La Sicilia SAPERI E SAPORI

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Transcript della presentazione:

La Sicilia SAPERI E SAPORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GALVANI-OPROMOLLA DI ANGRI

LA SICILIA, OPPURE TRINACRIA, È UN’ISOLA MOLTO VICINA ALL’ITALIA PENINSULARE. PALERMO È IL CAPOLUOGO DI REGIONE E LE ALTRE CITTÀ SONO: Agrigento (AG) Caltanissetta (CL) Catania (CT) Enna (EN) Messina (ME) Ragusa (RG) Siracusa (SR) Trapani (TR)

LE COSTE SI ESTENDONO PER OLTRE 1000 KM LE COSTE SI ESTENDONO PER OLTRE 1000 KM. IL VERSANTE TIRRENICO È ALTO E FRASTAGLIATO, DATO CHE LE MONTAGNE GIUNGONO FIN QUASI AL MARE FORMANDO PROMONTORI E GOLFI. . LA COSTA IONICA È IN PARTE RETTILINEA CON SCOGLIERE A STRAPIOMBO E IN PARTE È BASSA E SABBIOSA. A SUD, LE COSTE SUL MEDITERRANEO SONO BASSE E UNIFORMI, A TRATTI PALUDOSI

NUMEROSE SONO LE ISOLE: A NORD, USTICA E L’ARCIPELAGO DELLE EOLIE, SONO DI ORIGINE VULCANICA A OVEST LE EGADI A SUD PANTELLERIA E L’ARCIPELAGO DELLE PELAGIE CON LAMPEDUSA, SONO PIÙ VICINE ALLA TUNISIA CHE ALLA SICILIA

NAPOLI PALERMO LA SICILIA: IL VIAGGIO PARTENZA AEREOPORTO NAPOLI-CAPODICHINO ARRIVO AEREOPORTO PALERMO-FALCONE BORSELLINO NAPOLI PALERMO

ARRIVO AL PALAZZO DEI NORMANNI. Il Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano. Al primo piano del palazzo sorge la Cappella Palatina. È uno dei monumenti più visitati nell'isola. I servizi aggiuntivi turistici sono curati dalla Fondazione Federico II; l'ingresso principale è su piazza del Parlamento, quello turistico e quello carraio sono su piazza Indipendenza. Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito del sito seriale "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale".

SPECIALITÀ CULINARIE DI PALERMO : BABBALUCCI Al festino di Santa Rosalia, non poteva mancare l’omaggio ai babbaluci, piccole lumache terrestri, il cui nome deriverebbe o dall’arabo “babush“, le scarpe da donna con la punta ricurva verso l’alto, da cui le “babusce”, pantofole di pezza in siciliano o dal greco arcaico “boubalàkion“, bufalo, a cui venivano paragonati per via delle corna. proprio a queste ultime è dedicata una canzone riportata alla ribalta da roy paci & aretuska: “viri chi dannu chi fannu i babaluci“, che continua con: “ca chi li corna ammuttanu i balati, su n’era lesta a ghittarici na vuci, viri chi dannu chi fannu i babaluci“; una sorta di filastrocca legata all’ostinatezza di questi piccoli animali che riescono a percorrere quattro metri al minuto.

PALERMO MESSINA

ARRIVO AL DUOMO DI MESSINA Il duomo di Messina, intitolato a S. Maria, è la cattedrale dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. Sorge in pieno centro storico di Messina, dove prospetta con la facciata ed il campanile sull'ampia piazza del Duomo. Nel giugno del 1947 papa Pio XII l'ha elevato alla dignità di basilica minore

SPECIALITÀ CULINARIE MESSINA : PASTA CON LE SARDE La pasta con le sarde è un piatto tipico della cucina siciliana, inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. In origine è un piatto stagionale: si può preparare da marzo a settembre periodo in cui si trovano al mercato le sarde fresche ed è possibile raccogliere nei campi il finocchio selvatico

MESSINA CATANIA

ARRIVO AL CASTELLO URSINO Il castello Ursino di Catania fu costruito da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Il maniero ebbe una certa visibilità nel corso dei Vespri siciliani, come sede del parlamento e, in seguito, residenza dei sovrani aragonesi fra cui Federico III. Oggi è sede del Museo civico della città etnea, formato principalmente dalle raccolte Biscari e dei Benedettini

SPECIALITÀ CULINARIE CATANESI: CRISPELLE DI RISO Le crespelle di riso (o zeppole di San Giuseppe), sono dei tipici dolci fritti catanesi, a base di riso, che vengono generalmente preparati nel periodo di San Giuseppe (19 marzo), tanto da essere un dolce tipico della festa del papà. Nel resto della Sicilia sono note anche come zeppole di riso. Sembra che a realizzare questo dolce siano state per prime le monache benedettine del monastero di Catania nel XVI secolo, come risulta da antichi testi di cronisti catanesi, tant'è che le zeppole vengono a volte chiamate benedettine

