Corso di Laurea in Ottica e Optometria, Università di Padova

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Trattamento dei campioni biologici l’analisi degli acidi nucleici
Advertisements

PESI MOLECOLARI Uno dei problemi che si presenta sempre quando si studiano (bio)polimeri è quello della determinazione del peso molecolare. I polimeri.
Corso di Laurea in Ottica e Optometria, Università di Padova
Elettroforesi di Acidi Nucleici Southern e Northern Blot
Il clonaggio di un frammento di DNA
PCR (polymerase chain reaction)
Università di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Laurea Triennale in Ostetricia CORSO DI BIOLOGIA Dr. Stefania Bortoluzzi 20 ore Martedi', 11:30-13:00,
Corso di Laurea in Ottica e Optometria, Università di Padova
Lezione 5-6 martedì 5 aprile 2011
Amplificazione DNA Clonaggio PCR.
Purificazione della GFP
Università di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Laurea Triennale in Ostetricia CORSO DI BIOLOGIA Dr. Stefania Bortoluzzi 36 ore Martedi', ,
Diagnostica microbiologica molecolare
ELETTROFORESI. Gli acidi nucleici migrano sempre verso il polo positivo per la presenza nella loro molecola di cariche negative dei gruppi fosfato (PO.
Soluzione lisante + PK Purificazione del DNA proteine DNA membrane etanolo Sovranatante Contenente DNA.
" Metodo, usato primariamente per la separazione dei componenti di un campione, in cui i componenti vengono distribuiti tra due fasi, una delle quali è.
Operazioni a valle Downstream processing Operazioni a monte Upstream processing SCELTA DEL CEPPO MIGLIORAMENTO DEL CEPPO.
TECNICHE DI PURIFICAZIONE
Elettroforesi su gel di agarosio
La centrifugazione differenziale di un omogenato di cellule eucariotiche permette di separare i componenti cellulari (frazione nucleare, frazione mitocondriale,
ESERCITAZIONI ANTROPOLOGIA POLIMERASE CHAIN REACTION (PCR)
Università di Padova Scuola di Medicina e Chirurgia Laurea Triennale in Ostetricia CORSO DI BIOLOGIA Dr. Stefania Bortoluzzi Dipartimento di Medicina.
Crystallization X-ray Diffraction data collection 1. Grow crystals
Metodi istologici.
DNA fingerprinting LLC Trieste.
Competenza – capacità cellulare di “catturare” il DNA.
CORSO DI BIOLOGIA 8CFU Due parti: - Biologia e istologia (5 CFU; 40F) + laboratori (1CFU; 16L)  Prof. Stefania Bortoluzzi (responsabile) - Microbiologia.
Laboratorio n° 1: La fitotossicità.
BIOLOGIA ORGANISMI VIVENTI VEGETALI - ANIMALI ORGANISMI PROCARIOTI
CENTRIFUGAZIONE E’ una tecnica che sfrutta la forza generata da una centrifuga per separare i componenti di una soluzione aventi diversa densità. La centrifugazione.
Corso di Laboratorio di Chimica Analitica
Preparazione alla prima prova in itinere
CORSO DI BIOLOGIA Due parti: - Biologia e istologia (5 CFU; 40F) + laboratori (1CFU; 16L)  Prof. Bortoluzzi (responsabile) - Microbiologia (2 CFU, 16F)
Modulo di Chimica e Biochimica
Parte 5 Estrazione e quantificazione del DNA nella genetica forense
Elettroforesi Separazione differenziata di molecole cariche (aminoacidi, peptidi, proteine, Acidi nucleici, ecc) sottoposte a un campo elelttrico.
Le Soluzioni e Le proprietà le proprietà colligative.
Corso di Laurea in Ottica e Optometria, Università di Padova
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE
Alimentazione umana Si usano principalmente: • Glutammato monosodico, come correttore di gusto (umami). Recettori del glutammato del sistema nervoso.
Prevenzione Biologia Molecolare Diagnosi Terapia a a a a a a.
POLIMERASE CHAIN REACTION
PROGRAMMA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IBPM CNR FEBBRAIO 2018
Analisi qualitativa: spettri di assorbimento nell’UV e nel VIS
CLONAGGIO DI UN FRAMMENTO GENOMICO NEL VETTORE pUC
ENTRIAMO IN LABORATORIO
Il termine cromatografia indica un insieme di tecniche che hanno lo scopo di separare una miscela nei suoi componenti, per permetterne il riconoscimento.
Preparazione Dei Campioni per l'Analisi Istologica
Analisi chimica Cromatografia su colonna con substrato solido, gelatinoso, o con sferette forate, entro le quali le sostanze entrano ed escono con varia.
CHIMICA ANALITICA CLINICA Prof
Elettroforesi su gel di agarosio
Parte 5 Estrazione e quantificazione (Maggiore Iacovacci)
Microscopi e tecniche microscopiche
Tecniche di purificazione
Clonaggio (molecolare)

