.
VENERE Venere (in latino Venus, Venĕris) è una delle maggiori dee romane principalmente associata all'amore, alla bellezza e alla fertilità, l'equivalente della dea greca Afrodite. Sono molte le ipotesi sulla nascita della dea. C'è chi sostiene che sia nata da una conchiglia uscita dal mare. Venere è la consorte di Vulcano. Veniva considerata l'antenata del popolo romano per via del suo leggendario fondatore, Enea, svolgendo un ruolo chiave in molte festività e miti della religione romana.
MARTE Marte (in latino: Mars) è, secondo la religione romana del I secolo a.C., il dio della guerra, dei duelli e degli spargimenti di sangue, l'equivalente della divinità greca Ares. Secondo la mitologia romana più arcaica è anche il dio del tuono, della pioggia e della fertilità.
GIOVE Giove è il dio/divinità suprema (cioè il re di tutti gli dèi), della religione e della mitologia romana i cui simboli sono il fulmine e il tuono: dio latino simile alla divinità mitologica della religione greca Zeus o Tinia in quella etrusca. Viene indicato come figlio di Saturno e Opi.
SATURNO Saturno, in latino Saturnus, era un dio italico che i romani identificarono con il greco Cronos. Divinità delle sementi e della coltivazione della vite, è spesso rappresentato con una falce in mano o con un serpente. La tradizione romana voleva che, cacciato dall'Olimpo da Giove, egli si fosse rifugiato in Italia presso Janus. Il suo regno e la sua influenza sul Lazio antico faceva parlare di una mitica età dell'oro. Si celebravano in suo onore i Saturnali alla fine del mese di dicembre: si trattava di feste celebrate nell'antichità romana, nel corso delle quali gli schiavi prendevano il posto dei maestri e ciò costituiva occasione per diversi sberleffi e situazioni comiche. La moglie di Saturno, Opi, dea del raccolto, divenne l'equivalente di Rea. Saturno era il padre, fra gli altri, di Cerere, Giove, Nettuno e Ade.
SOLE LUNA
E' una stella di media grandezza, una "nana gialla" formata soprattutto da idrogeno ed elio. Il cuore del sole è chiamato "nucleo" e funziona come una vera centrale nucleare: è qui, infatti, che alla temperatura di 14 milioni di gradi, l'idrogeno si fonde trasformandosi in atomi di elio. Questo processo sprigiona un'enorme quantità di energia che permette al Sole di illuminare e scaldare pianeti lontani milioni di chilometri. Anche se viene definita "di media grandezza" il Sole è comunque molto grande: il suo diametro è di circa 1 milione e 400 mila km (116 volte l'Equatore!).
La Luna è un satellite naturale, l'unico della Terra La Luna è un satellite naturale, l'unico della Terra. Il suo nome proprio viene talvolta utilizzato, per antonomasia e con l'iniziale minuscola («una luna»), come sinonimo di satellite anche per i corpi celesti che orbitano attorno ad altri pianeti. Orbita a una distanza media di circa 384 400 km dalla Terra, sufficientemente vicina da essere osservabile a occhio nudo, il che rende possibile distinguerne alcuni rilievi sulla superficie. Essendo in rotazione sincrona rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra e il suo lato nascosto è rimasto sconosciuto fino al periodo delle esplorazioni spaziali. Durante il suo moto orbitale, il diverso aspetto causato dall'orientazione rispetto al Sole genera delle fasi chiaramente visibili e che hanno influenzato il comportamento dell'uomo fin dall'antichità. Impersonata dai greci nella dea Selene, fu da tempo remoto considerata influente sui raccolti, le carestie e la fertilità. Condiziona la vita sulla Terra di molte specie viventi[5], regolandone il ciclo riproduttivo e i periodi di caccia; agisce sulle maree e la stabilità dell'asse di rotazione terrestre. Si pensa che la Luna si sia formata 4,5 miliardi di anni fa, non molto tempo dopo la nascita della Terra.
MERCURIO Il primo pianeta che si incontra allontanandosi dal Sole è Mercurio. E' grande meno della metà della Terra ed ha un aspetto che ricorda la nostra Luna. Su Mercurio non c'è un'atmosfera in grado di mitigare la forte escursione termica per cui si passa dai 400 gradi del giorno ai -170 della notte. Su Mercurio non ci sono stagioni perché l'asse di rotazione (cioè intorno a se' stesso) ha un'inclinazione di soli 2 gradi rispetto a quello dell'orbita (intorno al Sole).
