IIS “BALSANO” Roggiano Gravina A.S. 2017/2018

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IIS “BALSANO” Roggiano Gravina A.S. 2017/2018 FORMAZIONE/INFORMAZIONE GENERALE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs 81/2008 A Cura del prof. Gianfranco Granieri PARTE I^ 12-2017 A cura del prof. Gianfranco Granieri Corso Sicurezza Lavoro 81/08 Docente Formatore MIUR RSPP – IIS Roggiano Gravina (CS)

PREMESSA Il D.Lgs 81/2008 si occupa della tutela della salute e della Sicurezza nei luoghi di Lavoro. Si vuole qui, fornire una panoramica sul DL, con lo scopo di portare a conoscenza una normativa che appare assai complicata ma che in realtà, non è nient’altro che “La linea Guida” di un comportamento corretto sui luoghi di lavoro. COMPORTAMENTO che, se impostato secondo quanto prescritto, può abbattere i rischi presenti ed incidenti. ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

La CULTURA DELLA SICUREZZA è il FONDAMENTO che queste “RIGHE” vogliono portare all’attenzione INFATTI : Soltanto una corretta INFORMAZIONE e FORMAZIONE dei Lavoratori può far sì che questi prendano coscienza che è IMPORTANTE rispettare il D.Lgs 81/2008, non solo per il fatto che è OBBLIGATORIO farlo, ma perché così facendo TUTELANO LORO STESSI. CONOSCERE I RISCHI PRESENTI SUL POSTO DI LAVORO SIGNIFICA ABBATTERLI O QUANTO MENO RIDURLI ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

Pericolo – Danno - Rischio PARTE I^ Pericolo – Danno - Rischio PREMESSA PERICOLO DANNO RISCHIO Concetti Relativi alla Valutazione del Rischio Come misurare il Rischio Scala delle Probabilità Scala della gravità del danno Stima del Rischio Tempistica Riduzione del Rischio Prevenzione e protezione 1 (p.I^) PERICOLO – DANNO - RISCHIO ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

PERICOLO ≡ FATTORE DI RISCHIO Definizione di Pericolo Art.2 lettera r, D.Lgs 81/08)) Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. (Orientamenti CEE riguardo alla valutazione dei rischi) PERICOLO ≠ RISCHIO PERICOLO ≡ FATTORE DI RISCHIO Causa o origine di un danno o di una perdita potenziali. ( UNI 11230 – Gestione del Rischio ) Potenziale Sorgente di un danno ( UNI EN ISO 12100-1 ) Fonte di Possibili lesioni o danni alla salute. Il temine pericolo è generalmente usato insieme ad altre parole che definiscono la sua origine o la natura della lesione o del danno alla salute. Es. pericolo di schiacciamento, elettrocuzione, intossicazione …. etc.. (Norma UNIEN 292 parte I/1991 – ritirata) Forme o situazione potenzialmente dannosa in termini di lesioni o malattie, danni alla proprietà, all’ambiente di lavoro, all’ambiente circostante o una combinazione di questi ( OHSAS 18001, 3.4) Il pericolo è una proprietà intrinseca (della situazione, oggetto, sostanza, etc.. ) non legata a fattori esterni; è una situazione, che per le sue proprietà o caratteristiche ha la capacità di causare un danno alle persone. ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

DANNO Lesione fisica o danno alla salute ( UNI EN ISO 12100-1 ) Qualunque conseguenza negativa derivante dal verificarsi dell’evento (UNI11230–Gestione del Rischio ) Lesione fisica o danno alla salute ( UNI EN ISO 12100-1 ) Gravità delle conseguenze che si verificano al concretizzarsi del pericolo La magnitudo delle conseguenze M può essere espressa come una fusione del numero di soggetti coinvolti in quel tipo di pericolo e del livello di danno ad essi provocato ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

Definizione di Rischio Art.2 lettera s, D.Lgs 81/08 Probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione Insieme delle possibilità di un evento e delle sue conseguenze sugli obiettivi. ( UNI 11230 – Gestione del Rischio ) Combinazione della probabilità di accadimento di un danno e della gravità di quel danno ( UNI EN ISO 12100-1 ) Probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno ( Orientamenti CEE riguardo alla valutazione dei rischi di lavoro) Combinazione della probabilità e della conseguenza del verificarsi di uno specifico evento pericoloso ( OHSAS 18001, 3.4) Il rischio è un concetto probabilistico, è la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno. ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

