CLUSTER E DISTRETTI TECNOLOGICI della REGIONE LAZIO

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CLUSTER E DISTRETTI TECNOLOGICI della REGIONE LAZIO Riunione FOLLOW UP – Bandi regionali Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN – Gruppo Fondi Esterni dei LNF 15/12/2016

Il quarto obiettivo del Piano Nazionale della Ricerca PNR (2015-2020) è la collaborazione pubblico-privato, qui intesa come leva strutturale per la ricerca e l’innovazione: in tale ambito, i Cluster Tecnologici Nazionali, costituiti coerentemente con le aree di specializzazione della ricerca applicata, sono riconosciuti come infrastrutture permanenti per il dialogo tra università, enti pubblici di ricerca e imprese e tra centro e territori. Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 15/12/2016

I Cluster Tecnologici Nazionali sono reti aperte e inclusive formate dai principali soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nazionale nella ricerca industriale, nella formazione e nel trasferimento tecnologico: imprese, università, istituzioni pubbliche e private di ricerca, incubatori di start-up e altri soggetti attivi nel campo dell’innovazione. Ciascuna aggregazione è focalizzata su uno specifico ambito tecnologico e applicativo ritenuto strategico per il nostro Paese, di cui rappresenta l’interlocutore più autorevole per competenze, conoscenze, strutture, reti e potenzialità. Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 15/12/2016

Nel 2012 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in linea con le priorità delineate nel Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, ha promosso la nascita e lo sviluppo dei Cluster Tecnologici Nazionali, con l’obiettivo di mobilitare simultaneamente le eccellenze del sistema industriale, del mondo della ricerca e la pubblica amministrazione regionale e nazionale su tematiche condivise, ritenute prioritarie e strategiche per il Paese nel medio e lungo periodo; promuovere la condivisione e il trasferimento delle conoscenze e delle competenze tra i diversi attori del sistema industriale e della ricerca; ottimizzare l’uso delle risorse economiche pubbliche disponibili; migliorare la capacità di attrarre investimenti e talenti, anche attraverso processi di internazionalizzazione; favorire la crescita economica sostenibile dei territori e dell’intero sistema economico nazionale; assumere un ruolo rilevante nel panorama europeo ed internazionale in tema di ricerca ed innovazione; valorizzare le eccellenze del Made in Italy. Questo processo ha visto, inoltre, il coinvolgimento delle regioni, chiamate a sostenere anche finanziariamente le attività complementari e/o funzionali allo sviluppo e alla valorizzazione dei Cluster, nell’ambito di specifici Accordi di Programma con il MIUR. Perché si sono formati? Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 15/12/2016

Ciascuno degli otto Cluster Tecnologici Nazionali fa riferimento ad una delle seguenti aree ritenute di interesse strategico per l’industria nazionale. Aerospazio: promozione e valorizzazione di tutti gli ambiti tecnologici di rilievo per il settore aeronautico e spaziale, con particolare riferimento all'uso duale delle tecnologie che ne specializzino l'uso ad applicazioni in campo civile e di elevato impatto sociale. Agrifood: sviluppo di conoscenze e tecnologie per la produzione di cibi, anche di origine marina, più sicuri e che abbiano più elevate caratteristiche di qualità e genuinità, anche attraverso una maggiore sostenibilità e un minor impatto ambientale nell'uso delle risorse. Chimica verde: sviluppo di tecnologie di trasformazione di biomasse di seconda e terza generazione (biomasse "sostenibili non food") in energia e chimica verde. Fabbrica intelligente: sviluppo e applicazione di tecnologie innovative per favorire l'innovazione e la specializzazione dei sistemi produttivi manifatturieri nazionali, sul piano della produzione, dell'organizzazione e della distribuzione. Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina: promozione dello sviluppo di innovativi mezzi e sistemi per la mobilità di superficie eco-sostenibili, ottimizzabili dal punto di vista intermodale, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell'ambiente e delle risorse naturali. Scienze della Vita: cura della salute umana attraverso la produzione di nuovi farmaci e terapie assistive, anche a costi contenuti; realizzazione di approcci diagnostici innovativi per malattie particolarmente critiche, comunque in un'ottica di miglioramento e allungamento della vita attiva delle persone. Tecnologie per gli ambienti di vita: sviluppo di conoscenze, soluzioni tecnologiche, impianti, costruzioni e prodotti altamente innovativi che, secondo uno schema di Ambient Intelligence ed Ambient Assisted Living, permettano di ridisegnare l'ambiente di vita domestico in modo da garantire l'inclusione, la sicurezza, l'ecosostenibilità. Tecnologie per le Smart Communities: sviluppo delle più avanzate soluzioni tecnologiche applicative per consentire di realizzare modelli innovativi di risoluzione integrata per problemi sociali di scala urbana e metropolitana. Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 15/12/2016