Studio proteine: proteine extracellulari – cellulari
Clonaggio (molecolare)
Preparazione all’autovalutazione Unità Didattica 1

Docenti: Prof. STEFANIA BORTOLUZZI Dr. GIANLUCA OCCHI
Docenti: Prof. STEFANIA BORTOLUZZI Dr. GIANLUCA OCCHI

Gel elettroforesi dei campioni HSN
Organizzazione delle unità di ripetizione dei geni per gli istoni in diverse specie.
PURIFICAZIONE DELLA PROTEINA GFP
Rotore della centrifuga
Le proprietà delle soluzioni: le proprietà colligative
POSTGENOMICA O GENOMICA FUNZIONALE
ENDONUCLEASI DI RESTRIZIONE
Transcript della presentazione:

Corso di Laurea in Ottica e Optometria, Università di Padova Insegnamento di Biologia Prof. Stefania Bortoluzzi, Dr. Francesca Boaretto

Estrazione di DNA Determinare il pedigree di razze e semi Estrazione di DNA da osso di Neandertal Identificare specie protette e in via di estinzione Identificare potenziali sospettati, scagionare persone accusate, identificare vittime Stabilire la paternità o altre relazioni familiari Autenticare alimenti

Tessuti (biopsie, in paraffina, villi coriali) Diagnostica molecolare Ricerca di base Sangue (leucociti) Tessuti (biopsie, in paraffina, villi coriali) Liquidi biologici: - urina, feci - liquor - saliva - liquido amniotico Bulbo di capello, unghie

Estrazione di DNA Il DNA può essere estratto da ogni tipo di cellula o tessuto. L'estrazione e la purificazione di acidi nucleici da un materiale biologico richiedono: la lisi della membrana delle cellule, l'inattivazione delle nucleasi cellulari e la separazione dell'acido nucleico dai residui cellulari

Estrazione di DNA da saliva Fasi 1. Lisi cellulare ed inattivazione delle nucleasi 2. Purificazione del DNA 3. Precipitazione del DNA 4. Valutazione qualitativa DNA estratto

1. Lisi cellulare - Disgregazione meccanica: Scopo: liberare il DNA dai nuclei e dalle proteine istoniche e di inattivare le nucleasi - Disgregazione meccanica: - omogenizzazione - Trattamento con agenti chimici: - detergenti (SDS, Nonidet P40) - agenti caotropici (urea, ioduro di sodio, guanidina tiocianato) - Digestione enzimatica: - proteinasi K

2. Purificazione DNA - Metodo del salting out Scopo: separare il DNA dalle componenti cellulari (proteine, lipidi, polisaccaridi) e da sostanze interferenti - Metodo del salting out Utilizza alte concentrazioni saline per rimuovere le proteine (NaCl saturo) - Utilizzo di solventi organici Cloroformio (solubilizza i lipidi)

3. Precipitazione DNA - Trattamento con alcoli Scopo: concentrare, desalificare e recuperare il DNA in forma solida permettendone il successivo ridiscioglimento nella soluzione desiderata - Trattamento con alcoli - etanolo: in presenza di alte concentrazioni di sali monovalenti (sodio acetato, ammonio acetato) - isopropanolo: non richiede alte concentrazioni saline ma è meno facilmente eliminabile dell’etanolo

