Hegel La Dialettica
DIALETTICA: LEGGE CHE REGOLA IL MOVIMENTO DELL’ASSOLUTO LA DIALETTICA «La dialettica invece è questo immanente oltrepassare, in cui l'unilateralità e la limitatezza delle determinazioni dell'intelletto si espone per quello che è, cioè come la loro negazione. Ogni finito è il superare se stesso. La dialettica è quindi l'anima motrice del procedere scientifico ed è il principio mediante il quale soltanto il contenuto della scienza acquista un nesso immanente o una necessità, così come in esso in generale si trova la vera elevazione, non estrinseca, al di là del finito». (Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche) DIALETTICA: LEGGE CHE REGOLA IL MOVIMENTO DELL’ASSOLUTO PENSIERO≡ESSERE LOGICA(CONCERNE IL PENSIERO)≡ONTOLOGIA (CONCERNE L’ESSERE) DIALETTICA: LEGGE (ONTOLOGICA) DI SVILUPPO DELLA REALTA’ E LEGGE (LOGICA) DI COMPRENSIONE DELLA REALTA’
ANDAMENTO TRIADICO DELLA DIALETTICA TESI (MOMENTO ASTRATTO- INTELLETTUALE): AFFERMAZIONE DI UN CONCETTO DETERMINATO ANTITESI (MOMENTO DIALETTICO O NEGATIVO- RAZIONALE): NEGAZIONE DEL CONCETTO AFFERMATO NELLA TESI E PASSAGGIO AL CONCETTO OPPOSTO SINTESI (MOMENTO SPECULATIVO O POSITIVO- RAZIONALE): NEGAZIONE DELLA NEGAZIONE E RI-AFFERMAZIONE; UNIFICAZIONE, MEDIAZIONE DELLA PRECEDENTE AFFERMAZIONE E NEGAZIONE SI REALIZZA L’ AUFHEBUNG (SUPERAMENTO E CONSERVAZIONE) INTELLETTO (VERSTAND): grado più basso della ragione perché si ferma ai concetti isolati, astratti, irrigiditi; coglie il reale sotto forma di determinazioni statiche e separate le une dalle altre ; facoltà che tien fermi gli opposti nella loro opposizione, facoltà che astrae (separa, distingue)e coglie il finito come per se stante; RAGIONE (VERNUNFT): facoltà che «fluidifica i concetti», li mette in movimento, in relazione fra loro e coglie la realtà nella sua complessità; coglie l’unità degli opposti, vede il finito in relazione con l’assoluto.
SCHEMA DIALETTICA HEGELIANA Progresso Infinito Sintesi = tesi Sintesi = tesi Antitesi Sintesi = tesi Antitesi Sintesi = tesi Antitesi Tesi Antitesi
Un esempio della dialettica «II boccio dispare nella fioritura, e si potrebbe dire che quello vien confutato da questa; similmente, all'apparire del frutto, il fiore vien dichiarato una falsa esistenza della pianta, e il frutto subentra al posto del fiore come sua verità. Tali forme non solo si distinguono, ma ciascuna di esse dilegua anche sotto la spinta dell'altra, perché esse sono reciprocamente incompatibili. Ma in pari tempo la loro fluida natura ne fa momenti dell'unità organica, nella quale esse non solo non si respingono, ma sono anzi necessarie l'una non meno dell'altra; e questa eguale necessità costituisce ora la vita dell'intiero». Fenomenologia dello spirito, vol. I, p. 2
Le critiche di Hegel alle filosofie precedenti Nello scritto Differenza fra il sistema fichtiano e il sistema schellinghiano (1801) emerge la propensione di Hegel a cominciare con una presa di posizione rispetto ad altre filosofie. Per Hegel la storia della filosofia ha un’importanza teoretica : non si può filosofare se non in continuità, ed eventualmente in opposizione, con quanto è già stato pensato. Hegel Critica l’illuminismo perché, esaltando la ragione finita, separa la ragione dalla realtà, l’essere dal dover essere e pretende di modificare la realtà e di "dare così lezione ai fatti" Per Hegel invece la realtà è ciò che deve essere, in quanto manifestazione della Ragione assoluta Illuminismo Il kantismo, secondo Hegel, è una filosofia del finito e per Kant la dialettica assume una connotazione negativa poiché riguarda la ragione come facoltà che pretende di conoscere l’infinito Per Hegel la dialettica è valida proprio perché attiene/riguarda l’infinito Pretendere di conoscere il conoscere, prima di conoscere l’oggetto, sarebbe “come voler imparare a nuotare senza immergersi nell’acqua". Il conoscere non è uno strumento che si applichi ad una materia estranea ma il conoscere è sempre in relazione con l’essere. Kant
Hegel rifiuta il Giusnaturalismo e il Contrattualismo a cui aderiva Kant: questi orientamenti della moderna giurisprudenza, secondo lui, interpretavano la realtà dello Stato a partire da pure astrazioni concettuali (diritto naturale, patto). Egli, invece, considera lo Stato una realtà etica in cui si sono storicamente realizzati i valori dello spirito di un popolo, e gli individui attingerebbero meglio la realtà, comprendendo la propria aderenza politica allo Stato che già da sempre è loro propria.
Romanticismo Anche se nell’opera di Hegel vi sono molti temi romantici, Hegel contesta che l’UOMO POSSA GIUNGERE ALL’ASSOLUTO mediante la fede, il sentimento o l’arte. L’ INFINITO può essere colto solo attraverso la ragione filosofica
Per H. lo Spirito non può avere un carattere soggettivo Questo processo all’infinito non supera mai la dimensione del finito/ permane la scissione essere-dover essere Contesta a F. un processo all’infinito che non giunge mai a conclusione «cattivo infinito» Per H. lo Spirito non può avere un carattere soggettivo Le critiche a FICHTE
Le critiche a SCHELLING “… come una notte in cui tutte le vacche sono nere” (Fenomenologia dello spirito) E’ così incapace di spiegare la differenziazione della realtà H. Critica S. perché questi ha concepito l’Assoluto come “identità indifferenziata di natura e spirito” Le critiche a SCHELLING