Logica 18-19.

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Logica 18-19

Lezioni 28-29 12/4/19

conferenza Nevia Dolcini (università di Macao) sulle allucinazioni 15 Maggio ore 17 aula S1

Indicazione per l'esame finale qualche esercizio di traduzione con "almeno", "al massimo", "esattamente", e descrizioni definite, argomenti che tratteremo oggi e sui quali faremo ripasso durante la prossima esercitazione e l'ultima lezione Esercizi analoghi a quelli dell'ultimo compito per casa

Esercizio risolto 7.29 Soluzione

Esercizio risolto 7.31 Soluzione

Simmetria dell'identità Guardare es. 7.32, p. 214, prossima slide ...

Esercizio risolto 7.33 (transitività) Soluzione (errore alla riga 6: sostituire x con z)

(1) se un numero è primo, o è uguale a 2 oppure è dispari (2) se qualcuno ama Giorgia, quello è Michele (deve essere Michele) (3) chiunque possiede un asino lo nutre

Simbolo Interpretazione Formalizzare i seguenti enunciati italiani nella notazione della logica dei predicati con identità, usando l’interpretazione indicata. Simbolo Interpretazione c Samuel Clemens h Huckleberry Finn (il libro) t Mark Twain A è un autore americano M è migliore (come autore) di S ha scritto (a) Mark Twain non è Samuel Clemens. (b) Mark Twain esiste. (c) Se Mark Twain è Samuel Clemens, Samuel Clemens ha scritto Huckleberry Finn. (d ) Solo Mark Twain ha scritto Huckleberry Finn. (e) Nessun autore americano è migliore di Mark Twain.

(a) Mark Twain non è Samuel Clemens. (b) Mark Twain esiste.

(c) Se Mark Twain è Samuel Clemens, Samuel Clemens ha scritto Huckleberry Finn. (d ) Solo Mark Twain ha scritto Huckleberry Finn. (v. alternativa next slide) (e) Nessun autore americano è migliore di Mark Twain.

(d ) Solo Mark Twain ha scritto Huckleberry Finn. traduzione alternativa: Sth & x(Sxh  x = t) NB: il secondo congiunto da solo è compatibile con il fatto che nessuno ha scritto Huckleberry Finn (ci dice: SE qualcuno ha scritto Huckleberry Finn allora è MT (si potrebbe considerare u'interpretazione "debole" di (d) (v. Montague et al. p. 268)) Invece x(Sxh ↔ x = t) richiede che qualcuno, MT, ha scritto Huckleberry Finn Infatti implica Sth↔ t = t, che a sua volta implica Sth

Esiste almeno un cavallo Esistono almeno due cavalli Esistono almeno tre cavalli ecc.

Esiste almeno un cavallo xCx Esistono almeno due cavalli x y((Cx & Cy) & x  y) Esistono almeno tre cavalli x y z(((Cx & Cy) & Cz & x  y)) & (y  z) & (x  z) ) Possiamo INFORMALMENTE togliere qualche parentesi: x y z(Cx & Cy & Cz & x  y & y  z & x  z)

Non-transitività della non identità Esistono almeno tre cavalli x y z(Cx & Cy & Cz & x  y & y  z & x  z) Non basta dire "x  y & y  z" perché la non identità non è transitiva. Quindi bisogna aggiungere "x  z" Contro-esempi alla transitività: Superman  Batman, Batman  Clark Kent Eppure Superman = Clark Kent (2+2)  3, 3  (2x2), eppure (2+2) = (2x2)

C'è al massimo un cavallo Ci sono al massimo due cavalli Ci sono al massimo tre cavalli

C'è al massimo un cavallo (ma non è detto che ci sia!) x y((Cx & Cy) -> x = y) Ci sono al massimo due cavalli x y z((Cx & Cy & Cz) -> (x = y v z = x v z =y)) Ci sono al massimo tre cavalli traduzione analoga al caso precedente NB: correggere il libro a p. 187, togliendo la negazione interna nelle due formule (h) e (i) in fondo alla pagina

"esattamente" C'è esattamente un cavallo Ci sono esattamente due cavalli Ci sono esattamente tre cavalli

C'è esattamente un cavallo = C'è almeno un cavallo e c'è al massimo un cavallo xCx & x y((Cx & Cy)  x = y) Ci sono esattamente due cavalli = ci sono almeno due cavalli e ci sono al massimo due cavalli x y((Cx & Cy) & x  y) & xyz((Cx & Cy & Cz)  (x = y v z = x v z =y)) Ecc.

Le descrizioni definite Il libro le tratta a p. 321, § 11.7 Per "descrizione definita" (nella terminologia introdotta da Russell) intendiamo un termine singolare costituito da un articolo determinativo seguito da un predicato, di norma utilizzato per riferirsi ad un determinato individuo (anche se il riferimento può fallire). Per esempio "la moglie di Socrate chiamata Santippe", "il cavallo alato", ecc. (ma non "la neve", "il leone", "la pasta", se utilizzati per riferirsi a un genere piuttosto che a un individuo)

Le 3 condizioni (Almeno secondo il punto di vista standard) perché sia vero un enunciato contenente una descrizione definita, come "il P è Q", devono darsi 3 condizioni: esistenza unicità attribuzione

Le 3 condizioni formalizzate il P è Q (1) esistenza: c'è almeno un oggetto con la proprietà P, ossia xPx (2) unicità: c'è al massimo un oggetto con la proprietà P, ossiaxy((Px & Py)  x = y) (3) attribuzione: qualsiasi cosa abbia la proprietà P (uno e un solo oggetto, se sono soddisfatte le condizioni (1) e (2)) ha anche la proprietà Q, ossia x(Px  Qx)

In pratica quindi, dire "il P è Q" equivale a dire "esiste esattamente un P ed è Q" Abbiamo quindi già tutti gli strumenti per "tradurre" frasi di questo tipo: x((Px & y(Py  x = y)) & Qx) Oppure, equivalentemente x(y(Px ↔ x = y)) & Qx)

La iota (rovesciata) Possiamo introdurre un simbolo,  (iota; Russell usava, come spesso si fa ancora, una iota rovesciata), corrispondente all'articolo determinativo, sulla base di questa definizione (v. p. 322): QxPx =Def x((Px & y(Py  x = y)) & Qx) Questa definizione andrebbe generalizzata utilizzando le metavariabili, ma non ce ne occuperemo.

Esempi con descrizioni definite (1) il cavallo alato è bianco (1a) x(((Cx & Ax) & y((Cy & Ay)  x = y)) & Bx) (1b) Bx(Cx & Ax) (2) Il presidente della R.I. è Mattarella (2a) x((Px & y(Py  x = y)) & x = m) (2b) xPx = m (3) il cane che è stato nello spazio è nato a Mosca (3a) x(((Cx & Sx) & y((Cy & Sy)  x = y)) & Nxm) (3b) Nx(Cx & Sx)m NB: usiamo "S" per "è stato nello spazio"; "lo spazio" non è qui trattato come una descrizione definita