Riflessioni sul percorso annuale FIT

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Riflessioni sul percorso annuale FIT Mantova, 17 dicembre ‘18 Riflessioni sul percorso annuale FIT Il progetto di ricerca-azione, il ruolo del tutor, la valutazione Renato Rovetta

Chi sono i docenti impegnati nel FIT? Docenti di scuola secondaria, di I e II grado, di numerose classi di concorso Docenti collocati nelle graduatorie di merito regionali (GMRE) a seguito del concorso DDG n.85/2018, non selettivo per docenti in possesso di abilitazione In Lombardia nel 2018/19: 3.062 docenti (Milano: 1.152) a fronte di 3.250 docenti neoimmessi (Milano: 1.153) In corso ulteriori individuazioni, per un totale di 1.400 unità, con effetto giuridico ed economico dal settembre 2019: ci saranno docenti FIT certamente anche almeno nel prossimo anno scolastico Sono stati individuati ‘‘con riserva’’ anche un certo numero di docenti non abilitati ma questi non stanno svolgendo quest’anno il percorso FIT Estrema varietà di biografie professionali, dai recenti PAS/TFA alle abilitazioni riservate dell’inizio anni 2000, fino ad antichi concorsi ordinari degli anni ‘80

Il percorso annuale FIT Il monoennio FIT è una soluzione transitoria prevista dal D.Lvo 59/2017 coincidente con il terzo anno del percorso FIT (singolare acronimo di: Formazione Iniziale, Tirocinio e Inserimento): risulta, quindi, un percorso sostanzialmente ‘‘monco’’ il DM 984/2017 assimila parzialmente il percorso annuale FIT al percorso previsto dal DM 850/2015 per i docenti neoimmessi (stesse finalità, criteri di valutazione simili, portfolio online) ma con alcune decisive differenze (contratto a tempo determinato, nessuna formazione esterna/online, tutoraggio con osservazione di 24h, centralità del progetto di ricerca-azione, valutazione della Commissione, non ripetibilità) In generale, rispetto al percorso delineato dal DM 850 (‘‘periodo di formazione e prova’’), nel monoennio FIT appare prevalente l’aspetto valutativo (assolve agli obblighi dell’art. 438 D.Lvo 297/94 - periodo di prova e non dell’art. 440 – anno di formazione)

Il progetto ricerca-azione Si tratta di un progetto autonomo, non la vecchia ‘‘relazione finale’’ o la programmazione delle attività Si tratta di un Progetto fortemente contestualizzato, radicato nella situazione scolastica concreta, centrato … sull’identificazione e formulazione di uno specifico e circoscritto problema (didattico, metodologico, relazionale, di apprendimento) sulla successiva elaborazione di un’ipotesi di intervento in vista del perseguimento di precisi obiettivi di miglioramento, sulla pianificazione di azioni che prevedano la modifica delle pratiche di insegnamento (organizzazione del setting, metodologie didattiche, tecnologie, contenuti, …), sulla successiva realizzazione di tali interventi, sulla contemporanea azione di osservazione e monitoraggio dei processi in atto sulla riflessione conclusiva al fine di valutare gli esiti del processo intrapreso, anche al fine della successiva riprogettazione. Supporto dell’ambiente INDIRE

Il progetto ricerca-azione Si tratta di un progetto che, come proprio dell’approccio metodologico della ricerca-azione, si propone l’obiettivo di produrre cambiamenti migliorativi nella pratica didattica attraverso l’attivazione della pratica autoriflessiva - ed eteroriflessiva con il contributo del Tutor - e di un habitus professionale metacognitivo permanente. Da questo punto di vista è possibile, e opportuno, considerare l’attività di ricerca- azione come implicitamente ma efficacemente formativa, per il docente impegnato nel percorso FIT come per il suo Tutor

Il tutor Il profilo e la funzione del Tutor per il docente impegnato nel percorso annuale FIT sono parzialmente sovrapponibili a quelli per i docenti neoimmessi: ELEMENTI COMUNI: modalità di individuazione e criteri di selezione da parte del DS, funzione di supporto/accoglienza/consulenza/collaborazione DIFFERENZE: Assistenza (nel DM 850: ‘‘condivisione’’) nella redazione della programmazione annuale, da caricare nella piattaforma INDIRE Co-proposta al DS del progetto di ricerca-azione Osservazione in classe, per almeno 24 ore, non in modalità ‘‘tra pari’’ ma comunque finalizzata ad una riflessione condivisa, oggetto di progettazione preventiva e di confronto e rielaborazione comune tra docente e tutor Membro valutante della Commissione di valutazione

