Istituto Comprensivo “G.Bonafini” Cividate Camuno Percorso formativo

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Transcript della presentazione:

Istituto Comprensivo “G.Bonafini” Cividate Camuno Percorso formativo 16 dicembre 2008 Paola Amarelli Alessandro Sacchella AIMC

PERCORSO formativo un incontro con lo staff di direzione (dirigente, coordinatori di plesso, funzione strumentale P.O.F. e Continuità) per definire i bisogni dell’Istituto, la distribuzione dei compiti, le modalità operative, i tempi di lavoro; un incontro in plenaria per condividere il percorso, consentire eventuali adattamenti e attivare i gruppi di lavoro; una fase di elaborazione interna all’Istituto affidata a gruppi di lavoro (3 incontri) un secondo incontro (dopo il 2° lavoro di gruppo) con lo staff di direzione per condividere il lavoro svolto un ultimo incontro collegiale di restituzione finale con valutazione/ rielaborazione del materiale elaborato….

BISOGNO/OBIETTIVO condividere il progetto di scuola e quindi il curricolo formalizzare e documentare quanto collegialmente elaborato; rendere trasparenti le proposte e le scelte anche nei confronti delle famiglie Ordinare, rendere organiche e consapevoli le numerose attività che vengono svolte talvolta in modo diverso dai singoli plessi; creare continuità attraverso la consapevolezza di una meta comune. (a prescindere da eventuali riferimenti alle Indicazioni per il curricolo modificate o meno che siano)

Premessa Il lavoro sul curricolo e sull’identità dell’istituto consente di dare significato a ciò che si fa. Per fare questo occorre definire e condividere da dove si vuole partire e dove si vuole arrivare per essere concreti, efficaci, vicini anche ai nostri bisogni e non troppo lontani dalla meta che si vuole raggiungere

Il VIAGGIO la BUSSOLA la META ridefinire un orizzonte di senso condiviso rispetto a quanto si sta facendo

rappresentazioni simboliche Quali le rappresentazioni simboliche dell’insegnante? NORD SUD EST OVEST

NORD Le finalità PUNTO DI RIFERIMENTO FONDAMENTALE RAPPRESENTA LA DIMENSIONE ETICA E VALORIALE DELLE SCELTE è la dimensione in cui ogni scuola riconosce la propria proposta formativa e sente rappresentate le risposte della propria quotidianità educativa è la parte razionale delle nostre scelte educative, didattiche, quella che garantisce coerenza, che dà spessore a quanto privilegiamo quella per cui saremmo disposti a pagare un “prezzo” è l’eredità che offriamo alle nuove generazioni

collocare in una mappa condivisa il lavoro in atto individuare attività, progetti, esperienze di apprendimento particolarmente significative per la realizzazione e la costruzione del curricolo di scuola Che cosa fare , insegnare e soprattutto perché? Quale idea di scuola, di insegnamento, di apprendimento, di disciplina, di alunno … condividere? Come insegnare? NORD

RAPPRESENTA LA DIMENSIONE IMPLICITA SUD L’organizzazione RAPPRESENTA LA DIMENSIONE IMPLICITA DELLE SCELTE è la parte meno controllabile delle nostre scelte, ma quella che più ci contraddistingue è il “luogo”dell’implicito, in cui spesso si perdono i dati di realtà e nel quale non sempre si valutano conseguenze e contraddizioni è lo spazio delle argomentazioni anche emotive

lavorare insieme, condividere attese, ideali parole, linguaggi e significati strumenti progettuali Come insegnare? SUD

RAPPRESENTA LA DIMENSIONE DEL RICONOSCIMENTO EST I saperi RAPPRESENTA LA DIMENSIONE DEL RICONOSCIMENTO DELL’ORIGINE DA CUI DERIVANO LE SCELTE E IL COMPITO è il punto che richiama l’origine della proposta formativa è il luogo dal quale trae origine lo sviluppo e la motivazione del percorso didattico è la dimensione del confronto per riconsegnare a ciascun percorso didattico significato, coerenza e interdipendenza

partire dai saperi disciplinari presenti nelle diverse aree individuare gli obiettivi di apprendimento costruire un curricolo in verticale e avvicinarsi a un’idea condivisa di competenza Quali competenze promuovere? Attraverso quali obiettivi? Che cosa insegnare ? EST

La valutazione OVEST è l’ambito in cui ciascuna scuola RAPPRESENTA IL LUOGO DELLA VALUTAZIONE E DELLA FATTIBILITÀ DELLE SCELTE è l’ambito in cui ciascuna scuola “investe” su se stessa e sulle proprie scelte è il luogo della comunicazione, della visibilità sociale è lo spazio della valutazione centrata su indicatori condivisi

Confrontare modalità e strumenti di verifica e di valutazione Definire indicatori per la lettura della professionalità docente Come valutare i risultati dell’insegnamento? OVEST

Scegliere significa porre delle priorità e definire i criteri di “valore” che rendono ragione non solo di quanto si sceglie ma anche di quanto non si sceglie

L’insegnante , la proposta formativa della scuola diventano gli anelli di congiunzione in grado di rielaborare e proporre CONOSCENZE COMPETENZE VALORI MODELLI CULTURALI

Nella casa di psiche ha preso dimora un ospite inquietante che chiede con una radicalità finora sconosciuta, il senso dell’esistenza. Gli altri ospiti, che già abitavano la casa,obiettano che la domanda è vecchia quanto il mondo … l’ospite inquietante però insiste nel dire che nell’età della tecnica la domanda di senso è radicalmente diversa, perché se nell’età pre-tecnologica la vita e il mondo apparivano privi di senso in quanto miserevoli, nell’età della tecnica la vita e il mondo appaiono miserevoli in quanto privi di senso . U. Galimberti

META ridefinire un orizzonte di senso condiviso rispetto a quanto si sta facendo BUON CAMMINO !!