don Manuel Marciello Beltrami

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Transcript della presentazione:

don Manuel Marciello Beltrami Ἀποκάλυψις don Manuel Marciello Beltrami

Apocalisse 6, 9-17 Dopo questa straordinaria visione della storia, ci accostiamo agli ultimi 3 Sigilli (le visioni che riguardano il Cielo)… 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 9-11 «Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano reso. E gridarono a gran voce:   "Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e veritiero, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue contro gli abitanti della terra?". Allora venne data a ciascuno di loro una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro». 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 9-11 Avvertiamo, in questi versetti, la «crisi» della Chiesa del I secolo: gli Apostoli sono tutti morti e la primissima generazione post-apostolica non è proprio un granché è in corso una feroce persecuzione da parte di Domiziano (che fu estesa anche alle province orientali dell’Impero) la fede vacilla perché le parole di Gesù – conservate nei Vangeli – che affermavano una imminente venuta del Regno (cfr. Mt 10, 23 e Mt 16, 28) sembrano non realizzarsi (le persone che avevano udito queste parole sono già morte o stanno morendo!!)… bisognava ammettere che la Chiesa si era sbagliata, che aveva frainteso il significato delle parole di Gesù attribuendo ad esse il senso di un ritorno imminente del Signore, cosa che la storia stava puntualmente smentendo… 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 9-11 Giovanni vede: un altare nel cielo sul quale non c’è più bisogno che salga nessuno perché ci è già salito l’Agnello che è stato sgozzato… I cristiani sono SOTTO l’altare: Gesù ha compiuto in sé, sulla Croce, la totalità dei sacrifici cruenti dell’AT e nessuno deve aggiungere nulla a questo fatto… Gli “Immolati” sotto l’altare gridano e chiedono a Dio: “fino a quando?” (è il loro sangue che grida, cfr. Gen 4, 10 e Eb 12, 24)… 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 9-11 Giovanni vede: tutte le “vittime” della storia, da Abele (l’«Ecclesia ab Abel», come diranno i Padri del IV secolo) fino alle vittime di Domiziano!! Che Dio dà a loro una veste bianca: è come dire “il banchetto è pronto!” (cfr. Mt 22, 1-14) e che li invita “a riposare ancora un po’” (questo versetto è all’origine della preghiera dell’«Eterno riposo»)… che c’è un tempo di riposo dalle fatiche sotto l’altare. Esso durerà finché il numero dei martiri sia completo: questo passaggio è difficile da comprendere… 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 9-11 Questa espressione non va intesa come l’affermazione di un “destino” a cui tutti – volenti o nolenti – devono sottomettersi… Indica che c’è una “pienezza” che deve essere raggiunta (cfr. Gal 4, 4)… è simile all’immagine della gravidanza che ha un compimento (il parto): bisognerà che ci siano ancora dei martiri, ma non intesi come “vittime” di un destino crudele, ma nella prospettiva di una pienezza che, quando sarà raggiunta, porterà con sé il Giudizio ultimo!! 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 12-17 «E vidi, quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventò tutta simile a sangue, le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i frutti non ancora maturi. Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora i re della terra e i grandi, i comandanti, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi: "Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il grande giorno della loro ira, e chi può resistervi?"». 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 12-17 L’Apocalisse comincia a «descrivere» la de-creazione… ci sarà un momento nel quale, per verdetto di Dio (e non per cause interne), la creazione avrà fine l’immagine del cielo che si arrotola su di sé: come se la creazione fosse stata un libro srotolato ora Dio la arrotola… è finita la storia!! 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 12-17 Comincia a manifestarsi il Giudizio di Dio… innanzitutto per coloro che hanno esercitato il potere (i re della Terra, comandanti, i grandi, i ricchi, i forti), ma anche per tutti gli altri (servi e liberi) si nascondono nelle caverne (perché peccatori, cfr. Gen 3, 10) essi chiedono ai monti di sottrarli dallo sguardo di Dio e dall’ira dell’Agnello (cfr. Gl 2, 1-3, Sal 129, 3 e Lc 23, 27-30) Tutti questi uomini sembrano invocare il suicidio: che significa? 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 12-17 Il Giudizio di Dio va inteso come una possibilità… gli uomini che hanno commesso il male e che hanno meritato – per questo – la morte, proveranno una tale vergogna dentro di loro da desiderare di non essere mai nati e, quindi, “invocheranno” il suicidio quando prenderemo coscienza del male che abbiamo fatto, potrebbe davvero accadere che passi nella nostra mente il pensiero che, forse, sarebbe stato meglio se non fossimo mai nati (il «guai» che Gesù pronuncia su Giuda, cfr. Mt 26, 24) 11/04/2019 Ἀποκάλυψις

Apocalisse 6, 12-17 Il Giudizio di Dio va inteso come una possibilità… bellissima è l’immagine che troviamo in Ez 16: quando Israele (paragonata ad una donna carica di peccati) arriverà al Giudizio di Dio, in quel giorno arrossirà e, nella sua confusione, non saprà che dire dei suoi molti peccati… Dio, vedendo quel rossore, le perdonerà ogni cosa: ecco la speranza cristiana (questa vergogna di fronte ai nostri peccati che basta a purificarci)!! Dio non chiede altro… 11/04/2019 Ἀποκάλυψις