I PRINCIPI DEL CPA: il giusto processo
I principi generali Ogni codificazione si apre con l’elencazione di principi e così anche il cpa Funzione dei principi (creazione norme; interpretazione; etc.) Nella bozza di proposta erano di più Resistenza della politica
Elencazione dei principi Principio di pienezza ed effettività Parità delle parti Contraddittorio Giusto processo Ragionevole durata Motivazione Sinteticità Tutti i principi si compendiano nel principio del giusto processo (pienezza ed effettività della tutela art. 1; parità delle parti, contraddittorio e ragionevole durata art. 2; motivazione dei provvedimenti art. 3 cpa) Si può discutere del principio di sinteticità
ARTICOLO 1. EFFETTIVITÀ 1. La giurisdizione amministrativa assicura una tutela piena ed effettiva secondo i principi della Costituzione e del diritto europeo. Le situazioni di tutela che derivano dal diritto europeo non devono essere trattate peggio di quelle che derivano dal diritto nazionale (art. 19 TUE) Art. 24 Cost.
Art. 2. Giusto processo 1. Il processo amministrativo attua i principi della parita' delle parti, del contraddittorio e del giusto processo previsto dall'articolo 111, primo comma, della Costituzione. 2. Il giudice amministrativo e le parti cooperano per la realizzazione della ragionevole durata del processo. Art. 102 Cost e 111 cost. la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge
Norme che richiamano il giusto processo Art. 111 Cost. (introdotto dalla legge n. 2/1999) Artt. 6 e 13 CEDU Artt. 10 e 11 Dichiarazione univ diritti dell’uomo Art. 47 carta di nizza
Art. 111 Cost. La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata. Introdotto dalla legge cost. n. 2/1999
CEDU La Convenzione europea sui diritti dell’uomo è una convenzione internazionale firmata a Roma nel 1950 Entra nel nostro ordinamento attraverso la porta dell’art. 117, 1 comma Cost. (Corte Cost. nn. 348 e 349/2007 la considerano norma interposta) Gli articoli rilevanti per il giusto processo sono il 6 e il 13
Art. 6 CEDU - Diritto a un equo processo Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge, il quale sia chiamato a pronunciarsi sulle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile o sulla fondatezza di ogni accusa penale formulata nei suoi confronti. La sentenza deve essere resa pubblicamente, ma l’accesso alla sala d’udienza può essere vietato alla stampa e al pubblico durante tutto o parte del processo nell’interesse della morale, dell’ordine pubblico o della sicurezza nazionale in una società democratica, quando lo esigono gli interessi dei minori o la protezione della vita privata delle parti in causa, o, nella misura giudicata strettamente necessaria dal tribunale, quando in circostanze speciali la pubblicità possa portare pregiudizio agli interessi della giustizia.
Art. 13 CEDU - Diritto a un ricorso effettivo Ogni persona i cui diritti e le cui libertà riconosciuti nella presente Convenzione siano stati violati, ha diritto a un ricorso effettivo davanti a un’istanza nazionale, anche quando la violazione sia stata commessa da persone che agiscono nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali.
Carta di Nizza La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea è stata firmata a Nizza nel 2000 Ho lo stesso valore giuridico dei trattati secondo quanto stabilisce l’art. 6, comma 1, TUE
Art. 47 Carta di Nizza Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale Ogni persona i cui diritti e le cui libertà garantiti dal diritto dell’Unione siano stati violati ha diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice, nel rispetto delle condizioni previste nel presente articolo. Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge. Ogni persona ha la facoltà di farsi consigliare, difendere e rappresentare. A coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia.
Le declinazioni del giusto processo Che vuol dire processo giusto? Che vuol dire processo secondo giustizia? Vuol dire procedura giusta e/o decisione giusta? Si tratta di un principio o di un diritto? Quali sono le declinazioni del cd. “giudizio legale” di cui parlava la Magna Charta del 1215? Il giusto processo comprende in sé il contraddittorio, la parità delle parti, la ragionevole durata Si possono individuare quindi varie declinazioni o garanzie minime di legalità processuale
1) Processo in cui il giudice è terzo e imparziale Artt. 101 e 104 Cost. Imparzialità oggettiva (divieto di pronunciarsi più volte) o soggettiva (distacco del giudice) Indipendenza CEDU Campbell 1984 CEDU Procola 1995
2) Processo che si conclude in tempi rapidi Corte Giust. Dimitrov e Hamanov c/Bulgaria 2011 (responsabilità dello stato per mancata riorganizzazione del sistema giudiziario) Leggge 24 marzo 2001, n. 89 Legge Pinto Principio di sinteticità di cui all’art. 3 cpa? p. 116 libro Sinisi sulle modifiche alla legge Pinto
3) Processo in cui sia facile individuare e accedere al giudice Problema che si pone in caso di sistemi duali con compresenza di go e ga CEDU Staibano Mottola 2014 (errore nella giurisdizione non deve precludere nuovo accesso) Traslatio iudicii introdotta da Corte Cost. 77/2007 Anche il costo di accesso deve essere basso (questione del contributo unificato)
4) Processo in cui la decisione finale sia motivata Art. 111 Cost Art. 3 CPA 1. Ogni provvedimento decisorio del giudice e' motivato. 2. Il giudice e le parti redigono gli atti in maniera chiara e sintetica. Art. 113 cost.
