I Paesi arabi: una visione d’insieme

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Transcript della presentazione:

I Paesi arabi: una visione d’insieme

Il Medio (o Vicino?) Oriente oggi Egitto Libano Siria Giordania Palestina Iraq Arabia Saudita Yemen Oman EAU Bahrein Qatar Kuwait

I Paesi arabi 18 Paesi in cui l’arabo è la lingua assolutamente maggioritaria. I 22 Paesi della Lega araba comprendono anche Gibuti, Comore, Mauritania e Somalia. Anche il Sudan dovrebbe essere considerato Paese arabo soprattutto per la sua relazione stretta con l’Egitto, attraverso il Nilo.

La Lega Araba La più importante organizzazione politica di Stati arabi si è costituita il 22 marzo 1945, inizialmente fra Arabia Saudita, Egitto, Transgiordania (poi Giordania dal 1946), Iraq, Libano e Siria, seguiti a breve dallo Yemen. Oggi vi partecipano 22 Paesi più quattro osservatori (Eritrea, Venezuela, India e Brasile). Panarabismo, lotta all’imperialismo, non allineamento, antisionismo, cooperazione fra Stati in vari settori, al fine di rinforzare le fragili strutture politiche ed economiche, sono i punti rilevanti dello Statuto della Lega.

L’Unione del Maghreb arabo Marocco, Algeria e Tunisia costituiscono il Maghreb (Occidente) in senso stretto. L’Unione del Maghreb Arabo (al-ittihad al-maghrib al-‘arabi) è stata costituita il 17 febbraio 1989 a Marrakesh e unisce i paesi del cosiddetto Grande Maghreb: Tunisia, Algeria, Marocco, più Libia e Mauritania.

https://freedomhouse.org/report/freedom-world/freedom-world-2018

Il mondo arabo in rivolta: le primavere del 2011 In Egitto, Tunisia, Libia, Yemen: cambio di governo. Riforme ottenute a seguito di rivolte (Marocco, Kuwait, Giordania e Oman). Siria (rivolta armata) Proteste diffuse (Algeria, Iraq, Palestina, Libano). Proteste minori (Sahara occidentale, Mauritania, Sudan, Arabia Saudita).

Le primavere tradite: la difficile strada verso la democrazia

Penisola arabica Arabia Saudita Yemen Oman Kuwait Bahrein Qatar EAU Nordafrica Marocco Algeria Tunisia Libia Egitto Vicino Oriente Siria Libano Giordania Palestina Iraq

Sistema regionale arabo Un sistema regionale è un insieme di Stati con caratteristiche comuni, legati da rapporti storici e peculiarità comportamenti. L’idea di «mondo arabo» nasce in età contemporanea e corrisponde a quello che gli arabi percepiscono come al-watan al-arabi (la patria araba) o come al-‘alam al-arabi (il mondo arabo). Medioriente è termine orientalistico, ambiguo e di matrice coloniale.

Questioni metodologiche Quando nasce l’idea di mondo arabo? → il nazionalismo arabo Cosa si intende per storia contemporanea nel mondo arabo? → scansione storica non eurocentrata

La nascita del nazionalismo arabo La regione della cosiddetta Mezzaluna Fertile era costituita, alla fine dell’Ottocento, negli ultimi decenni del’impero ottomano, da una serie di piccole province autonome una dall’altra e alcune grandi città (Damasco, Beirut, Aleppo, Baghdad, Mosul). Gli Stati indipendenti compariranno solo dopo la seconda guerra mondiale e sulla base di una forte ingerenza europea. Tuttavia la regione è culturalmente molto vivace ed è proprio qui che nasce un pensiero politico arabo nazionalista, fratello ed erede del riformismo egiziano.

Il musulmano ‘Abd al Rahman al-Kawakibi (1849-1902) fu fra i primi a propugnare un nazionalismo arabo, privo di colorazioni religiose, fortemente antiturco e antiottomano. Tutti voi che parlate arabo e non siete musulmani, io v'invito a dimenticare le differenze del passato. La discordia che è stata seminata da individui malevolenti deve essere superata... Organizziamo insieme la nostra vita sulla terra e lasciamo alle religioni la cura di occuparsi dell'Aldilà. Viviamo liberi e rispettati in seno alla nostra nazione araba. (al-Kawakibi)

Le fasi della storia politica contemporanea del mondo arabo 1800-1920 modernizzazione; arabismo 1920-1945 nascita degli Stati nazionali arabi 1945-1979 rivoluzione, panarabismo 1979-2015 declino nazionalismo; islamismo; primavera araba.

