La distribuzione delle acque

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Transcript della presentazione:

La distribuzione delle acque 21/08/14 Lezione 1 La distribuzione delle acque

1. L’insieme delle acque presenti sulla Terra costituisce l’idrosfera 21/08/14 1. L’insieme delle acque presenti sulla Terra costituisce l’idrosfera Si stima che la quantità d’acqua presente sulla Terra sia quasi un miliardo e mezzo di km3; l’acqua, inoltre, è l’unica sostanza che si trova in tutti e tre gli stati di aggregazione: allo stato liquido: oceani, mari, laghi e nel sottosuolo; allo stato solido: ghiacciai; allo stato aeriforme: nell’atmosfera.

2. L’acqua si trasferisce continuamente da un serbatoio a un altro 21/08/14 2. L’acqua si trasferisce continuamente da un serbatoio a un altro Tra i cinque serbatoi dell’idrosfera avvengono continui scambi, che compongono il ciclo dell’acqua o ciclo idrologico. Il ciclo dell’acqua si realizza attraverso il passaggio delle molecole d’acqua da uno stato di aggregazione all’altro. L’energia necessaria affinché avvengano questi passaggi di stato e l’acqua possa trasferirsi da un serbatoio all’altro è fornita dal Sole, attraverso le radiazioni che raggiungono la superficie terrestre.

2. L’acqua si trasferisce continuamente da un serbatoio a un altro 21/08/14 2. L’acqua si trasferisce continuamente da un serbatoio a un altro

3. Quasi tutta l’acqua presente sulla Terra è raccolta negli oceani 21/08/14 3. Quasi tutta l’acqua presente sulla Terra è raccolta negli oceani La maggior parte dell’acqua presente sulla Terra è contenuta in tre grandi serbatoi chiamati oceani, la cui profondità media è di circa 4 km: l’Oceano Pacifico; l’Oceano Atlantico; l’Oceano Indiano. Gli oceani si prolungano in bacini più piccoli chiamati mari; hanno fondali più bassi rispetto agli oceani

3. Gli oceani

3. I fondali oceanici

3. La dorsale oceanica

Le caratteristiche delle acque marine 21/08/14 Lezione 2 Le caratteristiche delle acque marine

4. La salinità può variare notevolmente da un mare all’altro 21/08/14 4. La salinità può variare notevolmente da un mare all’altro La salinità è una delle caratteristiche chimiche delle acque. È la quantità di sali disciolti in 1000 grammi di acqua e si indica con il simbolo ‰ (che significa «parti per mille»). Ogni kilogrammo di acqua di mare contiene in soluzione 35 grammi di sali. I sali disciolti nei mari provengono dall’erosione delle rocce e dei suoli attraversati dall’acqua. Il sale più abbondante è il cloruro di sodio (NaCl).

5. La salinità modifica le caratteristiche fisiche dell’acqua 21/08/14 5. La salinità modifica le caratteristiche fisiche dell’acqua La densità dell’acqua dipende dalla salinità (più è salata più è densa). Infatti, la densità di una soluzione aumenta insieme alla sua concentrazione. La temperatura di congelamento dell’acqua pura è diversa da quella di una soluzione salina, poiché passa allo stato solido ad una temperatura inferiore.

5. Variazione della temperatura

21/08/14 6. Le caratteristiche fisiche dell’acqua marina variano a seconda della salinità e della profondità La temperatura dell’acqua di mare dipende dalla quantità di radiazione solare assorbita negli strati superficiali e varia a seconda della stagione, della latitudine e della profondità. Al variare della profondità varia anche la pressione. Ogni 10 m di profondità la pressione aumenta di 1 atmosfera.

7. L’acqua marina contiene notevoli quantità di gas disciolti 21/08/14 7. L’acqua marina contiene notevoli quantità di gas disciolti Tra l’atmosfera e l’acqua marina si verificano continui scambi di gas; fra quelli che si sciolgono in acqua, i più importanti dal punto di vista chimico e biologico sono l’ossigeno, l’azoto e l’anidride carbonica. La solubilità dei gas aumenta con la pressione (quindi con l’aumentare della profondità) e con il diminuire della temperatura, ma diminuisce con l’aumentare della salinità.

I movimenti del mare: maree e correnti 21/08/14 Lezione 3 I movimenti del mare: maree e correnti

21/08/14 8. Le maree sono movimenti verticali delle acque marine provocate dall’attrazione della Luna Il periodico innalzarsi e abbassarsi del livello del mare è causato dall’attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna sulla Terra (ma in parte anche dal Sole) e si chiama marea. La fase di innalzamento è detta alta marea, mentre la fase di abbassamento bassa marea.