5) Processo in cui vi sia pubblicità Udienza pubblica Problema dell’eccessiva esposizione mediatica
6) Processo in cui il giudice è precostituito per legge Art. 25 Cost CEDU Kontalexis 2012
7) Processo in cui si assicura una esecuzione effettiva Cedu Wasserman Necessità di una esecuzione rapida Necessità di una fase di esecuzione
8) Processo in cui sia assicurato il diritto di difesa
9) Processo in cui sia assicurato il contraddittorio Art. 101 cpc
10) Processo in cui sia assicurata la parità delle parti Art. 111 Cost.
11) Processo in cui sia assicurata tutela cautelare
12) Processo preceduto da un buon procedimento Varebbe solo per il processo amministrativo
Verso l’omogeneità di regole processuali a livello europeo? L’art. 1 si apre con il riferimento al diritto europeo E’ pensabile un processo amministrativo europeo ossia un processo regolato in tutti i paesi della UE da identiche norme? La risposta è negativa perché vige il principio di autonomia processuale Ciò non significa che dal diritto europeo non derivino limiti per il legislatore nazionale nell’individuazione della disciplina processuale La materia processuale rientra tra quelle a competenza concorrente
Concetto di autonomia istituzionale Per autonomia istituzionale si intende l’organizzazione e la configurazione delle autorità nazionali che deve essere lasciata ai singoli Stati (Conclusioni 16 aprile 2015, C85/14 KPN) Nell’autonomia istituzionale rientra sia l’autonomia procedurale (ogni Stato si disciplina come vuole i propri procedimenti amministrativi) sia quella processuale (ogni Stato si disciplina come vuole i propri processi) Il concetto di autonomia istituzionale deriva dal fatto che la UE rispetta la sovranità nazionale e si occupa solo di ciò che specificamente le viene assegnato/attribuito
Principio di attribuzione l’istituzione della UE rispetta la sovranità nazionale La sovranità resta la regola generale, le devoluzione di competenza l’eccezione in ambiti nominati In questo senso art. 4 TUE per il quale qualsiasi competenza non attribuita all’Unione nei trattati appartiene agli stati membri (regola) In questo senso art. 1 TUE per il quale gli Stati membri attribuiscono competenze alla UE per conseguire i loro obiettivi comuni (eccezione) In base all’art. 5 comma 2 in virtù del principio di attribuzione l’UE agisce esclusivamente nei limiti delle competenze che le sono attribuite
Materie di competenza esclusiva UE In base al principio di attribuzione il problema di avere regole processuali uniformi si risolve facilmente: dato che sul punto non vi è legislazione esclusiva ogni Stato fa da sè Sono indicate dall’art. 3 TFUE e tra di esse non c’è il processo ma Unione doganale; regole di concorrenza; politica monetaria; conservazione risorse biologiche del mare; politica commerciale comune
Principio di competenza concorrente Ma per l’art. 5 comma 2 TUE la UE può intervenire anche al di là dei settori di competenza esclusiva ove gli obiettivi dell’azione possano essere conseguiti meglio a livello UE rispetto al livello degli Stati membri Vale il principio di sussidiarietà: dove lo Stato membro non ce la fa o ce la fa male interviene la UE Vale il principio di proporzionalità: in questi casi l’intervento si limita al minimo indispensabile
Materie di competenza concorrente Tra le materie di competenza concorrente indicate esemplificativamente dall’art. 5 TFUE: Mercato interno; politica sociale; coesione economico-sociale; agricoltura e pesca; ambiente; protezione dei consumatori; trasporti; reti transeuropee; energia; spazio di libertà, sicurezza e giustizia; sanità pubblica Vi è come si vede lo “spazio di giustizia” Questo significa che la UE può intervenire…sempre nel rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità
Limiti all’autonomia processuale derivanti dal diritto UE Ma il diritto europeo si preoccupa del fatto che i sistemi processuali dei singoli paesi consentano l’attuazione di esso… Ove la disciplina processuale nazionale è tale da impedire o rendere eccessivamente difficile la tutela della situazione giuridica interviene il diritto UE Lo fa o direttamente con atti di armonizzazione o con la giurisprudenza della UE
Atti di armonizzazione limitativi autonomia processuale Direttive su ricorsi (89/665; 92/13 e 2007/66) e contratti pubblici da cui sono derivati: Previsione di una tutela ante causam Risarcimento dell’interesse legittimo Necessità di stand still procedimentale (si sospende la conclusione del contratto fino alla decisione) Si è intervenuti anche in materia penale, civile (insolvenza e crisi degli enti creditizi)
Giurisprudenza Corte di Giustizia Fissazione di termini di decadenza Tutela cautelare (Factortame1990)