Ottomani (1300- 1923) – Mediterraneo I tre grandi imperi sovranazionali che si spartirono tutto il mondo musulmano fra il XIV e il XX secolo non erano arabi. I popoli arabi erano quasi interamente assoggettati ad un impero musulmano, ma turco: gli Ottomani. Ottomani (1300- 1923) – Mediterraneo Safavidi (1501- 1722) – Persia Moghul (1526- 1858) - subcontinente indiano

Gli Imperi «della polvere da sparo»

L’età della modernizzazione (1880-1920) Espansione del sistema economico capitalistico europeo (dal XVI) e inserimento del mondo arabo in posizione subalterna nel commercio internazionale; Espansione mondiale del sistema politico europeo (XVIII): la nascita degli Stati-nazione. Declino ottomano: la crisi del XVI secolo; perdite territoriali e perdita di potere all’interno dell’impero (dinastie locali); concessioni agli Europei; prodromi dell’arabismo (ovvero il nazionalismo degli arabi).

La «Questione d’Oriente», il «Grande malato»; il «Concerto europeo»; la «Corsa all’Africa» Perdite territoriali: Grecia 1830; Bulgaria, Serbia, Romania e Montenegro (1878); Inizio del colonialismo europeo (rotte commerciali; materie prime; nuovi mercati): Prima conquista coloniale: Algeria alla Francia (1830) Occupazione britannica del proto di Aden in Yemen (1839) Convenzione commerciale di Balta Liman (1839) Congresso di Berlino (1878): spartizione delle zone di influenza coloniale in Africa → Protettorato francese in Tunisia 1881 → Protettorato britannico in Egitto 1882 → Inizio colonizzazione italiana in Libia 1911.

Lo «sviluppo difensivo» Processo autoctono di modernizzazione partito sia dal centro dell’impero ottomano (Tanzimat, 1839), sia dalle province più avanzate (Egitto di Muhammad ‘Ali; Tunisia, Grande Siria). Riforma militare riforma economica riforma fiscale, riforma fondiaria, riforma giuridica, riforma dell’istruzione.

Il riconoscimento della parità Uno degli esiti più importanti fu il riconoscimento della parità di diritti fra tutti i cittadini sudditi dell’impero, a prescindere dalla loro confessione religiosa. Annunciato con l’Editto di Gulhane (1839), poi sancito con l’Islahat Fermani (Editto delle riforme, 1856).

Dalle speranze della modernizzazione al progressivo asservimento coloniale Tunisia: 1870 tutela Commissione finanziaria internazionale; Marocco: nel 1910 la Francia assume il controllo delle dogane marocchine Impero ottomano: 1875 dichiarazione di bancarotta e soggezione agli imperativi europei : perdita dei territori europei dopo il Trattato di Santo Stefano (1878); Costituzione liberale 1876 Egitto: 1876 bancarotta, commissariamento finanze egiziane, occupazione militare britannica del 1882.

Modernizzazione-indebitamento-sottomissione coloniale Processi di modernizzazione sostanzialmente falliti, ma che determinarono un rivoluzione sociale e culturale e fecero entrare il mondo arabo nella modernità (dibattito politico, stampa, vita culturale). 1800-1830 età liberale del mondo arabo Trasformazione graduale delle dinastie e dei potentati locali in Stati moderni.

La 1a guerra mondiale Carteggio Hussein-MacMahon 1914-1916 → la promessa di un grande Stato arabo La grande rivolta araba del 1916 (lo shaykh Hussein della Mecca e i suoi figli Abdallah e Feysal) Gli arabi scacciano gli Ottomani da Gedda e da Mecca; Feysal entra a Damasco nell’ottobre 1918, prima delle truppe inglesi) Accordo Sykes-Picot 16 maggio 1916 Sconfitta impero ottomano nella 1a guerra mondiale: conferenza di Parigi (gennaio-agosto 1919) : fine impero ottomano

Con la fine della 1a guerra mondiale, l’impero ottomano scompare e viene suddiviso dalle potenze europee. Ha inizio l’epoca dei mandati istituiti dalla Società delle Nazioni → Protocollo di Sanremo (aprile 1920) del Trattato di pace di Sèvres. Nel Vicino Oriente si trattava di cosiddetti “mandati di classe A”, su aree prima controllate dall’Impero Ottomano, che si riteneva avessero "raggiunto uno stadio di sviluppo in cui la loro esistenza come Nazioni indipendenti poteva essere riconosciuta anche se provvisoriamente soggetta all'assistenza amministrativa di una Potenza Mandataria fino a quando non fossero stati in grado di governarsi da soli". Vennero creati cinque nuovi Stati e posti sotto mandato: Siria e Libano (Francia, 1923); Iraq e Palestina (Gran Bretagna, 1920). Transgiordania (Gran Bretagna, 1922).