Definizione, classificazione e origine MALATTIE CRONICHE Definizione, classificazione e origine Bonetti Simone, Amigoni laura, Signori Simona, Mantovani Federico, Campana Pietro
DEFINIZIONE L’Oms le ha definite un’epidemia invisibile: una vasta gamma di patologie caratterizzate da un lento e progressivo declino delle normali funzioni fisiologiche, che rappresentano la prima causa di morte soprattutto nei paesi più industrializzati. Un malato può trattare i sintomi della malattia, ma non guarire. Organizzazione mondiale della sanità
CAUSE Spesso insorgono in età giovanile, ma prima di vederne i sintomi possono passare anche molti anni. Le principali cause sono: Età e predisposizione genetica Stile di vita scorretto: alimentazione poco sana, consumo di tabacco e di alcol e limitato esercizio fisico Fattori di rischio intermedi: ipertensione, glicemia alta, livelli di colesterolo alti e obesità Inquinamento atmosferico
CLASSIFICAZIONE Malattie cardiovascolari: Ischemia miocardica e ictus, sono la prima causa di morte nel mondo; Malattie respiratorie: Asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), riniti, rinosinusiti, sindrome delle apnee notturne e ipertensione polmonare; Tumori: Costituiscono la seconda causa di morte nel mondo; Disturbi mentali: Schizofrenia, depressione, disturbi d’ansia, anoressia e bulimia, e disturbi legati all’abuso di alcol, malattie neurodegenerative; Malattie reumatiche e osteoarticolari: Artrite, artrosi e osteoporosi, rappresentano la condizione cronica più diffusa nella popolazione italiana;
DOLORI TIPICI DELLE MALATTIE CRONICHE Il dolore può differenziarsi in acuto o cronico e il dolore acuto può diventare cronico se non trattato. Esistono varie tipologie di dolore che si differenziano in base alle loro cause e al modo in cui si manifestano: Infiammatorio artrosico Neurologico: ernia Neuropatico: demielinizzazioni Infiammatorio da frizione Patologico- sistemico: in presenza di patologie sistemiche: ipotalamo, tumori, ormonali, tiroide Viscerale: dolore solitamente notturno causato da un problema viscerale
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA E SCLEROSI MULTIPLA. Come agiscono sul nostro corpo.
COSA È LA SLA? QUALI SONO I SINTOMI? La SLA (sclerosi laterale amiotrofica) è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni. I sintomi della malattia sono: brevi contrazioni muscolari (mioclonie) crampi, rigidità o debolezza muscolare; dimagrimento muscolare o atrofia; voce indistinta o tono nasale; prime difficoltà nella pronuncia delle parole, in particolare quelle che contengono la lettera “R”.
EFFETTI E DIAGNOSI DELLA MALATTIA Gli effetti della malattia sono: progressiva perdita delle capacità di movimento; graduale paralisi respiratoria; masticazione e deglutizione rallentate; capacità di parlare compromessa. Gli esami per la diagnosi della SLA sono molteplici: esami neurofisiologici tra cui l’elettromiografia e l’esame della velocità di conduzione nervosa; risonanza magnetica nucleare dell’encefalo e del midollo spinale; puntura lombare per l’esame diretto del liquido; biopsia del tessuto muscolare.
COSA È LA SM? QUALI SONO I SINTOMI? La SM (sclerosi multipla) è una malattia autoimmune cronica demielinizzante, che colpisce il sistema nervoso centrale. I sintomi della malattia sono: affaticamento, deficit cognitivi, depressione, instabilità emotiva; nistagmo, neurite ottica, diplopia; astenia, spasmi, atassia; dolore, ipoestesia, parestesia; incontenenza fecale, diarrea; incontinenza urinaria, ritenzione urinaria.
CAUSE E DIAGNOSI DELLA MALATTIA Le cause della malattia sono: variazioni genetiche aumentano il rischio di sviluppare la malattia; appartenenza ad un gruppo etnico; il rischio aumenta se tra i parenti stretti è presente un malato di sclerosi multipla; alterazioni dell'antigene leucocitario umano (HLA), un gruppo di geni situati nel cromosoma 6. Gli esami per la diagnosi della SM: esame neurologico; risonanza magnetica; puntura lombare; potenziali evocati; analisi del sangue; analisi del liquido cerebrospinale.
TERAPIE E CURA Boni Gianluca, Mangano Francesca, Magri filippo, Carrara Erica
APPROCCIO FISIOTERAPICO MODERNO AL DOLORE CRONICO La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa in prevalenza della riabilitazione dei pazienti affetti da patologie e disfunzioni congenite o acquisite in ambito muscoloscheletrico, neuronale e viscerale. Gli interventi fisioterapici sono: Terapia fisica Terapia manuale/manipolativa Massoterapia Terapia posturali Clinoterapia
FARMACI Al momento non esistono farmaci efficaci per la cura della SLA. Tuttavia, esiste un farmaco che viene impiegato nel trattamento della SLA: il Riluzolo. I pazienti affetti dalla malattia possono inoltre essere aiutati tramite la fisioterapia, la terapia del linguaggio e quella occupazionale. Negli stadi finali della malattia, invece, si ricorre alla ventilazione meccanica e all'alimentazione artificiale. Per la sclerosi multipla non è possibile parlare di vera e propria cura farmacologica. Nonostante ciò, la somministrazione di farmaci e la messa in atto di strategie terapeutiche parallele possono prevenire le complicanze, ritardando la disabilità e migliorando la qualità di vita del paziente. I farmaci più utilizzati in terapia per il controllo dei sintomi sono: interferoni, immunoglobuline, steroidi, antispastici (spasmolitici), antidepressivi e farmaci colinergici per ridurre i disturbi urinari. Per entrambe le malattie esistono cure sperimentali consistenti nell’iniezione di cellule staminali.
RILUZOLO Il Riluzolo agisce riducendo il rilascio di glutammato a livello celebrale e midollare, cercando di prevenire la degenerazione dei neuroni motori. Il Riluzolo è disponibile per la somministrazione per bocca sotto forma di compresse o di sospensione orale. La dose di farmaco solitamente impiegata è di 50 mg, da assumersi due volte al giorno.
BIBLIOGRAFIA www.epicentro.iss.it/temi/croniche/croniche.asp www.sabes.it https://it.wikipedia.org/wiki/Sclerosi_multipla www.aism.it https://it.wikipedia.org/wiki/Sclerosi_laterale_amiotrofica www.farmacoecura.it