L’economia e il mondo.

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Transcript della presentazione:

L’economia e il mondo

Le relazioni economiche internazionali

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI IL SISTEMA-MONDO Oggi viviamo in un unico grande mercato mondiale in cui le economie di tutti i Paesi sono aperte e interdipendenti. Nel sistema-mondo i legami sono così stretti che le difficoltà e le scelte di politica economca di uno possono ripercuotersi sugli altri.

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI IL SISTEMA-MONDO Per questo motivo esistono gli organismi internazionali, come il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, l’Organizzazione mondiale del commercio e il forum del G8.

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI PROTEZIONISMO E LIBERO SCAMBIO Uno Stato può adottare due tipi opposti di politica commerciale: il protezionismo o il libero scambio. Si parla di protezionismo quando lo Stato adotta una serie di misure per limitare il più possibile le importazioni di merci da altri Paesi.

Le misure protezionistiche consistono in: L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI PROTEZIONISMO E LIBERO SCAMBIO Le misure protezionistiche consistono in: dazi doganali, cioè imposte che colpiscono la merce straniere nel momento in cui entrano nello Stato; contingenti d’importazione, cioè quantitativi massimi di merce importabile.

I motivi di tali misure sono: L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI PROTEZIONISMO E LIBERO SCAMBIO I motivi di tali misure sono: proteggere le imprese nazionali dalla concorrenza; salvaguardare l’occupazione interna; evitare che i debiti verso l’estero crescano.

Le misure protezionistiche possono presentare degli svantaggi: L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI PROTEZIONISMO E LIBERO SCAMBIO Le misure protezionistiche possono presentare degli svantaggi: possibili ritorsioni da parte di altri Stati; scarsa disponibilità di materie prime; rallentamento della diffusione di conoscenze tecniche all’interno del Paese.

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI PROTEZIONISMO E LIBERO SCAMBIO Si parla di libero scambio quando gli Stati non pongono ostacoli all’importazione di merci e non applicano né dazi né contingenti d’importazione.

I vantaggi del libero scambio sono: L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI PROTEZIONISMO E LIBERO SCAMBIO I vantaggi del libero scambio sono: la specializzazione di ognuno in ciò che produce meglio; consumo di beni non prodotti all’interno. Gli svantaggi invece sono: maggiore potere dei Paesi industrializzati; diverso livello di sviluppo tra i Paesi.

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI I MOVIMENTI INTERNAZIONALI DI MERCI, MONETA E CAPITALE I bisogni delle economie nazionali sono tali che nessuno Stato potrebbe produrre tutti i beni di investimento e di consumo di cui necessita, né di privare le sue imprese di sbocchi all’estero.

Il reddito interno lordo di un Paese allora diventa: L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI I MOVIMENTI INTERNAZIONALI DI MERCI, MONETA E CAPITALE Gli scambi di merci danno origine a grandi movimenti monetari tra i Paesi che pagano le importazioni (M) e le riscuotono le esportazioni (E). Il reddito interno lordo di un Paese allora diventa: Y = Ril + E – M = C + G + I + E – M

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI I RAPPORTI TRA VALUTE Per gli scambi internazionali è necessario conoscere il rapporto tra le monete con cui avviene lo scambio. Questo rapporto si chiama cambio, ossia il prezzo del moneta di uno Stato espresso nella moneta di un altro. Il numero delle unità di moneta estera che possono essere acquistate con 1 unità di moneta nazionale si definisce tasso di cambio.

Anche il cambio influenza l’economia di un Paese. Infatti: L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI I RAPPORTI TRA VALUTE Anche il cambio influenza l’economia di un Paese. Infatti: quando il cambio aumenta, il prezzo delle merci esportate cresce, quindi disincentiva le esportazioni; quando il cambio diminuisce, il prezzo delle merci esportate cala, quindi incentiva le esportazioni.

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI I RAPPORTI TRA VALUTE La domanda di valuta proviene da chi deve fare pagamenti all’estero, come importatori, turisti nazionali e investitori nazionali. L’offerta di valuta proviene da chi, avendo ricevuto in pagamento una moneta straniera, desidera convertirla in moneta nazionale, come esportatori, turisti stranieri, investitori stranieri.

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI I RAPPORTI TRA VALUTE Il luogo in cui si scambiano le valute è il mercato dei cambi, o mercato valutario (Forex, Foreign exchange market).

