IL MESTIERE DI STORICO Dall’antichità a oggi
V-I sec. a. C. Periodo greco - romano Nasce il “discorso storico” fondato sulla testimonianza (Erodoto, Tucidide) Si distingue tra “Ho visto, Ho sentito” e “Ho sentito dire”
IV sec. d. C. Cristianesimo Nasce il “senso della storia”, sottratta al caso (provvidenzialismo). Si diffonde il calcolo del tempi (periodizzazione)
XVI sec. Rinascimento Dalla critica dei documento (filologia) alla concezione della “storia perfetta”
Fine XVII sec. – inizio XVIII sec. “Crisi della coscienza europea” Nasce l’erudizione sacra (Bollandisti, Maurini) come supporto alla controversistica reigiosa Si sviluppa l’erudizione e la critica delle fonti (paleografia, diplomatica) come strumento della storiografia (B. Bacchini, L. A. Muratori)
XVIII sec. “Illuminismo” Si allarga il campo della curiosità storica (Voltaire, Essai sur les moeurs) Si sviluppa la “storiografia filosofica” (a tesi) come strumento della critica illuministica all’autorità Nascono le prime istituzioni universitarie consacrate alla ricerca storica (Göttingen)
XIX sec. “Storicismo” La storiografia accademica definisce rigorosamente i suoi metodi (seminari storici) e predispone la documentazione per la ricerca (archivi pubblici) Si diffondono ovunque le cattedre universitarie di storia Gli storici assumono un rilievo politico senza precedenti (Guizot, Thiers,Balbo, Ranke, Droysen)
Fine XIX secolo – inizi XX secolo “Positivismo” La storiografia si definisce come “scienza” e tende ad uno statuto simile a quello delle scienze naturali Oggetto della ricerca sono le “pure fonti” Scopo della ricerca è l’individuazione delle oggettive “leggi della storia”
Metà XX sec. “Storia sociale” Crisi e rinascita della storiografia a contatto con nuove discipline e con le scienze sociali Rivoluzione documentaria La dimensione “sociale” prevale ormai su quella “politica”; la “lunga durata” sull’ “avvenimento”; la “collettività” sull’ “individualità” Interdisciplinarità come programma