GLI STRUMENTI NAUTICI Gli strumenti nautici sono tutti quegli strumenti che venivano e vengono utilizzati per facilitarsi la navigazione in mare.

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Transcript della presentazione:

GLI STRUMENTI NAUTICI Gli strumenti nautici sono tutti quegli strumenti che venivano e vengono utilizzati per facilitarsi la navigazione in mare. Ogni strumento ha una funzione diversa: c’è chi individua i corpi celesti, chi calcola la latitudine, chi ci aiuta ad orientarsi, chi misura le varie distanze, ecc...

La bussola  strumento che individua i punti cardinali (nord-sud-est-ovest) sulla superficie terrestre. È dotata di un ago magnetico che gira su un perno e si allinea lungo il campo magnetico terrestre. Questo ago indica sempre e solo il nord, facendoci quindi capire dove si trovano gli altri punti cardinali. Si usa soprattutto nel mare aperto, dove non abbiamo nessun punto di riferimento in modo tale che ci orienti.

La bussola è formata da varie parti: - una piastra che misura le distanze sulle mappe; un metro che permette di effettuare le misurazioni; uno specchio che permette al navigatore di vedere contemporaneamente l'ago della bussola e un oggetto distante per misurare l'angolo formato tra utente, oggetto e un punto cardinale; un clinometro che misura le inclinazioni rispetto alla verticale; una bolla (livella) per mettere lo strumento in piano.

L’ invenzione di questo strumento è stata dei cinesi perché hanno scoperto il campo magnetico, ma fu introdotta in Europa attraverso gli Arabi e gli amalfitani. Il primo riferimento all'uso della bussola nella navigazione nell’ Europa occidentale è il De nominibus utensilium di Alexander Neckam. La bussola risale al XII secolo.

L’astrolabio antico strumento astronomico che localizza la posizione del sole, della luna, dei pianeti e delle stelle e calcola la latitudine. Fu il principale strumento di navigazione per molti secoli fino a quando si è scoperto il sestante, un altro strumento nautico.

L’astrolabio è formato da: un cerchio come un goniometro chiamato madre. Serve a contenere le altre parti dello strumento; L’alidada, un braccio rotante fissato al centro; Una lamina, un sottile disco su cui è incisa la proiezione di punti della sfera celeste a una determinata latitudine; La rete, una struttura ruotabile che indica la posizione di particolari stelle fisse.

L’astrolabio è stato inventato da Ipparco di Nicea, un famoso astronomo. Lo strumento risale al II secolo a.C. e venne utilizzato fino al XVII secolo, anno in cui vennero inventati strumenti più precisi.

Il sestante   strumento utilizzato per misurare l’angolo di elevazione di un oggetto celeste sopra l’orizzonte perché viene allineato con questi. La scala di un sestante è di 60° ed è l’evoluzione dell’astrolabio.

Esistono 2 tipi di sestante: Il sestante tradizionale ha uno specchio fisso a orizzonte parziale/mezzo-orizzonte. Divide il campo di visuale in due. La parte esterna è trasparente ed è visibile l'orizzonte. La parte interna è riflettente ed è visibile l'oggetto celeste. Viene utilizzato soprattutto di giorno con il sole, o ai crepuscoli con le stelle; Il sestante a orizzonte totale ha uno specchio semi-argentato che consente una visione totale dell'orizzonte. Questa caratteristica rende più comodo osservare il momento in cui la parte inferiore dell'oggetto celeste tocca l'orizzonte.

Lo strumento è stato scoperto grazie a Amedeo di Benedetto di Giovan Maria. Decifrò un antico documento egizio che risaliva a una specie di sestante utilizzato nel deserto tramite le stelle. Fu utilizzato fino al 1767 (XVIII secolo).