L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI LA BILANCIA DEI PAGAMENTI Il saldo di tutti i rapporti economici e finanziari intrattenuti con l’estero si chiama bilancia dei pagamenti, ossia un documento contabile in cui sono registrate tutte le transazioni effettuate in un dato periodo di tempo fra i residenti di un Paese e i residenti all’estero.

Il documento si articola in tre sezioni: L’ECONOMIA E IL MONDO / LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI LA BILANCIA DEI PAGAMENTI Il documento si articola in tre sezioni:

Sviluppo e sottosviluppo

L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO GLI SQUILIBRI MONDIALI Lo sviluppo economico è il processo di progressivo incremento del Prodotto interno lordo, e quindi del reddito medio pro capite, accompagnato da una riduzione della povertà e delle disuguaglianze sociali.

Pil e reddito medio pro capite L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO GLI SQUILIBRI MONDIALI Gli indici economici per misurare lo sviluppo sono Pil e reddito medio pro capite Tasso di occupazione Il Pil elevato o in costante crescita è un fattore per realizzare investimenti produttivi, costruire infrastrutture, promuovere la ricerca scientifica e tecnologia. Un alto tasso di occupazione unito a un’equa distribuzione del reddito nazionale favorisce la domanda di beni e servizi e, quindi, l’aumento della produzione.

livello di istruzione; la possibilità di accedere alle risorse. L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO GLI SQUILIBRI MONDIALI Oltre ai criteri citati, esiste l’Indice di Sviluppo Umano (Isu) che valuta diversi fattori quali: longevità, l’alta speranza di vita alla nascita indica le condizioni di vita materiale di ogni individuo; livello di istruzione; la possibilità di accedere alle risorse.

GLI SQUILIBRI MONDIALI L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO GLI SQUILIBRI MONDIALI

settore primario predominante; servizi amministrativi inefficienti; L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO I CARATTERI DEL SOTTOSVILUPPO I Paesi che non raggiungono standard di sviluppo adeguati sono i Paesi in via di sviluppo (Pvs), caratterizzati da: settore primario predominante; servizi amministrativi inefficienti; economia informale; infrastrutture insufficienti; squilibrio nella bilancia dei pagamenti.

Dal punto di vista demografico e sociale presentano: L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO I CARATTERI DEL SOTTOSVILUPPO Dal punto di vista demografico e sociale presentano: alto tasso di natalità e di mortalità infantile; situazione alimentare precaria; sanità inadeguata; carenza di sistemi di istruzione e formazione; forte urbanizzazione; elevato tasso di emigrazione.

L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO I RIMEDI AL SOTTOSVILUPPO Lo stato di povertà dei Pvs genera un circolo vizioso o trappola della povertà in cui la scarsa domanda di beni produce bassi livelli di investimenti e di produzione, che genera bassi livelli di occupazione che provocano bassi livelli di reddito che a loro volta ingenerano la scarsa domanda di beni.

L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO I RIMEDI AL SOTTOSVILUPPO Per uscire da questa spirale è necessario un surplus interno, cioè un’eccedenza di Pil, quindi di reddito, rispetto a quello necessario per i consumi essenziali. L’eccedenza investita genererebbe nuova occupazione, quindi un aumento del reddito e un aumento dei consumi.

L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO I RIMEDI AL SOTTOSVILUPPO Per avviare il processo sono necessari investimenti pubblici per favorire l’avvio di attività imprenditoriali da parte dei cittadini dei Pvs e migliorare la qualità della vita della popolazione.

ridurre la dipendenza dei Pvs dalle esportazioni di materie prime; L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO I RIMEDI AL SOTTOSVILUPPO È necessario anche un riequilibrio del commercio internazionale. Occorre infatti: ridurre la dipendenza dei Pvs dalle esportazioni di materie prime; favorire la produzione di beni a più alto valore aggiunto; far crescere il mercato interno dei Pvs.

importanti stock di materie prime; L’ECONOMIA E IL MONDO / SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO LE ECONOMIE EMERGENTI I Paesi in via di sviluppo che hanno conosciuto una lunga fase di espansione sono detti emergenti. Hanno alcuni tratti comuni, come: importanti stock di materie prime; mix di liberismo e intervento diretto dello Stato; popolazione numerosa con un livello medio di istruzione elevato.