Il tutor Appare indispensabile fornire anche ai tutor impegnati nel supportare il percorso annuale FIT adeguate forme di supporto: incontri informativi sulla funzione tutoriale con i tutor neoimmessi incontri specifici sul progetto di ricerca-azione supporto consulenziale a domanda Iniziative a livello provinciale di ambito di istituto

La valutazione La valutazione è effettuata dalla Commissione di valutazione, non dal DS, la cui composizione è identica a quella del Comitato di valutazione (Ds che presiede, 2 docenti scelti dal Collegio, 1 docente scelto dal C.d.I., il docente Tutor) ma può essere integrata dal DS con docenti e ricercatori universitari [Dm 984/17 art. 9, comma 2] La Commissione ‘‘ha il compito di individuare i criteri di verifica degli standard professionali di cui all’articolo 5, tenuto conto delle verifiche in itinere di cui all’art.6, nonché degli esiti del progetto di ricerca azione’’ [Dm 984/17 art. 9, comma 3] L’esame di valutazione finale consiste in un colloquio sulle attività svolte nel percorso annuale, sulla base della documentazione contenuta nel portfolio professionale (comprensivo del progetto di ricerca-azione che è ‘’requisito di accesso’’ alla valutazione) Al termine la commissione esprime un parere, vincolante per il DS, tenendo anche conto delle risultanze dell’istruttoria del tutor (su attività formative predisposte, progetto di ricerca-azione, esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola di una relazione del Dirigente (su attività di formazione, forme di tutoring, ogni altro elemento informativo utile all’espressione del parere) Il percorso annuale non è ripetibile

La valutazione: gli standard professionali D.M. 984/2017, art.5 - Valutazione [NdR: simile ma non identico al corrispondente art.4 del DM 850/17, in blu le differenze] L’attività di docenza svolta nel terzo anno del percorso FIT e nel percorso annuale è valutata al fine di verificare la padronanza degli standard professionali da parte dei docenti con riferimento ai seguenti aspetti: Possesso e corretto esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti; Possesso e corretto esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali Osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti alla funzione docente La valutazione ha altresì il fine di verificare gli obiettivi raggiunti dal progetto di ricerca-azione

La valutazione: gli standard professionali Ai fini di cui al comma 1, lettera a), sono valutati la qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché il contributo al successo formativo e scolastico degli studenti. Sono valutati altresì le strategie inclusive e i risultati ottenuti dal docente in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché la collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche. A tal fine il docente redige, assistito dal tutor, la progettazione annuale … […] Ai fini di cui al comma 1, lettera b), sono valutate l’attitudine collaborativa nei contesti didattici, progettuali, collegiali, l’interazione con le famiglie e il personale scolastico, la capacità di affrontare situazioni relazionali complesse e dinamiche interculturali, nonché la partecipazione attiva e il sostegno ai piani di miglioramento dell’istituzione scolastica. Ai fini di cui al comma 1, lettera c), sono valutati l’assenza di provvedimenti disciplinari e il rispetto del D.Lvo 165/2001 [Norme generali PA] e successive modificazioni, del DPR 62/2013 [Codice comportamento dipendenti pubblici] e del regolamento dell’istituzione scolastica

La valutazione, neoimmessi e FIT

La valutazione, neoimmessi e FIT Centralità e criticità del ruolo del Dirigente scolastico Nota MIUR 35085 del 2/8/’1: ‘‘Si segnala il compito educativo e di orientamento, oltre che di garanzia giuridica, affidato al Dirigente scolastico, in quanto la norma gli assegna la funzione di apprezzamento e validazione della professionalità dei docenti che aspirano alla conferma in ruolo. A tal fine si riconferma l’impegno del Dirigente scolastico nell’osservazione e nella visita alle classi in cui i docenti neoassunti prestano servizio. Analogamente si raccomanda un contatto frequente tra dirigente scolastico e tutors.’’ Indispensabile attivare forme di supporto per i Dirigenti Scolastici: Incontri informativi e di sensibilizzazione sul ruolo e i compiti del DS Forme di consulenza su situazioni specifiche relative a docenti neoimmessi al 1° anno [cfr. DM 850, at.14, comma 4] o in percorso FIT (corpo ispettivo, DS in quiescenza, …?): azioni di verifica, cura e attenzione agli atti formali, soluzioni organizzative, azioni di orientamento e supporto professionale …

Riflessioni sul percorso annuale FIT grazie