CATANIA AGRIGENTO

ARRIVO ALLA VALLE DEI TEMPLI La Valle dei Templi è un'area archeologica della Sicilia caratterizzata dall'eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all'antica Akragas, monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Oggi è parco archeologico regionale. Dal 1997 l'intera zona è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità redatta dall'UNESCO. È considerata un'ambita meta turistica, oltre ad essere il simbolo della città e uno dei principali di tutta l'isola. Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, con i suoi 1300 ettari, è il sito archeologico più grande del mondo

AGRIGENTO PALERMO

GLI ARANCINI

GLI ARANCINI: COSA SONO Gli arancini di riso (o arancine) sono dei piccoli timballi adatti ad essere consumati sia come spuntino che come antipasto, primo piatto o addirittura piatto unico. In Sicilia si trovano ovunque e in ogni momento. di città in città spesso cambiano forma e dimensioni, assumendo fattezze ovali, a pera o rotonde, a seconda del ripieno. Arancini are delicious, crispy, deep fried Sicilian balls of rice.  Theyhave a meat sauce and mozzarella cheese filling and crunchy bre adcrumb coating. Similar Italian rice balls are called Supplì in Rome and the nearby region.​ Arancini di Riso, or Sicilian Rice Balls (or Italian Rice Balls) are one the most delicious dishes.

ARANCINI: L’ORIGINE L’origine di questa pietanza, come di tutte quelle a base di riso nell’Italia meridionale, è da collocare durante la dominazione araba, tra il IX e l’XI secolo. Gli arabi avevano infatti l’abitudine di appallottolare un po’ di riso allo zafferano nel palmo della mano, per poi condirlo con la carne di agnello. Gli arabi tendevano a chiamare tutte le loro polpette con un nome che rimandasse a un frutto in qualche misura simile: ecco allora le arancine, ispirate all’agrume di cui l’isola era ricca.

ARANCINO O ARANCINA L’Arancino ha questa forma perché ricorda il vulcano etna. Il nome al maschile e La forma conica sono diffusi nella zona orientale della sicilia L’ARANCINA SI CHIAMA COSÌ PERCHÉ RICORDA UNA FORMA DI ARANCIA ED È DIFFUSA A PALERMO

ARANCINI: LA RICETTA INGREDIENTI PER CIRCA 12 ARANCINI ZAFFERANO 1 BUSTINA BURRO 30 g RISO VIALONE NANO 500 g SALE FINO 1 PIZZICO ACQUA 1,2 l CACIOCAVALLO STAGIONATO DA GRATTUGIARE 100 g PER IL RIPIENO AL RAGÙ SALE FINO Q.B. PEPE NERO Q.B. CIPOLLE ½ BURRO 25 g MAIALE MACINATO 100 G OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA Q.B. PASSATA DI POMODORO 200 ml PISELLINI 80 g CACIOCAVALLO FRESCO 50 g VINO ROSSO 5O ml PER LA PASTELLA FARINA 00 200 G SALE FINO 1 PIZZICO ACQUA 300 ML

Ingredients 2 cups uncooked arborio rice 1 egg yolk 1/2 cup grated Parmesan cheese 1/4 cup butter, melted 1/3 pound ground beef 1 medium onion, chopped 1/2 cup Italian tomato sauce 1/2 cup frozen peas, thawed 1/4 teaspoon salt 1/4 teaspoon pepper 2 egg whites 1-1/2 cups seasoned bread crumbs Oil for deep-fat frying

Recette des arancini sicilienne L’un des plats les plus appréciés de la cuisine sicilienne: les arancini de riz. Des croquettes de riz, mais pas que, panées et frites, qui constituent le « casse-croûte » traditionnel des Siciliens. Cette spécialité est l’une des plus savoureuses et typiques de la gastronomie de l’île. Ces croquettes de riz sont inspirées par la culture des agrumes, par l’apparence et par le nom, et sont une heureuse synthèse des différentes influences historiques dans la région : les influences arabes pour le riz et le safran, françaises pour le ragù, espagnoles pour les tomates et grecques pour le fromage. Présents dans toute la Sicile, les arancini peuvent être de différentes formes: les plus communs sont les arancini sphériques, typiques de la Sicile occidentale, et les cônes, que l’on retrouve dans la Sicile orientale, peut-être en raison de la forme du volcan Etna. Préparation Coupez en petits dés la mozzarella et le jambon, mettez-les ensemble dans un bol. Ajoutez les petit-pois et mélangez bien. Modelez avec le riz 16 petits sphères et faites dans chacune d'elle une cavité. ... Passez-les dans la farine, dans l'oeuf battu avec le sel et dans la chapelure. Égouttez–les et servez.

PALERMO NAPOLI