VENERE Dopo il Sole e la Luna, l'astro più luminoso del sistema solare è Venere, infatti è possibile osservarlo anche durante il giorno: raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto e per questa ragione è spesso chiamata la "Stella del Mattino" o la "Stella della Sera" Molto simile alla Terra per dimensione e composizione, Venere è però un pianeta privo di satelliti, montagnoso, avvolto da nubi di acido solforico e ha una temperatura costante di 462 gradi centigradi. Il calore estremo rende le rocce luminescenti e la pressione registrata è di circa 92 volte superiore a quella della Terra.
TERRA E' il terzo pianeta del sistema solare per distanza dal sole e il quinto per dimensione. La Terra, insieme a Mercurio, Venere e Marte, simili per composizione, costituisce il gruppo dei pianeti "rocciosi" o "terrestri", mentre gli altri sono "gassosi". Attualmente sembra essere l'unico pianeta dove si è sviluppata la vita: sulla sua superficie, infatti, si trova acqua in forma liquida, solida e gassosa e possiede un'atmosfera in grado di proteggerla dall'escursione termica e dalle radiazioni solari. Il suo satellite si chiama Luna ed è all'origine del fenomeno delle maree.
IL MANTELLO: uno strato di rocce incandescenti; La terra ha la forma di una sfera schiacciata ai Poli con un leggero rigonfiamento all'Equatore. E' circondata da un'atmosfera composta prevalentemente da azoto e ossigeno. La terra è costituita da strati di materiali diversi: AL CENTRO: c'è il nucleo che esternamente è formato da rocce e metalli fusi, internamente invece da ferro allo stato solido; IL MANTELLO: uno strato di rocce incandescenti; LA CROSTA: è la copertura rocciosa che riveste la terra.
PERCHE' LA TERRA SI MUOVE? ASSE TERRESTRE: La terra ha una forma sferica, leggermente schiacciata ai poli, con l'asse terrestre leggermente inclinato. Dal Big Bang in poi, il nostro pianeta non ha mai smesso di muoversi. Catturata dall'enorme forza di attrazione che il Sole esercita sugli astri più piccoli, la Terra è entrata nella sua orbita. La Terra compie due movimenti: ROTAZIONE: gira su se stessa RIVOLUZIONE: gira intorno al Sole ASSE TERRESTRE: LINEA IMMAGINARIA CHE PASSA PER I POLI
MOVIMENTO DI ROTAZIONE La Terra ruota su se stessa da Ovest verso Est, in senso antiorario, intorno ad un asse immaginario che passa per i Poli. Il moto di rotazione avviene in 24 ore e determina l'alternarsi del giorno e della notte. I raggi del sole arrivano sulla Terra e illuminano solo la metà di superficie rivolta al Sole.
MOVIMENTO DI RIVOLUZIONE La Terra ruota anche attorno al Sole, descrivendo un'orbita a forma di ellissi. Questo movimento di rivoluzione avviene in 365 giorni e 6 ore (un anno circa) e determina l'alternarsi delle stagioni; a causa della sua orbita la Terra non si trova sempre alla stessa distanza dal Sole, le stagioni cambiano a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre che espone al Sole in maniera diversa le due metà della terra (Nord e Sud): una è più riscaldata e l'altra meno. Durante l'estate, l'emisfero Nord riceve più luce dell'emisfero Sud, viceversa d'inverno. Quando in un emisfero è estate nell'altro è inverno. Siccome l'asse terrestre è inclinato, al Polo Nord d'estate è sempre giorno e d'inverno è sempre notte. SOLSTIZIO: è il passaggio dall'autunno all'inverno (22 dicembre) e dalla primavera all'estate (21 giugno). Durante il solstizio d'estate le ore di luce raggiungono la massima durata: 16 ore; durante il solstizio d'inverno, invece, si ha la notte più lunga dell'anno. EQUINOZIO: è il passaggio dall'inverno alla primavera (21 marzo) e dall'estate all'autunno (23 settembre). In quelle date la notte e il dì hanno esattamente la stessa durata: 12 ore.
