la dinamica degli affetti e della libertà 1 Re 13 la dinamica degli affetti e della libertà
struttura del testo e parole chiave si parla di “uomo di Dio” אִישׁ אֱלֹהִים e si parla di “profeta” נָבִיא il dialogo tra il re Geroboamo e l’uomo di Dio il dialogo tra l’uomo di Dio e il profeta, l’intervento del narratore la scoperta del cadavere si veda il compimento di ogni parola, criterio della profezia (cfr. Is 55,10-11) il profeta è colui che vaglia: permette di vedere cosa c’è nel cuore dell’uomo e a chi l’uomo è legato e obbedisce
la dinamica Perché questa imposizione di Dio: “Non mangerai pane e non berrai acqua, né tornerai per la strada percorsa nell’andata” (1Re 13,9)? Il rischio è quello della corruzione dell’uomo (di Dio) e quindi del messaggio. Se l’uomo ha legami disordinati, non sarà più libero di dire al re quanto deve dire, di parlare nel nome di Elohim. Dunque la dinamiche vuole aiutare il lettore a mettere a fuoco le intenzioni delle sue azioni. È in gioco la libertà, sua ed altrui, e l’integrità del messaggio. Se accettasse, senza rendersene conto, sarà ricattabile. Ecco allora come, con questo racconto, sono interrogati gli affetti.
quando interviene il profeta Nel brano quando interviene il profeta, e perché? Il profeta è colui che interviene per vagliare l’agire dell’uomo: permette di vedere cosa c’è nel cuore dell’uomo, a chi l’uomo (anche quello di Dio) effettivamente da ascolto ed obbedisce.
la gratuità di Dio cfr. 2Re 5, 1-27 la dinamica tra il profeta Eliseo, Naamàn il siro e Giezi, servo di Eliseo.
nutrimento per il viaggio 1Re 13,9 “Non mangerai pane e non berrai acqua, né tornerai per la strada percorsa nell’andata” richiami evangelici per l’approfondimento: Mt 10,9 Mc 6,8 Lc 9,3