CONCETTI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Entità del beneficio Benefit extent; Advantage extent Probabilità Probability Misura o stima della probabilità Che un evento ha di verificarsi Gravità – Magnitudo - Severità Severity; Magnitude Entità del danno o perdita Criteri di Rischio Risk Criteria Termini di riferimento in base agli obiettivi dell’organizzazione ed al contesto Dimensione di (un) rischio Risk dimension Combinazione della probabilità di un evento e della entità delle sue conseguenze Identificazione del rischio Risk Identification Processo di ricerca, individuazione e descrizione del rischio Misurazione del Rischio Risk measurement; Risk Estimation Processo di attribuzione di un valore alla dimensione di un rischio Ponderazione del Rischio Risk Evolution Processo di comparazione del rischio misurato, rispetto ai criteri di rischio Analisi del Rischio Risk Analysis Processo di identificazione o misurazione del Rischio Valutazione del Rischio Processo di identificazione, misurazione e ponderazione del Rischio CONCETTI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO UNI 11230 – Gestione del RISCHIO ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

COME MISURARE IL RISCHIO ? R = f (P , D ) R = P x D STIMA DEL RISCHIO Definizione della Probabile Gravità del Danno e della probabilità del suo accadimento UNI EN ISO 12100-1 R = f (P , D ) R = P x D R = Rischio P = Probabilità o frequenza del verificarsi delle conseguenze D = Magnitudo (gravità) delle conseguenze (danno ai lavoratori) Uno dei metodi per esprimere P e D utilizza scale di probabilità ed una analisi matriciale ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

SCALA DELLE PROBABILITA’ Livello di Probabilità Criterio di Valutazione 4 Altamente Probabile Esiste una correlazione diretta fra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori; Si sono già verificati danni per la stessa Azienda o in Aziende simili o in situazioni operative simili; Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in Azienda. 3 Probabile La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se in modo automatico o diretto; E’ noto qualche episodio di cui alla mancanza ha fatto seguire il danno; Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa in azienda. 2 Poco Probabile La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi; Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sospresa. 1 Improbabile La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti; Non sono noti episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

SCALA DELLE GRAVITA’ DEL DANNO Livello del Danno Criterio di Valutazione 4 Gravissimo Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale; Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti 3 Grave Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale; Esposizione cronica con effetti reversibili e/o parzialmente invalidanti. 2 Medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con invalidità reversibile; Esposizione cronica con effetti reversibili. 1 Lieve Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile; Esposizione cronica con effetti letali rapidamente reversibile. ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

STIMA DEL RISCHIO 1 2 3 4 1 2 3 4 DANNO PROBABILITA’ LIEVE MEDIO GRAVE GRAVISSIMO PROBABILITA’ 1 IMPROBABILE 2 POCO PROBABILE 3 PROBABILE 4 ALTAMENTE PROB.LE ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

Programmazione degli interventi T E M P I S T I C A La stima numerica del rischio permette di identificare una scala di priorità degli interventi per ridurre il rischio R Programmazione degli interventi R > 8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza 4 < R ≤ 8 Azioni correttive e/o migliorative necessarie da programmare nel breve termine 2 ≤ R ≤ 4 Azioni correttive e/o migliorative necessarie da programmare nel medio termine R = 1 Eventuali misure da considerare in sede di riesame della valutazione ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

Azioni di riduzione del Rischio ( Ki ) Gli interventi devono quindi ridurre il Rischio fino a: RISCHIO TOLLERABILE : Rischio accettato in seguito alla ponderazione del rischio. Il rischio tollerabile è anche detto “rischio non significativo” o “ rischio accettabile”. Il rischio tollerabile non dovrebbe richiedere ulteriore trattamento. RISCHIO RESIDUO : Rischio rimanente a seguito del trattamento del rischio. Il rischio residuo comprende anche i rischi non identificabili. UNI 11230 – Gestione del Rischio Azioni di riduzione del Rischio ( Ki ) R = P x D/ƩKi Prevenzione : Agisce riducendo la probabilità di accadimento Protezione : Agisce diminuendo la gravità del danno Lavori Rischiosi ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

PREVENZIONE Definizione di Prevenzione Art.2 lettera n, D.Lgs 81/08 Il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno. Le misure di prevenzione sono di tipo strutturale o organizzativo, come: L’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori. La progettazione, costruzione e corretto utilizzo di ambienti, strutture, macchine attrezzature ed impianti. L’evitare situazioni di pericolo che possono determinare un danno probabile (rischio) L’adozione di comportamenti e procedure operative adeguate. ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri

PROTEZIONE Difesa contro ciò che potrebbe recare un danno. Elemento che si interpone tra qualcuno che può subire un danno e ciò che lo può causare. La protezione attiva è quella che gli stessi operatori devono attivare ( Estintori, Arresti d’emergenza …….), indossare DPI (Scarpe, caschi ………) La protezione passiva interviene anche senza comando umano (impianto rilevazione incendio) ISTITUTO SUPERIORE SICUREZZA SUL LAVORO - Project Work - Attività Didattico-Formative – a cura del prof. Gianfranco Granieri