Il termine di conclusione del procedimento (art. 2 l. 241/90)

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Transcript della presentazione:

Il termine di conclusione del procedimento (art. 2 l. 241/90) Prof. Avv. Francesco de Leonardis

indice i 3 problemi fondamentali dell’art. 2 La struttura dell’art. 2 Le modifiche dell’art. 2 L’ambito soggettivo di applicazione dell’art. 2 Il problema del dovere di provvedere Il problema del termine Il problema della tutela

I 3 problemi fondamentali Le amministrazioni devono dare una risposta alle istanze che le vengono proposte; devono concludere i procedimenti (problema del dovere di conclusione) I procedimenti devono concludersi in un tempo definito ex ante; non possono durare un tempo indefinito (neanche se si tratta di curare l’interesse generale) (problema del termine) Si deve definire cosa fare quando non vi è la risposta della pa o questa arrivi in ritardo (problema della tutela)

STRUTTURA DELL’ART. 2 Le tre parti della norma rispondono ai 3 problemi: 1) il dovere espresso di provvedere (comma 1) 2) i termini di conclusione (commi 2-7) 3) la tutela (comma 8 ma rinvio al 31 cpa e comma 9) Ad esse si aggiunge l’ambito soggettivo di applicazione (a quali pa si applica la disciplina del termine)?

Amministrazioni tenute Amministrazioni statali Enti pubblici nazionali Aut.garanzia e vigilanza Rinvio all’art. 29 comma 2 l. 241/90 per Regioni e enti locali che comunque devono osservare i principi Praticamente tutte!

Gli interventi di modifica (2005; 2009; 2010; 2012) Vi sono stati 5 interventi di modifica: - art. 2 comma 4 bis l. 15/2005 (aumento di un anno per il termine del ricorso e abolizione previa diffida; disposizione non più vigente ma rivive nel 31 cpa) -art. 3 comma 6 bis l 80/2005 (nel giudizio sul silenzio il ga conosce della fondatezza dell’istanza; disposizione non più vigente ma rivive nel 31 cpa) Art. 7 l. 67/2009 (vigente: riduce a 30 gg.termine ove non espressamente previsto) D.lgs. 104/2010 Cpa (abolisce le due disp citate e rinvia all’art. 31; si giudizio su fondatezza ma solo su atti vincolati) Dl 5/1012 Comma 1 e 9 (sanzioni e potere sostitutivo)

1) Problema del dovere di conclusione Il dovere di conclusione del procedimento discende dal dovere della pa di curare concretamente l’interesse generale La norma di cui all’art. 2 “riconosce” il dovere generale della pa Il dovere di provvedere della pa può essere riconosciuto: A) a fronte di un’istanza di parte (ove consegua…) B) d’ufficio

a) Dovere di provvedere su istanza di parte Ci vogliono due elementi: Il primo elemento è l’esistenza di una legge (la domanda deve avere fondamento in precise disposizioni di legge) Il secondo elemento è l’interesse individuale (dato che si configura rispetto ad un’istanza si parla anche di obbligo e non di dovere)

Casi di inesistenza del dovere di provvedere Domanda palesemente infondata, inammissibile, inverosimile (in questi casi motivazione sintetica) Corrispondenti al ricorso inammissibile per difetto di interesse ad agire

Procedimenti sottoposti a conclusione espressa Una lettura del solo art. 2 farebbe pensare che tutti i procedimenti siano sottoposti a conclusione espressa Una lettura combinata degli artt. 2, 19 e 20 della legge 241/90 porta invece alla conclusione che solo alcuni procedimenti sono sottoposti a conclusione espressa A) tutti i procedimenti a iniziativa d’ufficio B) i procedimenti a iniziativa di parte che riguardano materie sensibili (ambiente, difesa, immigrazione etc.)

Atti che violano il dovere di conclusione espressa Atto soprassessorio (es. nota che informa che è in corso di definizione l’istruttoria tecnica) Atto dilatorio (es. rinvio a tempo indeterminato della delibera richiesta) Atti elusivi Atti istruttori

Termine principale e termine sussidiario L’art. 2 (commi 3, 4 e 5) stabilisce che il termine principale di conclusione del procedimento deve essere stabilito direttamente dalle amministrazioni a mezzo di propri provvedimenti all’interno di soglie stabilite dallo stesso art. 2 (determinazione del termine principale in via amministrativa) Qualora le amministrazioni non provvedano a stabilire il suddetto termine scatta il termine sussidiario di 30 giorni (sul punto vi è stata un’evoluzione: versione originaria 30 gg.; l. 15/2005 aveva innalzato a 90 gg.; l. 67/2009 è tornata ai 30 giorni) (es. procedimenti di autotutela)

Atto che definisce il termine principale (comma 3) Regolamenti ex art. 17, comma 3 l. 400/88 Decreti In ogni caso: Non deve essere arbitrario Deve essere sostenibile da parte delle amministrazioni

SOGLIE ALL’INTERNO DELLE QUALI DEVE ESSERE STABILITO IL TERMINE PRINCIPALE Procedimenti normali: deve essere comunque entro 90gg. Procedimenti complessi: entro 180gg. Cittadinanza e immigrazione: senza termine

Sospensione del termine (comma 7) Per acquisizione di valutazioni tecniche Per un periodo massimo di 30 gg. Per acquisizione solo di documenti non in possesso dell’amministrazione

Tutela in relazione al silenzio inadempimento (comma 8) In un primo tempo la tutela nei cfr.del silenzio era contenuta nel comma 8 oggi è nel cpa Gli artt. rilevanti sono 31 (azione avverso il silenzio); 117 (ricorsi avverso il silenzio); art.7 (giurisd.di legittimità avverso le omissioni) e art. 34 (sentenze di merito: in caso di omissione il giudice ordina di provvedere) Il silenzio (ovviamente non significativo) si può impugnare entro un anno dalla scadenza dei termini di conclusione Non serve la diffida Il ga può conoscere della fondatezza dell’istanza Si può riproporre istanza

PROBLEMA DELLA PRONUNCIA SULLA FONDATEZZA DELL’ISTANZA Il giudizio di fondatezza è previsto solo per gli atti vincolati ossia atti in cui non c’è da compiere nessuna scelta discrezionale Gli atti discrezionali sono esclusi per il principio della riserva di amministrazione (si avrebbe una violazione del principio di separazione dei poteri) Per questi ultimi il giudice si deve limitare ad ordinare alla pa di provvedere e semmai si sostituisce solo in sede di ottemperanza

domande Quali sono i 3 problemi fondamentali che affronta l’art. 2? Da quali parti della norma sono disciplinati? A quali amministrazioni si applica l’art. 2? Quali sono i procedimenti per cui è prevista la conclusione espressa? In quali casi la pa pur in presenza di un’istanza di parte può non concludere il procedimento? Quali atti costituiscono violazione del principio di conclusione espressa? Che significa termine principale e termine sussidiario?

domande Chi e con quali atti stabilisce il termine principale? Entro quali soglie sono stabiliti i termini principali? Qual è il termine sussidiario? Quando si applica? In quali casi si sospende il termine? In quali norme è contenuta la tutela avverso il silenzio non significativo? Entro quale termine si può impugnare il silenzio? Occorre la diffida? Che significa che il giudice può pronunciarsi sulla fondatezza dell’istanza?