21/08/14 8. Le maree sono movimenti verticali delle acque marine provocate dall’attrazione della Luna

8. Meccanismo delle maree

21/08/14 9. L’acqua del mare subisce un rimescolamento a causa delle correnti marine Le correnti marine sono come grandi fiumi che scorrono in un letto d’acqua con temperatura, densità e salinità differenti. Possono essere fredde o calde, orizzontali o verticali.

9. Le correnti marine La circolazione delle acque oceaniche 21

9. Le correnti marine La corrente nello Stretto di Gibilterra 22

9. Le correnti marine El Niño 23

L’azione geomorfologica dei movimenti marini 21/08/14 Lezione 4 L’azione geomorfologica dei movimenti marini

10. La causa principale del moto ondoso è il vento 21/08/14 10. La causa principale del moto ondoso è il vento In mare aperto, il soffio del vento colpisce le particelle d’acqua che si trovano in superficie, trasmette loro parte della sua energia e le spinge verso il basso; le particelle d’acqua, abbassandosi, premono su quelle sottostanti, costringendole a spostarsi lateralmente e a innalzarsi; il moto che ne risulta è circolare e determina in superficie quelle che vengono dette onde di oscillazione.

11. Vicino alla costa le onde formano i frangenti 21/08/14 11. Vicino alla costa le onde formano i frangenti A mano a mano che ci si avvicina alla costa, lo spessore della massa d’acqua diminuisce: quando la profondità del fondale diventa uguale alla metà della lunghezza d’onda, ossia della distanza tra due creste successive, le particelle d’acqua interessate dal moto ondoso oscillatorio iniziano a «sfregare» sul fondo.

11. Caratteristiche delle onde

11. Vicino alla costa le onde formano i frangenti 21/08/14 11. Vicino alla costa le onde formano i frangenti Le particelle superficiali sono più veloci di quelle che risentono dell’influenza del fondale e le sorpassano, formando le onde di traslazione. Sulla riva, le onde di traslazione si rompono formando i frangenti.

11. Tipi di onde Le onde che si generano sotto la diretta influenza del vento sono chiamate marosi o onde forzate Una volta prodotte le onde si allontanano dall’area di formazione, si propagano per inerzia, diventano regolari e sono dette onde libere

21/08/14 12. I frangenti sono i principali responsabili dell’attività erosiva del mare I frangenti lanciano contro le rocce i materiali che trasportano (sabbia, ciottoli e frammenti rocciosi) provocando un effetto distruttivo denominato abrasione marina. L’azione abrasiva del mare è particolarmente evidente nei tratti di costa lungo le quali le rocce si alzano a strapiombo sull’acqua; le forme caratteristiche di questo tipo di costa sono le falesie.

21/08/14 13. Le spiagge si formano quando le onde depositano più sedimenti di quanti ne erodono Nelle coste in cui si alternano baie e promontori l’energia del moto ondoso si concentra di più in corrispondenza dei promontori provocandone l’erosione; mentre nelle baie, dove l’energia dell’onda è minore, prevale il deposito di piccoli frammenti rocciosi portati in sospensione dall’acqua. Si formano così le spiagge.

14. Le coste e i depositi sabbiosi si modificano nel tempo 21/08/14 14. Le coste e i depositi sabbiosi si modificano nel tempo Le onde di riflusso trasportano sedimenti dalla costa verso il largo, formando barriere sabbiose sommerse parallele al litorale. Col tempo tali barriere possono emergere dando origine ai cordoni litoranei.

14. Le coste e i depositi sabbiosi si modificano nel tempo A volte, la direzione della corrente litoranea favorisce la costruzione dei cordoni sabbiosi che si allungano dalla costa al mare aperto formando i cosiddetti tomboli. Talvolta si cerca di proteggere le coste dall’arretramento, costruendo scogliere artificiali frangiflutti disposte parallelamente alla linea di costa.

14. Rifrazione delle onde

L’inquinamento delle acque marine 21/08/14 Lezione 5 L’inquinamento delle acque marine

15. L’inquinamento delle acque marine Inquinamento organico presso la foce del Mississippi Eutrofizzazione Plastica Petrolio Inquinanti 36

15. L’inquinamento delle acque marine Inquinamento chimico a Rosignano 37

15. L’inquinamento delle acque marine Inquinamento da petrolio in seguito all’incidente della petroliera Exxon Valdez 38

16. L’ecosistema marino Il krill, un’importante componente del plancton marino 39

17. L’ecosistema marino L’ecosistema (o bioma) marino 40 Lupia Palmieri, Parotto, Osservare e capire la Terra © Zanichelli editore 2010 40