Protocollo da noi utilizzato Lisi campione - Tampone di lisi (SDS, EDTA) - Proteinasi K - incubazione a 55°C e inattivazione Proteinasi K a 100°C - SDS Purificazione DNA - NaCl saturo per il salting-out - Cloroformio - Centrifugazione - 3 fasi: -fase acquosa contenente DNA -interfaccia contenente proteine denaturate -fase organica contenente i lipidi - Prelevare la fase acquosa superiore Precipitazione DNA - Isopropanolo: precipitazione DNA (formazione flocculo) - 2 lavaggi pellet con etanolo 70 % - Evaporazione etanolo a provetta aperta - Risospensione in H2O milliQ

Precauzioni da usare per evitare la Frammentazione del DNA Danneggiamento a causa sollecitazioni meccaniche - maneggiare con delicatezza - no vortex a velocità elevata - no pipettamento eccessivo e vigoroso Digestione da parte di nucleasi cellulari - lavorare con i guanti - soluzioni e materiali sterili - soluzioni contenenti EDTA

4. Valutazione qualitativa DNA estratto mediante gel elettroforesi Per poter visualizzare il DNA su un gel, altrimenti invisibile, bisogna colorarlo con un agente intercalante che emette fluorescenza quando eccitato a lunghezze d’onda ultraviolette (EtidoBromuro sostituito dal GelRed) - I gel più utilizzati sono quelli di agarosio con concentrazioni 0,7 - 2% p/v - A basse concentrazioni si risolvono meglio i pesi molecolari alti (es. DNA genomico) - Ad alte concentrazioni si risolvono meglio i pesi molecolari bassi (amplificati di PCR)

4. Valutazione qualitativa DNA estratto mediante gel elettroforesi E’ possibile separare per taglia e visualizzare il DNA mediante elettroforesi in gel di agarosio. Elettroforesi  movimento di particelle cariche in un fluido per effetto di un campo elettrico. A pH 7 il DNA carico - migra verso il polo + Utilizzando come medium un fluido viscoso, le molecole migrano a diversa velocità in base non solo alla carica netta, ma anche ad altre caratteristiche quali la dimensione (velocità inversamente proporzionale e lunghezza). http://ebook.scuola.zanichelli.it/sadavabiologia/section-8/document-72

4. Valutazione qualitativa DNA estratto mediante gel elettroforesi Si miscela il DNA estratto con una soluzione di caricamento con diverse funzioni: Sostanza pesante facilita il caricamento nei pozzetti della miscela. Il DNA non e’ visibile: Per poter osservare l’andamento della corsa si una una molecola colorata, visibile a occhio nudo, che migra come un frammento molto leggero Per poter osservare il DNA si usano dei “coloranti”, molecole intercalanti fluorescenti all’UV (GelRed). Si osserva quindi il gel dopo la corsa al transilluminatore UV. http://ebook.scuola.zanichelli.it/sadavabiologia/section-8/document-72

1KB DNA mass ladder (Invitrogen) Miscela di frammneti di DNA di lunghezza nota fornisce uno Standard interno di dimensione nella corsa Caricare 10 µl per lane.

4. Valutazione qualitativa DNA estratto

Allestimento di colture batteriche

Allestimento di colture batteriche Scopi esercitazione Tecniche di semina Diluizioni progressive e semina per calcolo carica batterica di un campione (Escherichia coli, un comune batterio intestinale, ceppo di laboratorio).

Allestimento di colture batteriche Come procedere 1. Semina con la tecnica di trasferimento per striscio su piastra (piastratura da terreno solido a terreno solido). Scopo: isolamento di cloni da una patina di crescita batterica.

Allestimento di colture batteriche Come procedere 2. Semina con tecniche di trasferimento da una sospensione di batteri a un terreno solido 2.1. EFFETTUARE DILUIZIONI PROGRESSIVE

Allestimento di colture batteriche Come procedere 2.4. SEMINARE LE DILUIZIONI INDICATE USANDO LE ANSE IN VETRO LE PALLINE

Allestimento di colture batteriche Come procedere 2.5. IN BASE A NUMERO DI COLONIE OSSERVATE, DILUIZIONE UTILIZZATA, CALCOLARE LA CARICA BATTERICA DELLA SOLUZIONE MADRE in CFU/ml