ReggioChildren:cultura educativa

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Transcript della presentazione:

ReggioChildren:cultura educativa - [il bambino competente] fin dalla nascita i bambini e le bambine sviluppano le competenze che saranno parte essenziale del corso di vita; - [100 linguaggi] l'educazione valorizza le potenzialità tramite l’uso di molteplici sistemi simbolici per esprimersi, per rappresentare la realtà circostante e per comunicare con gli altri - [i diritti] il rispetto per ciascuno, indipendentemente dal genere, dall'etnia e dalla religione.

sistemi simbolici integrazione di percezione, attenzione, pensiero nel processo di apprendimento aspetti simbolici coinvolgono emozioni e ragionamento; i bambini selezionano e integrano diversi stimoli per elaborare situazioni immaginarie. Comprendono la mente degli altri; sviluppo del linguaggio e narrativo; analizzano conseguenze di azioni

J.S. Bruner 1 I bambini non sono 'contenitori' di informazioni, ma sono esseri attivi e intenzionali (agiscono in relazione a uno scopo interiore) fin dalle prime fasi dell'infanzia, capaci di interazione significativa e in relazione ai modelli culturali presenti in una società

Socio-costruttivismo le condizioni sociali e culturali (socio-) hanno degli effetti nelle opportunità di sviluppare le potenzialità di ogni bambino e bambina (costruttivismo). cosa si sviluppa? immaginazione, discorso, uso di strumenti, capacità di comprendere diverse prospettive

'scaffolding’ l’interazione tra adulto e bambino; l’adulto: adatta la situazione al bambino; Utilizza molte strategie per favorire l’attenzione, l’esecuzione, il pensiero progressivamente ritira il suo spazio, in relazione alla crescita del bambino

01) Giulia: oh (osserva il modello e guarda i pezzi) dove metto questo 01) Giulia: oh (osserva il modello e guarda i pezzi) dove metto questo? (prende un pezzo dal mucchio, guarda quello che ha fatto, guarda i pezzi) 02) Inse: e questo qui dove va? (adulto ha un pezzo in mano; Giulia mette giù il suo pezzo e guarda il mucchio). guarda la casetta così vedi (Giulia guarda il modello, poi al mucchio) 03) Giulia: sì (guarda a quello che ha fatto e poi al modello) 04) Inse: Guarda bene dai 05) Giulia: il rosso è qui (indica il tetto nel modello) 06) Insegnante: e il verde dove? (Giulia guarda il mucchio, ciò che ha fatto, e prende un pezzo verde) dove sta, sull’albero? (Giulia guarda il modello) 07) Giulia: qui (indica il pezzo verde sul modello), qua (Giulia guarda il mucchio, prende un pezzo grigio e guarda quello che ha fatto): ehh….. Il pezzo va …… (guarda il modello e il pezzo che ha in mano) 08) Inse: Sì brava

indicatori di scaffolding attività aperte e flessibili in cui i bambini (e l’adulto): condividono l’attenzione chiariscono strategie (“come”) chiariscono i significati (“cosa?”; “perché?”) sviluppano un progetto condiviso - far notare alcune caratteristiche che il bambino trova stimolanti. - estende il lessico dei bambini; stabilisce connessioni tra le parole

indicatori di metacognizione il bambino: spiega cosa ha fatto e perchè valuta le conseguenze delle sue azioni - il bambino valuta il risultato del suo agire, introduce modifiche

come valutare (Coopselios) Offre una visione in prospettiva perché mette in luce lo sviluppo potenziale anziché gli apprendimenti già maturi («i semi e i germogli, non i frutti») Il bambino non è visto in maniera isolata dalle relazioni Documenta tutti i campi di esperienza: non è un solo linguaggio La complessità dell’attività è preservata Gli allenamenti: i percorsi da intraprendere La valutazione è sempre formativa: riguarda i processi

interazione soggettiva Lisa 4 anni sta osservando sua mamma che getta i rifiuti organici nell'apposito bidone Lisa: perché fai così? Mamma: perché poi vengono messi negli orti e nei prati per far crescere i fiori e le piante Lisa: e perché? Mamma: rendono gli orti e i prati fertili, no? Lisa: fanno crescere gli orti e i prati? Mamma: sì così Lisa: perché così? Mamma: è come fai tu, per crescere devi mangiare tante cose diverse, frutta, verdura, carne ... pesce Lisa: uhm Mamma: anche i fiori e le piante per crescere hanno bisogno di tante cose e quello che avanza è una di queste cose 

Cosa descrivere Gli ambienti (materiali; spazi) le situazioni condivise, progettate, realizzate e modificate (cosa si fa assieme) lo scaffolding a diversi livelli (le domande e le indicazioni degli adulti; le interazioni) allo scopo di riflettere, riconoscere nuove opportunità di apprendimento

L’oggetto del rilancio L’atto del bambino (cosa può fare ancora? Cosa può fare di alternativo?) Le parole del bambino (come possiamo integrarle? Come possiamo chiarirle? Come possiamo estenderle ad altre situazioni? La situazione educativa come possiamo estenderla? Come possiamo riformularla? L’esperienza educativa: qual è stata l’esperienza del bambino? Come possiamo estenderla? Come possiamo ripensarla?

Valutare: Progettare la situazione (scaffolding indiretto): non è un compito scolastico! Analizzare il bambino e i bambini nella situazione, osservare come evolve; quali rilanci (osservazione intensiva): non isolare il bambino dall’interazione e dagli strumenti: non è un giudizio sul bambino! Documentare/scrivere: struttura narrativa non attribuzione di un valore numerico Identificare i rilanci e gli allenamenti (come andiamo avanti?)

perché osservazioni non strutturate Osservare: stabilire un focus di attenzione Non isolare il bambino dalla situazione Vedere come evolve e come potrebbe evolvere: la situazione e l’esperienza del bambino sono costantemente in transizione Scrivere: prendere nota, considerare le note come un punto di vista, non una descrizione univoca. Connettere le note in una narrazione: non è necessario che sia unitaria, se si perdono dettagli