REGIONE LAZIO, APQ con MISE e MIUR, ha costituito (con supporto Filas): il Distretto Tecnologico Aerospaziale del Lazio (DTA) stanziamento 60 M€, tra i principali promotori CTN Aerospaziale (CTNA) il Distretto Tecnologico delle Bioscienze del Lazio (DTB) stanziamento di 60 M€, tra i principali promotori del CTN Scienze della Vita, “ALISEI” il “Distretto tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio” (DTC) stanziamento iniziale di 40 M€. Tra i principali promotori del CTN per l’area applicativa Tecnologie per Smart Communities (TSC) http://www.lazioinnova.it/wp- content/uploads/2015/03/regione_lazio_smart_specialisation_strategy_luglio_2014.pdf S3 LAZIO lug14, pag. 29-30 http://attiministeriali.miur.it/anno-2016/agosto/dd-03082016-(3).aspx DD 3.8.2016 n. 1610 SCAD. 13 ottobre 2016 sviluppo e potenziamento di 4 nuovi CTN: Tecnologie per il Patrimonio Culturale; Design, Creatività e Made in Italy; Economia del Mare; Energia Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 15/12/2016

Distretti Regione LAZIO il Distretto Tecnologico Aerospaziale del Lazio (DTA) il Distretto Tecnologico delle Bioscienze del Lazio (DTB) il Distretto tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio (DTC) Distretti Regione LAZIO Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 19/04/2019

DTA (Fonte LAZIOINNOVA) Il settore aerospaziale nel Lazio vanta una tradizione che risale all’inizio del Novecento e si avvale di un legame solido con il mondo dell’università. Fanno parte del distretto ben 10 organismi di ricerca, tra cui CNR, INAF, ENEA, INFN, INGV, 5 università, 4 facoltà di ingegneria, 12 dipartimenti e oltre 3.000 tra professori, ricercatori ed esperti coinvolti in attività di studio, sperimentazione e progettazione aerospaziale. Dal 2005 a oggi, attraverso il DTA, la Regione Lazio ha investito circa 58 milioni di euro, sostenendo circa 110 progetti di ricerca e sviluppo in campo aerospaziale. DTA (Fonte LAZIOINNOVA) Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 19/04/2019

DTB (fonte LAZIOINNOVA) Nell’Area di specializzazione delle “Scienze della Vita”, è presente nel Lazio, accanto a un sistema industriale regionale molto competitivo – operante nei comparti produttivi Farmaceutico, Dispositivi biomedicali e diagnostici, Biotecnologie e Nanotecnologie, ICT per la biomedicina e per i servizi sanitari, Benessere – anche un Sistema della Ricerca di primissimo livello internazionale con oltre 10.000 specialisti in attività di ricerca di base e applicata, 8 Università (6 pubbliche e 2 private), 13 Organismi di ricerca pubblica, 10 importanti Centri di ricerca privati e 3 Istituti Europei di Ricerca. Dal 2009 a oggi, attraverso il DTB, la Regione Lazio ha investito circa 29 milioni di euro, sostenendo, con 3 bandi, 72 progetti di R&D di 120 aziende laziali in collaborazione con gli organismi di Ricerca e 3 programmi triennali di Ricerca nelle neuroscienze. DTB (fonte LAZIOINNOVA) Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 19/04/2019

DTC (fonte lazioinnova) L’Area di Specializzazione “Patrimonio Culturale e tecnologie della cultura” – con l’inclusione delle tecnologie e delle applicazioni correlate – ha una consolidata tradizione accademica, scientifica e aziendale nel Lazio. È un settore di eccellenza della regione, riconosciuto in tutto il mondo. Oggi il Lazio può vantare: 102 musei, monumenti e aree archeologiche statali; 65 musei civici e provinciali; Oltre 1.800 imprese nella filiera dei Beni Culturali; Oltre 30.000 imprese legate al turismo culturale; Oltre 7.000 imprese con circa 250.000 addetti nei settori creativi solo a Roma; 9 Università (5 pubbliche e 4 private); 4 Istituti centrali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT); 3 primari Organismi di ricerca (ENEA, CNR e INFN); Oltre 1.400 ricercatori pubblici in discipline umanistiche e scientifiche. Le prime azioni attuative del DTC sono riunite nella piattaforma Lazio Futouring, sistema integrato di 10 progetti attivati attraverso 5 bandi regionali, per un valore complessivo di 13 milioni di euro, per la valorizzazione del patrimonio culturale del Lazio. DTC (fonte lazioinnova) Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 19/04/2019

CONCLUSIONI Come contattare i DT? Chi nell'INFN ci partecipa? Come avere una partecipazione attiva? Coordinamento tra le strutture INFN (RM1, RM2 e RM3, LNF, AC e…) in questo; Altro?? … CONCLUSIONI Maria Rita FERRAZZA - LNF-INFN 19/04/2019