Facilitazione strategia didattica che rende possibile l’apprendimento, e quindi il successo formativo, accrescendo progressivamente le necessarie autonomie. 1 1
Facilitazione si basa sull’aiuto, necessariamente temporaneo, inserito in un processo che porta a raggiungere obiettivi che da solo il soggetto non avrebbe mai potuto raggiungere. 2 2
Facilitazione È come un’impalcatura Costruita per essere facilmente rimossa quando la struttura si regge da sola e non serve più
Accertamento dell’handicap e diagnosi funzionale DIAGNOSI FUNZIONALE (previsto dalla L. 104/92 e dal regolamento applicativo DPR 24 febbraio 1994) Deve essere predisposta dall’ASL successivamente all’accertamento Deve essere rinnovata al passaggio di ordine o grado Descrizione analitica della compromissione funzionale, delle competenze e delle potenzialità dell’alunno Può essere aggiornata in qualsiasi momento
Programmazione Dal punto di vista concettuale e metodologico è opportuno distinguere fra la programmazione equipollente e la programmazione differenziata che, nel II ciclo di istruzione, può condurre l’alunno al conseguimento dell’attestato di frequenza se non raggiunge gli obiettivi minimi previsti dal piano di studi
Tipologia obiettivi secondaria secondo grado Obiettivi minimi (programmazione semplificata con prove equipollenti). Gli obiettivi minimi sono quelli della classe. Obiettivi differenziati (programmazione basata su obiettivi non riconducibili ai programmi della classe)