Il Welfare State in Italia Dal testo di Maurizio Ferrera
Temi della lezione Lo stato italiano fu uno stato laico, ma dopo l’Unità le opere di assistenza erano garantite per lo più da istituzioni private religiose: le Opere Pie Le Società di Mutuo Soccorso Perché la questione sociale emerge in Italia negli ultimi due decenni dell’800? Chi sono i «meridionalisti»? La classe politica liberale si divide intorno allo «Stato assicuratore»
Temi Ma la previdenza deve essere obbligatoria o no? Il modello tedesco L’enciclica Rerum Novarum (1891) Anche in Italia le prime forme previdenziali sono facoltative. Da che cosa si comincia? Dagli infortuni sul lavoro: assicurazione dapprima facoltativa poi (1898) OBBLIGATORIA, ma solo per i lavoratori dell’industria. E’ l’inizio del Welfare in Italia. Ma siamo più prudenti dei tedeschi: le iscrizioni alle altre Casse assicurative nazionali (vecchiaia, invalidità) restano facoltative
Temi I nuovi schemi previdenziali (sempre facoltativi) dell’età giolittiana: la maternità (1911) Che cosa sono le «infrastrutture economiche e sociali»? (p.31) Cresce la spesa pubblica in rapporto al PIL (nel 1905 era il 16%; oggi il 51%), ma resta modesta la spesa per le politiche sociali
Temi Che cosa significano le sigle PSI e CGL (o CGdL o CGIL)? Un nuovo passo avanti dopo la I GM: obbligatoria 1) l’assicurazione pensionistica per i lavoratori dipendenti; 2) l’assicurazione contro la disoccupazione che si espande via via fra le due guerre (1919). Quale dei 4 pilastri del moderno Welfare manca? Il fascismo al potere e il Welfare: maternità e famiglia (Onmi e assegni famigliari); malattie (obbligo delle casse mutue per i lavoratori dipendenti); assistenza ai poveri attraverso gli ECA comunali. Il balzo nella spesa pubblica per le politiche sociali nel ventennio: dal 4% al 14% del bilancio dello Stato La notevole espansione della copertura assicurativa per disoccupazione e malattie nel ventennio. Ma solo la Costituzione della Repubblica italiana darà pienezza di diritti