MARTE Quarto pianeta per distanza dal Sole, Marte è chiamato anche "pianeta rosso", per la sua atmosfera rossastra e la sua superficie color ruggine. Marte è più piccolo della Terra e per molto tempo si è creduto che sul suo suolo vi fosse vita extraterrestre: le linee rette che si possono osservare sulla sua superficie erano state scambiate per canali artificiali realizzati da una qualche civiltà aliena. L'ipotesi oggi è stata accantonata, per una più verosimile che le ritiene antichi corsi d'acqua ormai prosciugati. L'atmosfera è composta quasi interamente di anidride carbonica e la temperatura varia da -140 a 20 gradi sopra lo zero.
GIOVE Fra tutti i pianeti del sistema solare, Giove è il più grande in assoluto (non per niente ha il nome del padre di tutti gli dei!). E' un pianeta gassoso (soprattutto idrogeno ed elio) ed emette tre volte più calore di quanto ne riceva dal Sole. Intorno a Giove ruotano numerosi satelliti (attualmente se ne contano 67): di questi i più famosi sono i satelliti galileiani - o medicei- Io, Europa, Ganimede e Callisto.
La grande macchia di Giove è visibile anche dai nostri telescopi ed è una grande tempesta che dura da 300 anni.
SATURNO E' un pianeta gassoso, ha la più bassa densità di tutti (se posato sull'acqua potrebbe galleggiare!) ed è il secondo per grandezza. La sua caratteristica più nota sono gli anelli formati da materia ghiacciata, generatisi, probabilmente, dopo un impatto con altri corpi celesti. Gli anelli distano circa 60 mila chilometri dalla superficie di Saturno e si estendono nello spazio fino a 120 mila chilometri. Saturno è chiamato anche il "pianeta del vento" infatti l'atmosfera composta da idrogeno ed elio da' origine a correnti che raggiungono la velocità di 500 metri al secondo (1800km l'ora!). Ha diversi satelliti, il più grande dei quali, Titano, ruota intorno alla sua orbita in 16 giorni.
formano i suoi famosissimi anelli che lo E’ circondato da piccolissimi frammenti di polvere e ghiaccio che gli ruotano intorno e formano i suoi famosissimi anelli che lo rendono riconoscibile immediatamente.
URANO E' lontanissimo dal Sole, per questo gli antichi ne ignoravano l'esistenza. E' quasi invisibile a occhio nudo e fu scoperto solo nel 1781 grazie all'uso del telescopio. E' il terzo pianeta per estensione e se osservato dalla Terra si rivela come un disco verdastro dove è possibile distinguere striature simili a quelle di Giove. Anche Urano possiede numerosi anelli e satelliti. E' un pianeta poco visibile perché non è molto luminoso e ha un'orbita particolarmente lenta. La sua caratteristica è quella di avere un asse di rotazione molto inclinato.
NETTUNO Anche Nettuno, come Urano, fu scoperto relativamente tardi: del tutto invisibile senza l'aiuto di un telescopio Voyager 2 che lo ha raggiunto nel 1989. La sonda ha rivelato un ambiente affascinante e al tempo stesso terribile: violente tempeste, cicloni che esplodono in mezzo a nuvole formate da metano ghiacciato. L'atmosfera è composta principalmente da idrogeno, elio e, appunto, metano. Fu individuato solo nel 1846 da alcuni scienziati dall'osservatorio astronomico di Berlino. Allora apparve come un disco bluastro, ma oggi sappiamo qualcosa in più grazie soprattutto alla sonda spaziale. E' il pianeta più lontano dal sole e per questo è il più freddo: la sua temperatura si avvicina ai 240° sotto lo zero.
E PLUTONE? CHE FINE HA FATTO? Dopo la scoperta di Plutone, nel 1930, gli astronomi avevano stabilito che il Sistema solare contenesse nove pianeti. Per quasi 50 anni, Plutone è stato ritenuto più grande di Mercurio, ma nel 1978 si scoprì che la sua massa era molto più piccola di quanto si credeva; inoltre, possedendo alcune caratteristiche diverse dagli altri pianeti divenne evidente che si trattava di un corpo differente da ogni altro. Nel 2005 si decise di riclassificare il pianeta Plutone e di chiamare tutti i corpi celesti con le caratteristiche di Plutone “pianeti nani”. Plutone non viene più considerato un pianeta del sistema solare, ma un pianeta nano dal 2006.
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