DELITTI DEI PUBBLICI UFFICIALI CONTRO LA P.A. Codice Penale artt. 314 - 335
NOZIONI DI BASE IL PUBBLICO UFFICIALE L'INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO L'ELEMENTO PSICOLOGICO: DOLO PRETERINTENZIONE COLPA
PUBBLICO UFFICIALE (Art. 357 c.p.) “Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa (p. 322-bis ). Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi.
INCARICATO DI UN PUBBLICO SERVIZIO (Art. 357 c.p.) “Agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio (p. 322-bis ). Per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata, dalla mancanza dei poteri tipici di quest'ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale.”
L'ELEMENTO PSICOLOGICO (art. 43 c.p.) 1) DOLO IL DELITTO E' DOLOSO, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione.
SOLO NEI CASI ESPRESSAMENTE PREVISTI DALLA LEGGE 2) PRETERINTENZIONE IL DELITTO E' PRETERINTENZIONALE, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente. SOLO NEI CASI ESPRESSAMENTE PREVISTI DALLA LEGGE
SOLO NEI CASI ESPRESSAMENTE PREVISTI DALLA LEGGE 3) COLPA IL DELITTO E' COLPOSO, o contro l'intenzione quando l'evento, anche se preveduto (p. 61, n. 3), non è voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini (p. 4502) o discipline. SOLO NEI CASI ESPRESSAMENTE PREVISTI DALLA LEGGE
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 314. Peculato. Il pubblico ufficiale (p. 357) o l'incaricato di un pubblico servizio (p. 358), che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di danaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da tre a dieci anni (p. 32-quinquies , 322-bis , 323-bis ). Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita (p. 323-bis ).
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 316. Peculato mediante profitto dell'errore altrui. Il pubblico ufficiale (p. 357) o l'incaricato di un pubblico servizio (p. 358), il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni (p. 322-bis , 322-ter , 323-bis)
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 317. Concussione. Il pubblico ufficiale (p. 357) o l'incaricato di un pubblico servizio (p. 358), che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro o altra utilità, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni (p. 32-quater , 32-quinquies , 322-bis , 322-ter , 323-bis )
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 317bis. Pene accessorie. La condanna per il reato di cui agli articoli 314 (peculato) e 317 (concussione) importa l'interdizione perpetua dai pubblici uffici (p. 28 s.). Nondimeno, se per circostanze attenuanti viene inflitta la reclusione per un tempo inferiore a tre anni, la condanna importa l'interdizione temporanea (p. 283-4 , 37)
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 318. Corruzione per un atto d'ufficio. Il pubblico ufficiale (p. 320 ss., 357), che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per un terzo, in denaro od altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni (p. 32-quater , 32-quinquies , 319-ter , 322-bis , 322-ter , 323-bis ). Se il pubblico ufficiale (p. 357) riceve la retribuzione per un atto d'ufficio da lui già compiuto, la pena è della reclusione fino a un anno (p. 32-quater , 319-ter , 322-bis , 322-ter , 323-bis )
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 319. Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Il pubblico ufficiale (p. 320 ss., 357)che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni (p. 32-quater , 32-quinquies , 319-ter , 322-bis , 322-ter , 323-bis ).
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 319bis. Circostanze aggravanti. La pena è aumentata (p. 64) se il fatto di cui all'articolo 319 ha per oggetto il conferimento di pubblici impieghi o stipendi o pensioni o la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione alla quale il pubblico ufficiale (p. 357) appartiene.
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 319ter. Corruzione in atti giudiziari. Se i fatti indicati negli articoli 318 e 319 sono commessi per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, si applica la pena della reclusione da tre a otto anni (p. 32-quinquies ) . Se dal fatto deriva l'ingiusta condanna di taluno alla reclusione non superiore a cinque anni, la pena è della reclusione da quattro a dodici anni; se deriva l'ingiusta condanna alla reclusione superiore a cinque anni o all'ergastolo, la pena è della reclusione da sei a venti anni.
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 320. Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio. Le disposizioni dell'articolo 319 si applicano anche all'incaricato di un pubblico servizio (p. 358); quelle di cui all'articolo 318 si applicano anche alla persona incaricata di un pubblico servizio (p. 358), qualora rivesta la qualità di pubblico impiegato (p. 32-quater , 32-quinquies , 322-bis , 322-ter , 323-bis ). In ogni caso, le pene sono ridotte in misura non superiore a un terzo.
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 323. Abuso d'ufficio. Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale (p. 357) o l'incaricato di pubblico servizio (p. 358) che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto (p. 3074) o negli altri casi prescritti (p.p. 36, 1452 , 2231 ; p.c. 51, 73, 192), intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. La pena è aumentata (p. 64) nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità (p. 323-bis ).
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 326. Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio. Il pubblico ufficiale (p. 357) o la persona incaricata di un pubblico servizio (p. 358), che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete (p.p. 201, 329), o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni (p. 261 s.). Se l'agevolazione è soltanto colposa (p. 432), si applica la reclusione fino a un anno. Il pubblico ufficiale (p. 357) o la persona incaricata di un pubblico servizio (p. 358), che, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale illegittimamente di notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, è punito con la reclusione da due a cinque anni. Se il fatto è commesso al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto non patrimoniale o di cagionare ad altri un danno ingiusto, si applica la pena della reclusione fino a due anni (p. 323)
DELITTI CONTRO LA P.A. compiuti dai pubblici ufficiali 328. Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione. Il pubblico ufficiale (p. 357) o l'incaricato di un pubblico servizio (p. 358), che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale (p. 357) o l'incaricato di un pubblico servizio (p. 358), che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a lire due milioni (euro 1.032). Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.
FINE